“Gli orfanelli di Trump”

Mentre la sinistra imperialista italiana era occupata a coccolare la sua creatura, i curdi siriani, come polo dell’alternativa agli eserciti brutti e cattivi di Iran, Libano, Iraq e Siria, gli americani hanno deciso di ritirarsi dal territorio siriano in breve tempo, entro metà gennaio.

 

Gli orfanelli di Trump

Mentre la sinistra imperialista italiana era occupata a coccolare la sua creatura, i curdi siriani, come polo dell’alternativa agli eserciti brutti e cattivi di Iran, Libano, Iraq e Siria, gli americani hanno deciso di ritirarsi dal territorio siriano in breve tempo, entro metà gennaio.

La decisione ha gettato nella costernazione i mercenari curdi e i gruppi ex jihadisti che con essi collaborano perchè la mancata copertura americana li mette alla mercè del legittimo governo che giustamente si riprenderà i territori illegittimamente sottratti alla sovranità nazionale. Nelle loro dichiarazioni, hanno accusato gli Stati Uniti di tradimento e di averli pugnalati alla schiena. Insomma, i buoni imperialisti americani avrebbero tradito e abbandanato al loro destino i loro ascari.

La notizia non è solo questa. I curdi, in mancanza di protezioni americane, si sono rivolti alla Francia chiedendo che i soldati francesi sostituiscano quelli USA. Un cambio improbabile, ma che dimostra fino a che punto è arrivato l’avventurismo senza principi a cui i dirigenti curdi si sono abbandonati, complicando tutti i problemi che nei decenni si sono accumulati contro questo popolo.

Già la vicenda dei curdi iracheni aveva inquinato la situazione facendo diventare questa regione dell’Iraq, dopo l’aggressione americana, un ricettacolo di convergenze affaristiche dell’occidente, in particolare americane e di collegamenti con Israele.

La decisione dei curdi siriani di organizzarsi militarmente contro l’Isis fu salutata positivamente dagli antimperialisti, ma si è trasformata in breve tempo, proprio mentre la Siria veniva aggredita con l’appoggio di tutto l’occidente, in un progetto di secessione sotto l’ombrello americano e con l’assorbimento di miliziani jihadisti, mettendo in evidenza le responsabilità che le organizzazioni curde si andavano assumendo di fronte al movimento antimperialista in Medio Oriente.

Tra gli orfanelli di Trump dobbiamo annoverare, come dicevamo, anche la sinistra imperialista italiana che riconosce ai curdi filoamericani, e ora filofrancesi (non dimentichiamo il ruolo infame della Francia nella gestione degli interventi militari in Medio Oriente e in Africa) un ruolo di liberazione mediorientale, quando in realtà essi collaborano e soprattutto sono intruppati da ‘liberatori’ dello stampo dei militari USA.

Dobbiamo dire che questo abbaglio non è casuale e dovuto ad un eccesso di romanticismo a favore di uomini e donne curdi che hanno imbracciato le armi. E’ qualcosa di più grave e profondo che alimenta le posizioni della sinistra imperialista. Esse hanno origini lontane e precisamente nell’anticomunismo trotskista e anarco-liberale. Queste posizioni impediscono di vedere lo svolgimento della dinamica antimperialista oggi, da quali popoli e governi è animata, dall’Iran, alla Siria al Libano e qual è il ruolo positivo che svolgono Cina e Russia in questo contesto. Se è vero che gli stolti sollevano il masso e se lo fanno ricadere sui piedi, stavolta questa affermazione di Mao viene confermata in pieno. Avendo evocato la solidarietà coi curdo-americani, la sinistra imperialista si trova ora scoperta dai comunicati sui tradimenti di Trump e dall’invocazione dell’intervento militare francese.

Aginform
23 dicembre 2018
 

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