“Si può vivere, disarmati, dentro una guerra infinita senza diventare come chi la fa? La storia della guerra interna colombiana per decenni è sembrata escludere in modo categorico questa possibilità. […]”
NEWSLETTER DI COMUNE
Si può vivere, disarmati, dentro una guerra infinita senza diventare come chi la fa? La storia della guerra interna colombiana per decenni è sembrata escludere in modo categorico questa possibilità. Centinaia di migliaia di morti, milioni di desplazados e poi i cartelli del narcotraffico, le basi militari del cortile di casa del Grande Fratello del Nord, l’ipocrisia di un processo di pace senza verità né giustizia… Bisognava scegliere, capire da che parte stare, distinguere i fini dai mezzi, tertium non datur: in fondo, da una parte c’era la guerriglia più forte e longeva del Sudamerica e dall’altra la violenza inaudita dei paramilitari e dell’esercito regolare. E poi la guerra in Colombia pare sempre sfuggire a ogni ragione, sembra un destino. C’è perfino chi è arrivato a sostenere che si tratti di un elemento genetico. E invece, alla fine del Novecento, diverse centinaia di persone hanno deciso di resistere con un progetto assurdo, addirittura impensabile in un contesto dove la sola possibilità di sopravvivere era decidere da che parte stare. Quelle persone osavano l’impossibile: vivere in mezzo alla guerra senza prendervi parte. Da 21 anni la Comunidad de Paz di San José de Apartadó resiste disarmata nella selva colombiana all’assedio dei paramilitari e alla persecuzione giudiziaria, agli interessi miliardari dei narcos e agli insaziabili appetiti delle multinazionali. In questi giorni, molti dei nostri lettori stanno sostenendone l’autonomia con le barrette di cioccolato Comune. Un piacere disarmante che ha il sapore della vita che si difende perfino dove nessuno lo credeva possibile
MARCO CALABRIA
IL MONDO ALL’INCONTRARIO
Nella vicenda giudiziaria di Mimmo Lucano a diventare un delitto è stata l’accoglienza sperimentata a Riace. Un’accoglienza imprevista, nutrita di solidarietà gratuita, impegno concreto contro la ‘ndrangheta, rilancio di uno dei tanti luoghi destinati all’abbandono. “La forza di Riace è stata la sua anomalia. La capacità di rompere con gli schemi formali e le ottusità burocratiche. Il trovare soluzioni ai problemi delle persone… – scrive Livio Pepino nell’introduzione del libro di Chiara Sasso Riace, una storia italiana (ed. Gruppo Abele) – Tutto questo non poteva essere tollerato nell’Italia dei Salvini e dei predicatori di odio…”. Ma oggi ci sono tutte le premesse per trasformare la vicenda giudiziaria di Mimmo Lucano in una riedizione del processo a Danilo Dolci, arrestato mentre guidava alcuni braccianti a lavorare in una strada abbandonata all’incuria, o del processo contro don Milani accusato di diserzione e incitamento alla disobbedienza militare
LIVIO PEPINO
LA BAMBINA E IL CONFINE
Una bambina di sette anni proveniente dal Guatemala è morta poche ore dopo esser stata arrestata al confine con gli Usa. Era disidratata e in stato di shock. “Se ogni confine è ostacolo o ponte tra il presente e il futuro – scrive Alessandro Ghebreigziabiher, attore e scrittore – dipende da noi tutti…”
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER
LA LEZIONE CONTROVENTO DI LODI
La notizia della sentenza di Lodi, dove il Tribunale ha ordinato la modifica del regolamento discriminatorio voluto dalla giunta leghista, ha mostrato un pezzo di società importante, quello delle associazioni che hanno fatto il ricorso, Asgi e Naga, quello interassociativo SaltaMuri (a cui aderiscono oltre cento associazioni di tutta Italia, anche alcuni comuni), quello del Coordinamento Uguali Doveri di Lodi che si è ribellato a quell’odioso regolamento e ha di fatto riammesso alla mensa e agli scuolabus i bambini esclusi promuovendo in pochissimi giorni una formidabile raccolta fondi. La cattiva notizia? “La mobilitazione deve ora continuare – spiega Fabrizio Dacrema di SaltaMuri -, non solo perché la giunta di Lodi sembra intenzionata a resistere: simili regolamenti discr iminatori sono infatti sostenuti da linee guida della Regione Lombardia che hanno indotto o stanno inducendo altri Comuni a imitare il regolamento di Lodi come Vigevano, San Giuliano Milanese, o addirittura Cenate Sotto dove si escludono dalla mensa anche gli alunni residenti nei comuni limitrofi…”
FABRIZIO DACREMA
UN GRANDE GIUBILEO CONTRO IL CATTIVISMO
Il 52° Rapporto Censis porta alla luce una società che sembra una nave inclinata. Invece di darsi da fare per rimettere l’imbarcazione in asse, chi conduce la nave fa spendere tutte le energie per tener lontani i naufraghi di altri relitti in cerca di un pezzo di legno a cui aggrapparsi. Così avanza la richiesta di tirare su tutte le funi e di puntare le armi contro chiunque osi tentare la scalata. Intanto, i governi europei, ossessionati dall’imperativo di mostrarsi debitori affidabili, impongono misure di austerità che hanno reso ancora più grave la crisi innescata dai fallimenti bancari. Dovrebbero intraprendere due azioni coraggiose indirizzate a procurare maggiori introiti da una più equa politica fiscale che torna a colpi re i super ricchi e una diversa gestione del debito pubblico. Quando però il debito diventa tanto ingombrante da compromettere la convivenza umana, allora va riscoperto il Giubileo. Gli ebrei lo praticavano come abitudine ogni 50 anni. Noi lo potremmo praticare come misura eccezionale per ripartire, ma serve un movimento culturale che spinga in questa direzione
FRANCESCO GESUALDI
TRA I PRIGIONIERI POLITICI MAPUCHE
La repressione cilena nei confronti della resistenza secolare del popolo mapuche sta crescendo in misura esponenziale. L’ultimo assassinio compiuto dal Comando Jungla dei carabineros, quello del giovane Camillo Catrillanca, ucciso in novembre mentre conduceva un trattore, ha mostrato ancora la fredda determinazione di uno Stato che semina il terrore e accusa di terrorismo chiunque intralci l’avanzata degli insaziabili interessi del modello estrattivo sulle foreste della Patagonia. Raúl Zibechi è entrato nelle carceri di Temuco, dove sono detenuti alcuni prigionieri politici di una guerra genocida che trova però sempre più ostacoli nelle nuove generazioni, indigene e non. La resistenza si espande oggi soprattutto tra i ragazzi, che creano nuove orga nizzazioni di base e rigenerano una lingua e una cultura politica che in cinque secoli nessun esercito è mai riuscito a far scomparire o a rinchiudere in un museo
RAÚL ZIBECHI
I NOSTRI DOVERI PLANETARI
Mentre la crisi climatica peggiora a una velocità superiore a quanto finora previsto, alla conferenza sul clima in Polonia sono state stabilite alcune regole che difficilmente riusciranno a mettere in pratica entro il 2020 quanto deciso agli accordi di Parigi del 2015, comunque insufficienti rispetto all’intensità dei cambiamenti. In una lettera aperta diffusa in tutto il mondo (tra i firmatari Vandana Shiva, Noam Chomsky, Naomi Klein), per invitare a una mobilitazione straordinaria, tra l’altro, si legge: “Ciascuno di noi, specie coloro che vivono nel mondo materialmente privilegiato, deve impegnarsi ad accettare la necessità di vivere in modo più leggero, di consumare molto di meno, e, non solo di difendere i diritti umani ma anche di assumerci le nostre responsabilit&agrav e; come custodi del pianeta…”
LETTERA APERTA
AMAZON ADDIO
Amazon è oggi il brand più ricco e potente del mondo. Intanto le librerie chiudono, i lavoratori sono sempre più sfruttati o precari, l’ambiente naturale aggredito. Intorno a queste ragioni nasce un invito di un gruppo di persone vicine a Comune: compiere un gesto di resistenza
R.C.
TRASFORMARE E RIADATTARE. LA CITTÀ DIFFUSA
Il bisogno rifondare l’architettura della città è ovunque sempre più forte, ma la società non ha bisogno di archistars. Scrive Giuseppe Campagnoli: “Occorre che i luoghi e i manufatti non diventino mai dei monumenti ma crescano e si trasformino con la città in modo collettivo ed autonomo per rispondere ai bisogni dei suoi abitanti e non dei suoi temporanei padroni. Allora è bene che non vi siano più degli edifici a senso unico, dedicati rigidamente ed esclusivamente alla funzione dominante… La prima cosa da fare è non costruire più nulla per un po’ o forse per sempre… ma trasformare e riadattare continuamene…”. È tempo di scuola diffusa e di architettura incidentale e dissenziente
GIUSEPPE CAMPAGNOLI
MANIFESTO DELL’EDUCAZIONE DIFFUSA
È tempo di rimettere bambini e bambine, ragazzi e ragazze in circolazione nella società che, a sua volta, deve assumere in maniera diffusa il suo ruolo educativo. Un Manifesto da firmare e sperimentare
AA.VV
COLORARE IL MONDO CON UN PENNELLO
In tempi cupi abbiamo bisogno di lasciare parola ai bambini… A quattro anni di distanza il progetto “La Carovana dei Pacifici” – nato nella cascina del maestro Mario Lodi, a Drizzona, da un’idea di Roberto Papetti, straordinario mastro giocattolaio, per un’iniziativa della Rete di Cooperazione Educativa – mantiene intatta tutta la sua forza propositiva e creativa
LUCIANA BERTINATO
RAPPORTO DIRITTI GLOBALI
Ecco uno strumento prezioso da utilizzare ogni giorno per il mondo della scuola, dell’università, dei media e della società civile
SERGIO SEGIO
IL CIOCCOLATO COMUNE NELLA CALZA
La notizia è delle più ghiotte. No, non si tratta del fatto che gli ordini del cioccolato Comune crescono giorno dopo giorno e hanno già superato le 2.500 barrette. Quello era un successo… scontato, vista la qualità degli ingredienti e la straordinaria storia di chi li produce. Così come lo era il fatto che molte persone singole e diverse esperienze collettive (Gruppi di acquisto solidale, spazi sociali, ecc.) comincino a mettersi insieme, da Palermo a Bruxelles, per fare acquisti collettivi e azzerare il gravoso costo di spedizione. La notizia vera è che, grazie alla disponibilità di Quetzal, siamo riusciti ad avere in extremis una nuova data limite, il 21 DI CEMBRE, perché possiate fare un ultimo acquisto nell’anno che se ne va e ricevere il cioccolato in tempo per poter infilare le barrette in ogni calza della Befana che si rispetti. Vogliamo farla finita, una volta per sempre, con il consumo di carbone? Poi, a gennaio inoltrato, contiamo di poter regolarizzare periodicamente ordini e spedizioni in modo di avere davanti un anno intero perché possiate Ribellarvi Facendo Merenda con l’eccellenza di Modica