Premiate le terapie del futuro, ma anche l’impegno per il presente

«Metà dei vincitori ha affrontato il tema della ricerca e delle terapie avanzate, l’altra metà si è concentrata su temi più sociali. È una suddivisione simbolica del momento attuale: da una parte, infatti, si è proiettati verso un futuro di terapie rivoluzionarie, dall’altro si vive in un presente dove ancora è necessario impegnarsi per la qualità della vita, l’inclusione sociale e lavorativa, per far valere i propri sogni e anche i propri diritti»: così Ilaria Ciancaleoni Bartoli.

 

Superando.it

Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

Premiate le terapie del futuro, ma anche l’impegno per il presente
«Metà dei vincitori ha affrontato il tema della ricerca e delle terapie avanzate, l’altra metà si è concentrata su temi più sociali. È una suddivisione simbolica del momento attuale: da una parte, infatti, si è proiettati verso un futuro di terapie rivoluzionarie, dall’altro si vive in un presente dove ancora è necessario impegnarsi per la qualità della vita, l’inclusione sociale e lavorativa, per far valere i propri sogni e anche i propri diritti»: così Ilaria Ciancaleoni Bartoli fotografa l’atto conclusivo del quinto Premio OMAR per la comunicazione sulle malattie e i tumori rari
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La sensibilizzazione, l’impegno e la festa, insieme alle famiglie con autismo
Anche quest’anno l’Associazione ProgettoAutismo FVG ha organizzato numerosi eventi in vista dell’imminente Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile, occasione ritenuta quanto mai preziosa, dalla ONLUS friulana, per sensibilizzare la cittadinanza di Udine, quella dell’intera Regione e le Istituzioni del territorio, ad occuparsi con maggiore impegno dell’autismo, ma anche per lanciare il messaggio che in una nuova società aperta a tutti, parlare di autismo può anche essere un momento di festa e serenità condivisa
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Gruppi di autoaiuto rivolti ai genitori di bambini con autismo
In occasione dell’ormai imminente 2 aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, l’Associazione milanese L’abilità intende porre soprattutto l’attenzione sull’importanza di supportare le famiglie dei bambini con autismo e per questo lancia un ciclo di gruppi di autoaiuto rivolto ai genitori, con l’obiettivo di creare un’occasione di confronto in uno spazio protetto, per consentire di scoprire in se stessi nuove risorse attraverso il dialogo e il reciproco scambio e di portare questo nuovo bagaglio di informazioni all’esterno, nel vissuto quotidiano
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Così un’area abbandonata diventerà uno spazio di cultura e autonomia
Grande partecipazione e gradimento sono stati espressi a Verona, durante la presentazione di un interessante progetto dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, volto al recupero di un’area abbandonata della città scaligera, collocata in un popoloso contesto urbano, che dovrà diventare uno spazio completamente accessibile di cultura e autonomia, aperto a tutta la comunità, con un coinvolgimento reale e concreto delle persone con disabilità
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2 Aprile: non solo luci blu, quel che serve è il rispetto dei diritti!
«Celebrare la Giornata per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile – scrive Roberto Speziale – non si può e non si deve fermare solo alle tradizionali manifestazioni legate al colorare di blu qualche facciata di palazzi o monumenti o al lancio di palloncini: la Giornata dovrebbe invece essere l’occasione, per le Istituzioni nazionali e locali, di dare conto di cosa si è fatto e cosa si sta facendo, in concreto, per rendere pienamente esigibili i diritti e garantire la migliore qualità di vita per le persone con disabilità in generale e con disturbi dello spettro autistico in particolare»
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Sterlizzazione forzata e falsi miti
“Per il bene della società, della comunità o della famiglia”, perché sono “incapaci di essere madri”, “per il bene di loro stesse”: sono i nuovi falsi miti che continuano a giustificare in troppe parti del mondo – e anche in Europa – una violazione dei diritti umani come la sterilizzazione forzata delle donne con disabilità. «Sono miti – scrive Simona Lancioni – basati su pregiudizi ancora troppo radicati, perché le persone comuni – e talvolta le stesse persone con disabilità – si dispongano a metterli in discussione. Miti che, proprio per questo motivo, devono essere conosciuti. Perché anche da questi dobbiamo imparare a difenderci»
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Che può fare un vecchio caregiver? Nulla di diverso!
Gli auguri di Pasqua inviati «a tutte le persone con disabilità, alle loro famiglie e ai caregiver anziani maschi» da Giorgio Genta, che con la consueta ironia afferma: «Un vecchio caregiver non potrebbe fare nulla di diverso da quello che fa. Infatti, l’essere impegnato mentalmente ad escogitare le migliori azioni a favore di una persona con disabilità gravissima tiene il cervello allenato, stimolando in particolare i “neuroni specchio”, importantissimi nell’anziano…»
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Anche le persone con disabilità intellettive diventano adulte
Nato a Pordenone da una coprogettazione tra l’Azienda Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale e la Cooperativa Sociale Itaca, il “Progetto Autismo” favorisce l’autodeterminazione delle persone con disabilità, per metterle nelle condizioni di poter fare delle scelte per la loro vita e costruire una prospettiva verso un’autonomia possibile, laddove ciò sia realizzabile. Attualmente l’iniziativa si articola su un Modulo Autismo, rivolto a tre giovani adulti con disturbo dello spettro autistico, e in un Centro Diurno che coinvolge dieci persone con disabilità intellettiva e fisica importante
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