In occasione di questa Festa della Liberazione il nostro pensiero va innanzitutto alle località dell’Appennino centrale flagellate dagli eventi naturali degli anni recenti, che tuttora soffrono i ritardi e le incongruenze della ricostruzione ove non addirittura la persistenza dello sciame sismico.
A Norcia, ad esempio, migliaia di visitatori non sospettano nemmeno che la lapide che si intravede in fotografia, collocata pochi metri oltre le recinzioni della “zona rossa”, possa avere qualcosa a che fare addirittura con una Repubblica Partigiana – la prima della Resistenza italiana.

Al Liceo Classico è inaugurato un Giardino dei Giusti, al cui interno una pianta è dedicata ad Amalia Agnelli che ospitò Panto Ćemović prima che questi venisse catturato e poi ucciso. Uno specifico omaggio sarà reso a questo martire il 25 Aprile a partire dalle ore 11 nel Cimitero monumentale cittadino presso la sua tomba – vuota, a seguito del trasferimento della salma nel Sacrario di Sansepolcro, ma preservata per il suo valore simbolico. Sulla vicenda di Ćemović si veda l’approfondimento a cura di Riccardo Lolli (che ringraziamo anche per queste segnalazioni).
Alle ore 12 a Casale Cappelli, teatro di un epico scontro il 5 maggio 1944 tra nazifascisti e partigiani tra i quali Dušan Radonjić e Nikola Basekić, si renderà omaggio a Giovanni Vicenzo, caduto in quella occasione.
Sull’imperativo della salvaguardia della memoria storica della Resistenza nell’Appennino afflitto dagli eventi naturali e dall’incuria degli uomini segnaliamo il bell’articolo “Il luogo del sacro che ci rimane” apparso su Patria Indipendente, periodico ANPI, e ricordiamo la nostra campagna “Rete della Memoria e dell’Amicizia per l’Appennino centrale”. Si può contribuire a quest’ultima con il semplice gesto di destinare il 5 per mille a Jugocoord Onlus, la associazione cui ci appoggiamo per il finanziamento degli interventi di ripristino e valorizzazione in programma: è sufficiente compilare lo spazio riservato al cinque per mille sulle dichiarazioni dei redditi (CUD, 730, Unico) nel seguente modo:
• apporre la propria firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale …” eccetera;
• riportare il codice fiscale di Jugocoord – 97479800589 – nello spazio collocato subito sotto la firma.
Grazie per il vostro aiuto. Buona Liberazione.