“La tanatopolitica e il denegare il razzismo”

I numeri non raccontano tutto. La realtà è spesso più orribile. Ben al di là dello stillicidio delle tragedie quotidiane, fa un effetto atroce sapere che, malgrado il netto calo delle partenze e degli arrivi, nel solo primo semestre del 2018 quasi 1.500 persone sono scomparse nella traversata del Mediterraneo.

 

 

UN PENSIERO ALTRO
“Comune è espressione di libertà, oltre ogni pregiudizio e condizionamento. Il suo modo di approcciarsi alla realtà ci indica infatti che esiste un pensiero altro, al di là delle omologazioni che ci circondano. Sono le piccole rivoluzioni dal basso quelle che producono i veri cambiamenti: ecco perché Caes sostiene Comune”
(L’ADESIONE DEL CONSORZIO ASSICURATIVO ETICO SOLIDALE
ALLA CAMPAGNA “UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI”)

 

PEDAGOGIE CRITICHE, ROMA E IL MONDO
Come possiamo creare un mondo nuovo dal basso nei territori dove viviamo e nelle scuole che frequentiamo ogni giorno? La scuola e più in generale l’educazione sono destinati soltanto a imitare il proprio tempo? È evidente: abbiamo bisogno di un apprendimento diverso e diffuso oltre le pareti delle classi, aperto al territorio e al mondo, per creare prima di tutto comunità di ricerca e sperimentare pedagogie interculturali. Esperienze, reti e libri dimostrano che, nonostante gli ostacoli, è comunque possibile e che non serve per forza attendere interventi dall’alto. A volte si tratta di riscoprire prima di tutto la gioia e la ricchezza di muoversi insieme: in questo frastagliato orizzonte la redazione di Comune, la Rete di Cooperazione Educativa e l’Asilo Bosco Caffarella si sono messe in cammino in un’avventura, da costruire insieme a tanti altri, di scambio e approfondimento
REDAZIONE DI COMUNE

LA TANATOPOLITICA E IL DENEGARE IL RAZZISMO
Non possiamo stancarci di ripeterlo: i numeri non raccontano tutto. La realtà è spesso più orribile. Ben al di là dello stillicidio delle tragedie quotidiane, fa un effetto atroce sapere che, malgrado il netto calo delle partenze e degli arrivi, nel solo primo semestre del 2018 abbiamo avuto notizia di quasi 1.500 persone scomparse nella traversata del Mediterraneo. Eppure, le politiche della morte decise dall’Unione Europea in nome del privilegio nazionale o continentale (sovra-nazionale) hanno un impatto letale di ben più ampia e diversificata portata. Lo sterminio deciso da Salvini, Macron & soci, non avviene solo per affogamento ma i migranti vengono uccisi ogni giorno anche dalle guardie di frontiera, travolti, spesso intenzionalmente, da treni o c amion, bruciati vivi nel corso degli attacchi di gruppi di estrema destra, a causa del diniego di prestazioni mediche o delle deportazioni. Molti, moltissimi altri si tolgono la vita, uno degli esiti strutturali della tanatopolitica europea. Ce lo ricorda, in questo prezioso articolo, Annamaria Rivera, indignata per il dilagare del disprezzo verso la partecipazione alla sofferenza altrui e le semplicistiche analisi del voto di protesta alla Lega, che finiscono per produrre un’affermazione assolutoria del rimosso, laddove il rimosso ha sempre il nitido volto del razzismo politico e istituzionale, mediatico o “popolare”
ANNAMARIA RIVERA

LA CONVERSIONE ECOLOGICA INSIEME AI MIGRANTI
I cambiamenti climatici provocati dai combustibili fossili colpiscono tutto il pianeta. Ma devastano di più i paesi fragili ed esposti, quelli da cui proviene la maggioranza dei profughi e dei migranti. I cambiamenti climatici si possono ancora frenare e in parte invertire. Niente di ciò che sta trasformando l’Europa in una caserma, il Mediterraneo in un cimitero e la Libia in un Lager è irreversibile, ma non c’è più molto tempo. Un futuro per tutti c’é solo nella “conversione ecologica, nella cura della casa comune, nella salvaguardia della Terra – scrive Guido Viale -, cioè nell’abbandono in tempi rapidi di tutti i combustibili fossili, nella riconversione delle industrie inquinanti e delle fabbriche di armi, nella chiusura di tutti i cantieri delle ‘Grandi opere’, nell’abbandono della cultura e dell’economia dello scarto…. Sono riusciti a farci credere che siano irraggiungibili perché il problema vero sarebbe la crescita che non porta più nessun vantaggio se non a chi ha già tutto e vorrebbe avere sempre dì più… Ma chi potrà fare quello che finora nessuno ha fatto? Possiamo cominciare con le associazioni, i comitati, i gruppi impegnati sul terreno della solidarietà e dell’accoglienza, che sono tanti ma non hanno voce né peso, soffocati da un dibattito insulso che parla d’altro e si svolge altrove…”
GUIDO VIALE
 

LIBERE DI MUOVERSI
“Ci sono donne che devono stare al confine. In una terra di mezzo. Dove continuano a non essere niente. Con i loro figli. E vorrebbero sfondarlo quel confine. Per la loro vita e quella dei loro bambini. La verità è che crediamo di bastare a noi stesse. Invece non possiamo fare a meno le une delle altre. Dobbiamo sfondarlo insieme quel confine. Immaginato e reale…”
PENNY

QUALE SALTO OLTRE L’APOCALISSE?
Questo mondo non ci piace. Neocolonialismo, nazismo tecnologizzato, collasso ecologico, razzismo precipitano in molte forme nella vita di ogni giorno. Secondo Bifo viviamo il tempo di una vera Apocalisse nella quale “solo una forza più grande e più adatta a sopravvivere potrà sconfiggere e rovesciare il nazismo tecnologizzato: e quella forza è la coscienza dell’intelletto generale…”. Insomma, “esiste la possibilità di una fuoriuscita dall’inferno in cui il neoliberismo prima e il social-nazionalismo adesso ci hanno proiettato. Sta nelle mani e nelle teste di alcuni milioni di lavoratori cognitivi che posseggono la potenza di bloccare, sabotare, smantellare gli automatismi tecnici che muovono la macchina globale… Ma que lla possibilità non è affatto a portata di mano…””
FRANCO BERARDI BIFO

CONOSCERE IL NEMICO E I SUOI OBIETTIVI
Cosa faremo per affrontare una prospettiva che trasformerà il mondo in una prigione per otto abitanti su dieci? Ad ascoltarla con attenzione, nel meeting con il candidato dell’ultradestra militarista Jair Bolsonaro, l’élite imprenditoriale di São Paulo, in Brasile, parla molto chiaro. Al di là della retorica violenta, arrogante e razzista del candidato (assai simile a quella che dilaga in Europa), che arriva a definire “terrorista” il Movimento dei Sem Terra, il disegno è la divisione del mondo in due caste geografico-sociali, dove il ceto superiore che potrebbe includere il 20 per cento delle persone che abitano il pianeta, vive alla grande, avendo però un sufficiente consenso e una forza militare capace di manten ere il restante 80 per cento della popolazione in una posizione totalmente soggiogata ed estremamente povera. La “democrazia” non gli serve più. Che fare? Non resta che resistere, perché le culture politiche – ci piaccia o no- cambiano molto lentamente, mentre le tormente arrivano così veloci che dobbiamo trovare almeno il modo di proteggerci e rafforzare i nostri progetti collettivi
RAÚL ZIBECHI
 

TAP, LA BOMBA È ESPLOSA
Il quotidiano Berlingske ha pubblicato uno scoop secondo il quale il più grande gruppo bancario danese, Danske Bank, sarebbe al centro di una bufera internazionale perché avrebbe riciclato 8 miliardi di euro tra il 2007 e il 2015. La banca danese è stata già coinvolta nello scandalo di riciclaggio di denaro proveniente dall’Azerbaigian, che ha visto, tra i principali protagonisti, il rappresentante italiano al Consiglio d’Europa, Luca Volontè. “Alcuni dei beneficiari dei bonifici – spiega Re:Common – erano parlamentari di vari Paesi europei o ufficiali pubblici, come per esempio il direttore esecutivo bulgaro della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, una delle banche pubbliche che ha elargito prestiti per centinaia di milioni al gasdotto Tap e alle altre sezioni del Corridoio sud del gas, opera in cui l’Azerbaigian ha un interesse determinante…”
MOVIMENTO NO TAP
 

BOCCIARE IL CETA PER UN COMMERCIO PIÙ GIUSTO
Ha diffuso informazioni tra i cittadini sul Ttip e sul Ceta mettendosi in rete a livello internazionale e ha costretto parlamentari a studiare e a prendere posizione. Ora la campagna No Ceta sa bene che la Commissione, sventolando lo spauracchio “Trump ci isola”, vuole chiudere un pacchetto di accordi con molti grandi esportatori (Giappone, i Paesi del Mercosur, Vietnam, Singapore, Indonesia, ma anche Tunisia, Marocco e, sullo sfondo, la Cina…), accordi con cui creare decine di comitati tecnici all’interno dei quali hanno voce solo gli esperti incaricati dalla Commissione Ue che, senza alcuna trasparenza, protetti dal segreto commerciale, limeranno procedure, standard e leggi che proteggono la salute dei cittadini, l’ambiente e i lavoratori… Insomma in Italia e in Europa occorre non solo bocciare il Ceta ma anche la struttura del mandato che i governi affidano all’Ue: c’è ancora molto da fare…
MONICA DI SISTO

ECCO JEFTA, UN ALTRO TRATTATO TOSSICO
«Pare che al vicepresidente Di Maio sfugga il significato di “proprietà transitiva” e, ancor di più, quello di “sillogismo aristotelico”. Solo così si spiegano la netta presa di posizione del nuovo governo contro la ratifica del Ceta (trattato di libero scambio Ue-Canada) e il contemporaneo via libera alla firma del Jefta (accordo di libero scambio Ue-Giappone), il cui negoziato verrà chiuso con una grande cerimonia a Tokyo il 17 luglio…»
MARCO BERSANI

L’UTOPIA PEDAGOGICA
Il primo problema della scuola resta l’orizzonte, anzi gli orizzonti. “La pedagogia, quella che non può che essere utopia, non abita più da tempo la scuola, l’ha abbandonata – scrive Giovanni Fioravanti -, per lasciare il posto alla stereotipia, alla misura dei campioni, alla misurazione dei processi e dei risultati, a tarare la macchina che riproduce le copie…”. Per questo è “giunto il tempo che la scuola dell’imparare prenda il sopravvento sulla scuola dell’insegnare. Dalla istituzione scuola ordinata e normata per insegnare, al sistema scolastico progettato è organizzato per imparare. Imparare come punto di partenza del sistema anziché punto d’arrivo. Non è di insegnanti farciti di saperi da trasmettere come orator i in cattedra, del resto sempre più precari, che abbiamo necessità, ma di professionisti sceneggiatori di copioni dell’imparare, registi dei luoghi dell’apprendimento…”
GIOVANNI FIORENTINI

MILIONI DI PIANTE INFETTE?
Bizzarro: i monitoraggi effettuati in questi anni in Salento riguardano circa 500.000 ulivi, la percentuale delle piante colpite dal batterio Xylella sono molto basse, eppure si parla di milioni di piante infette, qualcuno ha detto sono almeno 20 milioni… “Fare queste considerazioni non vuole dire negare la presenza del batterio – scrive Crocifisso Aloisi, consigliere comunale del Comune di Galatone – ma implica necessariamente porsi dei seri quesiti, soprattutto nella veste di amministratori pubblici, su ciò che sta accadendo…”
CROCIFISSO ALOISI

ACCADONO COSE PARTICOLARI IN SPIAGGIA
“il mio hobby? Fare brevi o lunghe camminate in spiaggia, sul bagnasciuga, raccogliendo rifiuti… Qualche giorno fa non mi aspettavo proprio che dopo qualche istante mi sarei sentita chiamare…”. Una lettera sorprendente
CARLA FEDELE

 

APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

17 LUG – REGGIO EMILIA: UNA CARTA PER L’USO CIVICO DI CASA BETTOLA
Democrazia di prossimità e gestione di un bene comune

18 LUG – ROMA: IL CORAGGIO DELLA LEGALITÀ
Spettacolo in ricordo di P. Borsellino con i detenuti: piazza Mancini (ore 21)

19 LUG – ROMA: TUTTI AL CAMPIDOGLIO, FERMIAMOLI!
Niente più uso sociale per il Santa Maria della Pietà?

19 LUG – ROMA: CADONO LE BOMBE A SAN LORENZO
Teatro, calcetto, mostra fotografica… in memoria del 19 Luglio 1943

20/22 LUG – GENOVA: PER NON DIMENTI-CARLO
Musica, incontri, sport… diciassette anni dopo il G8

26/29 LUG – VENAUS: FESTIVAL ALTA FELICITÀ
Festa No Tav con artisti, scrittori, attori, persone di ogni luogo del mondo

2/5 AGO – RIACE: RIACEINFESTIVAL
Festival delle migrazioni e delle culture locali (promosso da Recosol)

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