<p=”text-align: justify;”>Venerdì 23 all’ex capolinea 81 raccolta di firme per il ripristino del percorso completo e per chiedere un trasporto pubblico più efficiente, ma non solo. Tutti noi dobbiamo riconquistare la piazza, portare le nostre richieste e le nostre proposte per il suo futuro e per il futuro del quartiere.
PER IL TRASPORTO PUBBLICO SOLO TAGLI
L’amministrazione ha tagliato il percorso dell’81 contro la volontà dei cittadini e in cambio…
SOLO PROMESSE NON MANTENUTE!
“Ora avete la Metro fino a San Giovanni”: una metro che dobbiamo raggiungere a piedi, passa ogni quarto d’ora come un treno regionale, e ci sbarca dopo due fermate nel caos della stazione della A, ma solo dopo aver fatto un percorso a ostacoli.
“Aspetteremo due mesi prima di tagliare l’81, per vedere cosa succede”: e il giorno dopo l’apertura hanno subito tagliato la linea. Avevano già preparato il nuovo capolinea.
“L’81 non serve, tanto avete il 412”: come se facessero lo stesso percorso. Dal nostro quartiere in su il 412 non ha nemmeno una fermata in coincidenza con quelle della metro.
“Interverremo sul 412”: il 412 continua a farsi aspettare tra 20 e 50 minuti. Nemmeno una fermata è stata spostata, e il percorso non è stato modificato di un metro.
“Tagliamo l’81 ma investiamo in periferia, sullo 058”: non hanno fatto nulla sullo 058.
Chi prendeva l’81 ora deve andare in macchina, oppure cercare di prendere gli altri mezzi del quartiere, che già da prima erano insufficienti e sovraffollati. E visto che adesso, senza noi utenti del Pigneto-Prenestino, l’81 non è poi così frequentato, forse cercheranno di abolirlo del tutto dicendo che “alla popolazione non serve”. Ecco a cosa serviva questo taglio. La politica del trasporto pubblico è fatta di tagli.