Il Decreto sicurezza, spiega Alessandra Algostino, professoressa associata di diritto costituzionale, è il manifesto di un nazionalismo iure sanguinis autoritario che restringe il diritto di asilo e reprime il dissenso. Confini, territoriali e razziali, ma anche confino, sotto forma di espulsione sociale e detenzione.
NEWSLETTER DI COMUNE
Il Decreto sicurezza, spiega Alessandra Algostino, professoressa associata di diritto costituzionale, è il manifesto di un nazionalismo iure sanguinis autoritario che restringe il diritto di asilo e reprime il dissenso. Confini, territoriali e razziali, ma anche confino, sotto forma di espulsione sociale e detenzione. Uno dei migliori articoli in giro sul tema: per non abituarci alla dittatura della paura
ALESSANDRA ALGOSTINO
IL DECRETO SICUREZZA SPIEGATO AI BAMBINI
“Perdonate. Davvero, abbiate pietà di noi. Noi adulti. Noi, i grandi. Noi, e tra noi, più che mai coloro che sovente compiono scelte per se stessi, spacciandole come popolare desiderio. Vi chiediamo scusa se siamo cresciuti e invecchiati coltivando più di ogni altra cosa la paura…. – scrive Alessandro Ghebreigziabiher, scrittore e attore – Che la paura non è solo una parola, è molto di più. È un’emozione. Ecco perché non è possibile cancellarla con la gomma o con il tasto del computer. Men che meno si può pensare di vederla scomparire con un’altra parola, per quanto strillata e venduta al miglior offerente. Come sicurezza… Avete imparato a conoscere la paura anche voi, per vostra fortuna non quanto noi. Ma avete ancora intatto il coraggio di convivere con essa, imparando da essa. Proteggete quel meraviglioso dono …”
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER
OGGI È SOLO IL TEMPO DI PIANGERE SURUWA
Suruwa aveva diciotto anni, era nato in Gambia, era ospite dello Sprar di Gioiosa Ionica. Era arrivato in Italia ancora minorenne, racconta la Rete dei Comuni solidali. Seppur con le fragilità di una esistenza travagliata stava ricostruendo la sua vita attraverso un percorso concreto nella comunità gioiosana, tra scuola di italiano, campo di calcio e molti sogni. L’altra sera Suruwa voleva trascorrere qualche ora in compagnia di amici che si trovavano a San Ferdinando, ma per quelli come lui incontrare gli amici significa spesso stare in una baracca, al gelo… Scrive Mimmo Lucano: “Morire a diciotto anni bruciato vivo in una capanna avvolta di plastiche, così finisce la pacchia di chi viene per trovare la vita e incontra la morte nella società ; delle barbarie, della disumanizzazione, degli odi razziali…”
RETE DEI COMUNI SOLIDALI
PRESENTE E FUTURO DEL MOVIMENTO NO TAV
In quest’autunno 2018 abbiamo assistito al ritorno aggressivo di noiose fandonie di ogni tipo a proposito della Tav e del Movimento No Tav: «amici dei tir», «ormai si sta facendo!», «resteremo isolati», «Torino si è espressa», «Retrogradi! Cosa c’è di male nell’alta velocità ferroviaria?». La più grande panzana? «Sono tutti Grillini». Una cosa è certa: «Non solo la lotta No Tav non ha mai avuto e non ha “governi amici”, ma è di fatto antigovernativa…», spiega Wu Ming1. Abbiamo bisogno del movimento No Tav, oggi più che mai, perché dove c’è lotta «radicale, nel senso che va alla radice dei prob lemi, le contraddizioni si acuiscono e le tendenze a venire si vedono prima. In tutti questi anni, la Valsusa ha anticipato molte tendenze nazionali. Oggi anticipa la ripresa delle lotte a tutto campo… Un altro 8 dicembre… Andiamo a Torino, per scrivere una pagina futura…»
WU MING 1
PERCHÉ SIAMO STUDENTI NO TAV
Cos’è il Tav? Perché un treno ad alta velocità in Valsusa? Perché da anni c’è un consistente movimento che contesta quest’opera? Chi la finanzia? Un video da vedere ovunque
R.C.
IL PARIS-RULEBOOK PER SALVARE LA TERRA
Quanto è difficile far camminare gli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici? Tanto, tantissimo. Lo si evince dal quaderno dei compiti, il Paris-Rulebook, ancora da assegnare. Diario di viaggio a Katowice, in Polonia, dove si tiene la 24esima Conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate change (Cop24 Unfccc) che terminerà il 14 dicembre. Difficilmente porterà qualcosa di nuovo nella storia della Conferenza ONU sui Cambiamenti Climatici, tanta resta la divaricazione tra urgenza dettata dai fatti e dalla scienza e la concretezza degli atti e della determinazione della “comunità internazionale” a muoversi bene e in fretta. Per i movimenti, inoltre, è davvero impossibile fare pressione con mobilitazioni all&rs quo;esterno. La realtà polacca non lo consente, l’auto-determinazione dei popoli e l’auto-organizzazione dei movimenti, in Polonia sembrano lontane utopie, mentre le minacce nazionaliste e ultra-identitarie sono la realtà di ogni giorno
GLI OPEN DAY DELLE SCUOLE MAGICHE
In queste settimane sono in molti alle prese con la scelta della scuola (elementare, media, superiore). Al tempo della scuola azienda gli open day provocano nauseanti pubblicità e competizioni paradossali. «Nella logica aziendalista, la scuola A cerca di assicurarsi più alunni della scuola B così quella scuola e quel dirigente avranno più successo e più soldi – spiega Mauro Presini, insegnante – Nella logica costituzionale, la scuola A e la scuola B cercano di assicurare ai loro studenti un successo formativo più ampio possibile e dovrebbero vedersi assegnate le risorse necessarie per funzionare bene. Nella logica aziendalista, la scuola mostra certificazioni, premi, riconoscimenti e brillanti risultati nei quiz Invalsi. Nella logica costituz ionale, la scuola mostra se stessa senza nascondere, per dirla con Danilo Dolci, l’assurdo ch’è nel mondo”…»
MAURO PRESINI
LIBERARE L’APPRENDIMENTO
Una scuola senza l’ossessione dei voti e delle lezioni frontali in aula, una scuola aperta in grado di coinvolgere anche i genitori e di rifiutare la dittatura del profitto da inseguire, una scuola nella quale musica, teatro, arte, sport non sono occasionali e dove “imparare facendo” orienta anche la formazione degli insegnanti. Conoscete il sistema scolastico danese? Un articolo e una proposta di incontri
ANDREA SOLA
LE NOSTRE BOMBE SULLO YEMEN
Quella che si combatte in Yemen non è una guerra dimenticata. Tutti sanno tutto. Il problema è un altro, sta nella fragilità ipocrita di un sistema che ha deciso di continuare a produrre per il sistema delle armi. Bollettini vittoriosi sono stati diramati quando Finmeccanica, ora Leonardo, si è aggiudicata la commessa di 28 caccia Eurofighter da parte del Kuwait. Accettando di fermare il cammino di quelle bombe, invece, si metterebbero in crisi le scelte di fondo di politica economica e industriale adottate in Italia e negli altri paesi che sanno e fingono di non avere alternative. La distrazione di massa è una responsabilità di tutti
CARLO CEFALONI
LA MIGLIOR CURA RESTA LA CONOSCENZA
L’Osservatorio AiDS/Aids Diritti Salute, rete nazionale di organizzazioni della società civile che lavorano sulla salute globale, insieme a Friends of the Global Fund Europe, e in collaborazione con Aidos e Bluestocking, presenta il progetto “Aids, Tubercolosi e Malaria: fatti e stereotipi”. Tre spot per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tre grandi epidemie che ancora oggi uccidono milioni di persone nel mondo. Tre brevi video costruiti, soprattutto per un pubblico giovanile, attorno agli stereotipi più comuni diffusi sulle tre malattie e sul ruolo del Fondo Globale per sconfiggerle. Il primo video viene lanciato oggi, 1 dicembre, trentennale della giornata mondiale per sconfiggere l’Aids, lo trovate qui (insieme a un’intervista che sp iega bene perché l’Aids resta prima di tutto una problematica sociale, mentre cresce il numero di persone che scoprono di essere Hiv-positive nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids, proprio per la mancanza di informazioni…). Guardate e fate girare video e link di approfondimento
R.C.
I COSTI DELL’AUSTERITY. LA LEZIONE GRECA
Otto anni di misure d’austerity hanno favorito, tra gli altri, i maggiori dettaglianti del settore alimentare e commercianti privati a detrimento dei produttori di piccola scala: intanto numerose famiglie non sono in grado di assicurarsi pasti sani ogni giorno, molte altre ricorrono alle mense dei poveri. Se c’è un futuro per il popolo greco contro e oltre l’eredità tossica dell’austerity va cercato in movimenti come “No intermediari”, sorto durante gli anni della crisi e che ha coinvolto mercati diretti dal produttore al consumatore, e in quelli più noti delle cliniche autogestite e degli alloggi comunitari
SYLVIA KAY
LA LIBIA E IL GRIDO DEI MIGRANTI
I centri di detenzione in Libia sono lager denunciati da tutti i migranti che hanno transitato per il paese prima di affrontare il viaggio ed arrivare in Europa. Le vittime delle torture, delle violenze, degli stupri, degli abusi, dei ricatti a livello economico sono migliaia: uomini, donne e minori. Nessuno escluso. Il “Decreto sicurezza”, diventato legge mercoledì 28 novembre, cancella proprio quelle vittime di tortura. Spesso titolari, qui in Italia, di un permesso di protezione umanitaria. Le testimonianze raccolte su quanto accade in Libia, i video, gli audio, le interviste, i reportage internazionali, le denunce degli organismi internazionali, i rapporti di Ong come Amnesty, Msf, Open Arms tra gli altri, gli aggiornamenti sulla giurisprudenza di Asgi, sono i materiali consulta bili sul nuovo sito DOSSIER LIBIA, lanciato il 29 novembre. Si tratta di un lavoro collettivo straordinario che nasce dai tanti migranti incontrati dalla campagna LasciateCIEntrare, da Melting Pot e da Asgi
R.C.
SE BAMBINI E MAESTRI CHIEDONO AIUTO
Giampiero Monaca è il maestro del progetto “Bimbisvegli”, uno che sembra uscito da una fiaba dei Grimm, racconta Rosaria Gasparro, per le sue idee di scuola, per il suo aspetto di elfo, per quel bosco, per la natura, per i sortilegi del bene, per il suo essere contro ogni orco, qualunque nome abbia. In questa lettera i bambini e i maestri della sua scuola chiedono aiuto ai Commissari, perché in ogni fiaba che si rispetti gli aiutanti non possono mancare, per salvare chi è in pericolo. “Gentili Commissari, siamo le bambine e i bambini del progetto Bimbisvegli della scuola elementare di Serravalle d’Asti. È una scuola bellissima perché è una scuola di amicizia in mezzo alla Natura. Noi impariamo l’inglese, a conoscere la n atura, a esprimere le nostre idee recitando, grazie agli amici profughi del centro accoglienza di Agathon di Serravalle. In estate, con loro, abbiamo anche ridipinto la scuola. Paul, Baba, Lamin, Moussa, Balde, Ismail, Coulibaly, Hagie, Alì Bright sono qui …. SEGUE QUA:
I BIMBISVEGLI DI I-A E II-A
IL BOLERO, L’EUROPA E I MIGRANTI
Un giovane danzatore è su una pedana circolare e interpreta l’Europa. Sotto la pedana un gruppo di migranti: vogliono sbarcare, l’Europa li ammalia prima e li respinge poi, ha necessità di uomini e donne giovani per ringiovanire lei stessa ma poi li teme. I migranti circondano la pedana, il danzatore ne è oppresso, schiacciato, li attira e li respinge, danza e si muove con loro in un Bolero che stravolge lo spettatore. Nell’Europa del colonialismo, della finanza e dei muri, nell’Italia del decreto sicurezza e dei porti chiusi il teatro può raccontare in profondità quello che accade nel mondo per accompagnare l’emersione di trasformazioni importanti
R.C.
ABBIAMO FATTO IL BENE COMUNE
L’eccellenza del cioccolato di Modica per una barretta chiamata Comune
REDAZIONE DI COMUNE
APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:
4 DICEMBRE, ROMA. BANCA ETICA E ZERO CALCARE
Venti di futuro – periferie e rigenerazione urbana
4 DICEMBRE, NAPOLI. CINEMA REBELDE
“Messico: perché?” al Festival del Cinema dei Diritti Umani
5 DICEMBRE, ROMA. IO STO CON NUNZIO
La lotta nell’era Minniti/Salvini: assemblea al Cinema Palazzo
6 DICEMBRE, MILANO. LA CITTÀ DEI FLUSSI E DELLA TECNOLOGIA
Incontro con Manuel Castells
8 DICEMBRE, TORINO. CORTEO NO TAV
“C’eravamo, ci siamo, ci saremo sempre”
8 DICEMBRE, MELENDUGNO. MANIFESTAZIONE NO TAP
Contro le grandi opere inutili e costose imposte dall’alto