“Creiamo noi il mondo che ci circonda”

L’impoverimento e il razzismo si diffondono. Stiamo distruggendo il pianeta. Siamo permanentemente in guerra. “Come possiamo liberarci del trauma quotidiano della stupidità della politica contemporanea?”, chiede Chris Carlsson.

 

NEWSLETTER DI COMUNE

 

CREIAMO NOI IL MONDO CHE CI CIRCONDA

L’impoverimento e il razzismo si diffondono. Stiamo distruggendo il pianeta. Siamo permanentemente in guerra. “Come possiamo liberarci del trauma quotidiano della stupidità della politica contemporanea?”, chiede Chris Carlsson. Non dobbiamo dimenticare che, nonostante la mercificazione della vita, ovunque ci sono persone che dedicano passione e tempo a impegni che fanno sentire pienamente vivi, e che “siamo noi a fabbricare il mondo che ci circonda, in tutta la sua complessità e abbondanza, in gran parte non misurata dalla moderna economia”. Oltre le elezioni e il mercato, “un’altra agenda sta lentamente crescendo alla base della società. Costruire reti cooperative per protestare, produrre, inventare e sostentare, tutto contribuisce a creare un’agenda radicale che eccede le possibilità della nostra cosiddetta democrazia rappresentativa…”. Si tratta di scoprire che tutti, anche coloro che sono tagliati fuori, possono “partecipare significativamente e in modo dignitoso a produrre buone condizioni di vita per tutti”. Ma dobbiamo avere la capacità di misurarci con cambiamenti concreti che riguardano la vita di ogni giorno e creano comunità (Carlsson lo fa pensando a San Francisco ma può essere qualsiasi altra città): la riduzione dell’orario di lavoro, la difesa dell’acqua, l’emergenza abitativa, le biblioteche delle cose, le biciclette, le fattorie urbane… “Quando diamo l’amicizia ai vicini, ai colleghi, alle persone che incontriamo nella vita di tutti i giorni, crescono e si rafforzano delle affinità non misurate, producendo così la nostra vera ricchezza comune…”
CHRIS CARLSSON
 

È NECESSARIO CHE LA GENTI PENSI
Abbiamo bisogno di una nuova poetica politica. Per esempio, di una parola nuova per parlare di lotta, concetto che associamo meccanicamente alla mobilitazione, all’agitazione attivista, a un processo separato della vita. Dobbiamo aprire anche quel concetto e reinventare ciò che è lottare. Una lotta è un regalo che ci facciamo: l’opportunità di cambiare, di trasformarci mentre trasformiamo la realtà, di cambiare pelle. Non ce ne sono tante. La catastrofe della società contemporanea non è qualcosa che sta arrivando. È produrre un tipo di relazione con il mondo: la posizione dello spettatore e della vittima. Non si tratta di darle nuovi contenuti ma di uscirne
AMADOR FERN&Aac ute;NDEZ-SAVATER

LA TORBIDA TRAMA DIETRO RIACE
La telefonate anonime, le intercettazioni a dir poco discutibili, la distruzione della Mediateca, i commenti fasulli di penne conniventi, il blocco dei soldi dell’accoglienza, l’inchiesta della Procura, l’uccisione dei cani di Mimmo Lucano e l’incendio della sua auto, ma anche il trasferimento del viceprefetto che nella sua relazione aveva descritto Riace come una favola e ne aveva richiedeva lo sblocco immediato dei fondi. E quei personaggi locali collusi con la ‘Ndrangheta che alimentano da tempo dicerie senza fondamento su Lucano e il suo staff. Una preziosa ricostruzione di quanto accaduto negli ultimi due anni a Riace, scritta da Roberta Ferruti della Rete dei Comuni solidali. “L’accanimento politico di una scelta xenofoba di questo governo – scrive Roberta – si incastra con la torbida trama di questi personaggi che sognano di riappropriarsi del paese e di tutti gli arretrati – 2 milioni di euro, mica bruscolini – che prima o poi verranno inviati per la gestione dell’accoglienza…”
ROBERTA FERRUTI
 

QUESTA È RIACE: 27 SCATTI
A Riace hanno inventato una favola che è diventata realtà. Ora qualcuno, a cui le favole evidentemente fanno paura, vuole cancellare ogni traccia di questa storia così bella quanto imprevista. Riace e le esperienze di accoglienza diffusa hanno bisogno di sostegno, di essere conosciute, migliorate e alimentate in molti modi. Di seguito un racconto fotografico che raccoglie 27 scatti di qualche anno di questo borgo della Locride (durante un’iniziativa della Rete dei comuni solidali, quando i riflettori dei grandi media non erano accesi): è stato messo in comune da Claudio Giorno con l’invito a diffondere ogni mattina una foto. C’è vita oltre i rancori, le paure, i divieti di dimora calati dall’alto
R.C.

L’URGENZA DI CERCARE NUOVE STRADE
La prevista vittoria di Jair Bolsonaro in Brasile sarebbe una sciagura di proporzioni gigantesche per tutto il continente, ma non possiamo limitarci a denunciarne gli effetti catastrofici. Il fatto che mezzo paese abbia scelto di votarlo impone una riflessione finalmente seria e profonda sul consenso che ha ottenuto e, soprattutto, sulla necessità impellente di aprire nuove strade. A maggior ragione se ricordiamo che la storia insegna che non è mai stato possibile sconfiggere il fascismo limitandosi a votare. In América latina, nei decenni passati, siamo passati dalla strategia della lotta armata a una strategia esclusivamente elettorale. Entrambe hanno in comune l’obiettivo di prendere il potere e concentrano tutte le loro batterie in quella direzione. Questo pendolo è nefast o perché pone i settori popolari solamente come supporto logistico o come elettori, sempre al servizio delle avanguardie o dei caudillos, e mai come protagonisti delle loro vite politiche di ogni giorno
RAÚL ZIBECHI
 

DELLA POTENZA DEGLI STUDENTI
Nel tempo in cui un’espressione come “capitale umano” non sembra suscitare repliche possiamo liberare lo studio dall’ossessione che trasforma tutto in attività produttiva? Possiamo rifiutare di pensare l’apprendimento come qualcosa che prepara a occupazioni profittevoli? «Tanto un adolescente, quanto un anziano possono ugualmente ricorrere a questa facoltà per sottrarsi all’idea che tutte le attività umane siano definite dalla loro utilità – scrive Roberto Ciccarelli in “Capitale disumano” (manifestolibri) – Lo studio può essere fatto sui libri, ma anche sulle cose, i pensieri, le azioni, insomma sulla vita in quanto tale. E, soprattutto, questa attività può essere sottratta tanto al lavoro salariato, quanto all’attività produ ttiva. Se per “produttiva” si intende un’attività che produce un profitto per un altro». Del resto la scuola resta sempre un divenire, dipende cioè da chi la vive ogni giorno: gli studenti e i docenti. Che possono mettere in discussione il dilagare della scuola-azienda e reinventare il compito della scuola: creare autonomia di pensiero e di azione, sperimentare comunità di ricerca e di vita, abitare la distanza critica rispetto a ciò che si è chiamati ad essere. “Capitale disumano” (presentato oggi a Esc, a Roma), di cui proponiamo ampi stralci di un paragrafo, trova senso nei tentativi sempre più numerosi, per quanto fragili, di risvegliarsi dall’incubo fatto di sfruttamento dei lavoratori, di alternanza scuola-lavoro e di caccia ad impieghi precari per diventare “imprenditori di noi stessi”
ROBERTO CICCARELLI
 

ANDIAMO A FARE MERENDA
Un incontro, quelli di mercoledì 24 ottobre (in mattinata all’Asilo nel bosco di Ostia e nel pomeriggio nella scuola Di Donato di Roma di via Bixio 83), con tre storie straordinarie. Quella di una comunità di centinaia di campesinos che resistono, assediati e senza armi, in uno dei territori del mondo più martoriati dalla guerra, la regione della Colombia nord-occidentale (Comunità di pace di San José de Apartadó); quella di una coraggiosa cooperativa siciliana (Quetzal) che a Modica, da quasi un quarto di secolo, produce per il commercio equo e i circuiti bio un cioccolato di alta qualità; la terza è la storia di un mezzo di comunicazione sociale molto libero e indipendente (Comune) che racconta la resistenza di chi, alla ricerca di mondi nuo vi, in Italia e ovunque si “ribella facendo”. L’occasione di questo incontro piuttosto speciale è la presentazione di una nuova barretta di cioccolato che si chiamerà Comune e che sull’etichetta ha un disegno di Mauro Biani
REDAZIONE DI COMUNE
 

FACCIAMO IL PANE INSIEME, GRANDI E PICCOLI
Non si tratta solo di Imparare a fare il pane e di imparare a farlo con la pasta madre. Si tratta di imparare insieme ad altre persone e in un luogo sociale e culturale che da qualche anno raccoglie e mette in comune sguardi diversi sul mondo. L’incontro di sabato 20 pomeriggio resta unico anche per un altro motivo: Il laboratorio di autoproduzione del pane è pensato per gli adulti ma accoglie molto volentieri anche coppie bambini-genitori! Dai, prenotate subito:
R.C.

IN AUTUNNO CADONO LE STELLE
Si fa sempre più vicino il via libera ai lavori della Tap. Chissà, forse i cinque stelle forse speravano nella distrazione dei cittadini del Salento. “C’era una volta, non tanto tempo fa, un vecchio comico…”: alcune domande di Serena, Mamma
SERENA FIORENTINO

UN CAMBIAMENTO IRREVERSIBILE
Il cambiamento climatico in corso è il grande assente dalle politiche non solo italiane, ma anche europee e mondiali. C’è un negazionismo esplicito, uno di fatto e uno opportunista. Hanno un denominatore comune: tutti sanno che una catastrofe è alle porte, ma hanno anche capito che per fermarla bisognerebbe cambiare alle radici l’organizzazione sociale, e non sono disposti a farlo. Per questo, spiega Guido Viale, “bisogna prender atto che il cambiamento climatico sta assumendo un andamento irreversibile…” e sperimentare e prospettare alternative, consapevoli però che “tutto ciò non partirà mai dall’alto, dai governi; dovrà essere promosso e sviluppato, se mai lo sarà, dal basso:…”
GUIDO VIALE

E SE DICESSIMO CHE I SOLDI CI SONO?
Una possibile contro-narrazione a proposito del debito pubblico. Ecco perché l’autogoverno della conoscenza è essenziale
ANTONIO DE LELLIS

LA PAROLA PER FESTEGGIARE IL LIMITE
La parola festeggiata quest’anno a Logos è stata *Limite*. Evento autorganizzato dal centro sociale Ex Snia, a Roma, Logos si è svolto dal 10 a 14 ottobre negli spazi del Nuovo Cinema Aquila, del centro sociale eXSnia, del Parco delle Energie e del Lago Exsnia. Una grande festa ricca di seminari, discussioni, performance, esposizioni, workshop con, tra gli altri, Wu Ming, Ilaria Cucchi, Militant A. Logos si è concluso con la magnifica giornata di domenica “Ritorno al Lago che combatte 2018″: la battaglia per “Ex Snia Monumento naturale” va avanti
QUI UN RACCONTO FOTOGRAFICO

RACCONTARE LA SOCIETÀ CHE CAMBIA
Un seminario di formazione a distanza sulla comunicazione sociale (giornalismo web, comunicati stampa, newsletter, campagne, uso dei social network…): “Raccontare la società che cambia” è nato da un’idea della redazione di Comune nell’ambito delle iniziative della Scuola del Sociale (Città metropolitana di Roma). La partecipazione alla prossima edizione del seminario on line è gratuita. Il seminario, della durata di trenta ore, include tre incontri in aula (6, 13 e 27 novembre 2018, dalle 9,30 alle 13.30 presso la Scuola del Sociale in via Cassia 472, a  Roma), il resto delle ore si svolge in FAD (formazione a distanza). Prenotazioni entro il 29 ottobre
R.C.

 

APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

20 OTT., LA STAGIONE DEL MODELLO OPERAIO DI LOTTA ALLE NOCIVITÀ
Convegno di Medicina democratica a Milano

20 OTTOBRE, ROMA FACCIAMO IL PANE INSIEME, GRANDI E PICCOLI
Laboratorio di autoproduzione del pane con pasta madre

20 OTTOBRE, GENOVA DON MILANI, MAESTRO
Letture e musica

21 OTTOBRE, MILANO ABBIAMO UNA NAVE!
Presentazione di nave di Mediterranea a Macao

24 OTTOBRE ROMA. ANDIAMO A FARE MERENDA
Laboratorio di cioccolato e presentazione della tavoletta Comune alla Di Donato

26/28 OTT., CITTÀ DI CASTELLO (PG). QUETZAL AD ALTRO CIOCCOLATO
Ribellarsi facendo: il commercio equo made in Modica

27 OTTOBRE, POGGIO MIRTETO (RI).  “I CONFINI DELL’INCLUSIONE”
Presentazione del libro (h 17) con gli autori Maurizia Russo Spena e Enzo Carbone

 

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