Il più famoso pacifista tedesco rivela il binomio armi-migranti

Il più famoso pacifista tedesco in questo momento, Jürgen Grässlin – Der Spiegel lo ha definito, “il più coraggioso oppositore all’industria delle armi” – sarà a Merano venerdì 31 agosto alle ore 19 nella sala Urania insieme al coordinatore nazionale di Pax Christi don Renato Sacco.

 
Jürgen Grässlin a Merano
 
Il più famoso pacifista tedesco rivela il binomio armi-migranti
 
 
Iniziativa di HRI (Human Rights International) 
 
Venerdì 31 agosto
ore 19 (Sala Urania – Merano)
 
Il più famoso pacifista tedesco in questo momento, Jürgen Grässlin – Der Spiegel lo ha definito, “il più coraggioso oppositore all’industria delle armi” – sarà a Merano venerdì 31 agosto alle ore 19 nella sala Urania insieme al coordinatore nazionale di Pax Christi don Renato Sacco. Coordinatore di una campagna che connette quasi duecento organizzazioni della società civile – Grässlin da anni si batte per scoperchiare le contraddizioni del mercato delle arni in Germania ma in generale in tutta Europa. Ha scritto vari libri fra cui il monumentale “Schwarbuch Waffenhandeln. Wie Deutschland an Krieg verdient” che raccoglie documenti, eventi, fatti di cronaca che dimostrano come la Germania faccia lauti affari in questo ambito vendendo armi a paesi che non rispettano assolutamente i diritti umani. 
Insignito di premi e lauree honoris causa per il suo coraggio civile (due anni fa è stato celebrato in Italia con la laurea honoris causa im utopia dall’Università per il bene comune di Sezano a Verona) Grässlin continua la sua battaglia contro il mercato delle armi che nella sua riflessione rappresenta una delle cause strutturali di guerre, impoverimento e carestie nel sud del mondo, effetti delle grandi migrazioni che abbiamo sotto gli occhi. Dunque chi semina armi raccoglie migranti. 
In Germania le hanno tentate tutte per tappargli la bocca. Ma i suoi scritti sono di fuoco e le denunce fanno tremare i palazzi. Nessun dato è campato per aria. Ogni pubblicazione porta con sé le fonti: documenti, cifre, atti sigillati dalle varie commesse militari, accordi commerciali delicatissimi, delibere governative, cronache, resoconti, testimonianze dirette. Il suo impegno pacifista e nonviolento si intreccia con la vocazione professionale dell’insegnante e del pedagogo: dire al mondo l’enorme contraddizione della democrazia occidentale, da una parte evocare la pace, dall’altra praticare la guerra. E la Germania, guida corazzata dell’Europa, è il paese dove la contraddizione ha una storia lunga e trasversale: “In Germania il mercato delle armi – afferma risoluto Grässlin – non contempla la democrazia”
 
HRI – Human Rights International

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