A Vicenza, nella notte del 16 dicembre, un 34enne ha esploso un colpo di fucile verso i propri familiari. L’uomo, custode di una villa, si è poi barricato in casa e ha minacciato di uccidere chiunque si fosse avvicinato.
Esecuzioni, sparatorie, femminicidio: cosa è accaduto negli ultimi 15 giorni
Apriamo l’ultima rassegna stampa del 2018 con tutte le sparatorie, casi di femminicidio o ritrovamenti di armi illegali degli ultimi quindici giorni.
A Vicenza, nella notte del 16 dicembre, un 34enne ha esploso un colpo di fucile verso i propri familiari. L’uomo, custode di una villa, si è poi barricato in casa e ha minacciato di uccidere chiunque si fosse avvicinato. L’uomo, probabilmente in preda ad un raptus, si è arrabbiato con madre e fratello, che si erano recati nella sua abitazione (una dependance della villa) per parlargli. Vedendoli arrivare, ha iniziato a minacciarli. Gli uomini della volante hanno portato avanti una trattativa per più di mezz’ora. Poi sono riusciti a convincerlo a posare l’arma e a farli entrare in casa. L’uomo è stato ricoverato nel reparto di neuropsichiatria dell’ospedale San Bortolo
La mattina del 17 dicembre sono state incarcerate 7 persone e condannate ai domiciliari cinque persone per aver sparato contro un palazzo nel centro storico di Sassari nonché per detenzione illegale di armi da fuoco, minacce, e incendio doloso di alcune autovetture.
Nella giornata di mercoledì 19 dicembre è stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Viadana un uomo di 34 anni residente a Dosolo per detenzione di armi clandestine. L’uomo, in seguito ad una perquisizione della propria abitazione, è stato trovato in possesso di munizioni e di una pistola semiautomatica con matricola abrasa con un colpo in canna pronta a fare fuoco. L’arma e le munizioni sono state prontamente sequestrate e l’uomo trasferito presso la casa circondariale di Mantova.
A Bari, in casa di un uomo incensurato nel quartiere San Pio di Bari, è stato ritrovato un arsenale composto da pistole, fucili e centinaia di munizioni, oltre a diversi chili di sostanze stupefacenti. Tra le armi scoperte dalle forze dell’ordine c’erano un fucile mitragliatore kalashnikov, un fucile a canne mozze, un fucile semiautomatico, una pistola Beretta, ai quali si aggiungevano oltre 500 cartucce di diverso calibro.
Il 23 dicembre a Canzo in provincia di Como in un lunapark un uomo, per vendicare un torto fatto al figlio il giorno prima, ha sparato un colpo di pistola al polpaccio di un ragazzo e ha scatenato il panico tra la folla. Tuttavia, riponendo l’arma nei pantaloni, l’uomo non ha inserito la sicura si è ferito ad un gluteo. Immediati i soccorsi al ragazzo e all’aggressore che sono stati portati in ospedale non in gravi condizioni.
Caso di femminicisio a Davoli Superiore, dove è stato arrestato per duplice omicidio aggravato e porto d’armi illegali Giuseppe Gualtieri per aver ucciso l’ex moglie e il compagno della donna. Non accettando la fine della relazione, dopo persecuzioni e minacce, si è recato nella tabaccheria di proprietà della donna e ha fatto fuoco. Il compagno Rocco Bava ha invece tentato la fuga, ma è stato raggiunto dai proiettili. I sospetti sono immediatamente ricaduti su Gualtieri, rintracciato e portato in caserma a seguito della sua sparizione, dove ha confessato.
Un uomo di 76 anni, residente in provincia di Empoli, ha tentato di suicidarsi utilizzando un fucile da caccia regolarmente detenuto. L’uomo, che da tempo soffriva di depressione, è stato salvato dall’intervento della badante e il fucile è stato sequestrato dalle forze dell’ordine.
Il 21 dicembre ad Acerra, in provincia di Napoli, un uomo di 58 anni è stato colpito in strada da colpi di pistola esplosi da ignoti. L’uomo è ferito ma non in pericolo di vita; le cause del gesto e gli autori restano ancora ignoti.
A Pallagorio, piccolo comune in provincia di Crotone, due allevatori sono stati uccisi con un fucile caricato a pallettoni. Le vittime erano padre e figlio, entrambi incensurati; la dinamica dell’omicidio lascerebbe pensare ad un agguato, ma non risulta che i due fossero in contatto con la criminalità organizzata del luogo.
Beretta si è aggiudicata due appalti per rinnovare le armi della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. L’investimento totale è pari a undici milioni di euro
Il giorno di Natale, a Pesaro, è stato freddato Marcello Bruzzese, un uomo di 51 anni fratello di un collaboratore di giustizia. I due killer hanno atteso che l’uomo parcheggiasse nel garage di casa propria per poi scaricargli addosso circa 30 colpi di pistola. L’uomo era già sfuggito ad un agguato nel 1995.
Nella notte di Natale un ragazzo di 23 anni di origini albanesi è stato ferito a colpi di pistola. È stato accompagnato da una donna al pronto soccorso, dove ha subito un delicato intervento chirurgico al fegato, organo colpito dal proiettile.
Il 26 dicembre a Vittoria, nel Ragusano, si è tenuta una sparatoria per motivi passionali. L’uomo più colpito dai proiettili, e successivamente deceduto a causa di essi, è stato un uomo rumeno di 22 anni. L’assassino, un uomo di 27 anni, ha fatto partire la sparatoria perché contrario alla relazione che il 22enne aveva con la sorella.
Il 27 dicembre il calciatore Nicki Bille Nielsen ha preso parte ad una rissa, conclusasi poi a colpi di pistola. L’uomo è rimasto ferito ad un braccio.
Il 28 dicembre ad Agrigento, un uomo di venticinque anni è stato ferito alla mano da pallini sparati da un fucile ad aria compressa. Il ragazzo è stato prontamente soccorso. Il colpevole invece, rimane ancora sconosciuto.
Altro caso di femminicidio a Giarre. Vittima è Sara Parisi, uccisa dall’ex marito con un colpo di pistola, nei pressi dell’abitazione di lei. I due erano separati da anni. Dopo aver ucciso l’ex moglie, l’uomo si è suicidato con la stessa arma, ma si sta indagando per capire se si sia trattato veramente di suicidio o se il colpo fatale sia partito a seguito della colluttazione con qualcuno che ha cercato di disarmarlo. Il movente è stato la gelosia: l’uomo aveva scoperto sui social che l’ex moglie aveva una nuova relazione.
Il 29 dicembre a Molfetta, il 22enne Cosma Damiano Grosso si è costituito in merito al colpo di pistola sparato contro il 21enne Ruggiero Minervini e il successivo tentativo di fuga.Tra i due era nata una discussione, degenerata con un colpo di pistola che ha ferito gravemente Ruggiero Minervini il quale, seppur non in pericolo di vita, è stato ricoverato in ospedale.
Immediate le indagini da parte del Nucleo Operativo che, incrociando le immagini delle videocamere di sorveglianza, hanno ricostruito il percorso di Grosso che, sentendosi braccato ha deciso di costituirsi, accompagnato dal suo legale. Il 22enne è accusato di lesioni aggravate dall’uso di armi e porto abusivo di arma clandestina ed è stato condotto nel Carcere di Trani.
Continuiamo le notizie di queste ultime due settimane riguardanti il tema della legittima difesa.
Secondo la ricerca “Sicurezza e legalità” dell’Università La Sapienza di Roma, rispetto al totale degli omicidi volontari commessi con un’arma da fuoco, soltanto il 5% risulta a carico di detentori autorizzati. L’analisi considera solo omicidi compiuti in Italia con armi legittimamente detenute, escludendo quindi omicidi commessi per legittima difesa o dalle autorità durante l’esercizio della professione. L’analisi mostra poi come, nel 45,62% dei casi, l’omicidio era prevedibile, per via di denunce per reati contro la persona, comportamenti pregressi o problemi psicologici.
Lo spray al peperoncino è stato bandito dalle maggiori piazze italiane durante i festeggiamenti di capodanno. Per chi non rispetterà il divieto, è prevista una multa di 500 euro. I comuni che hanno emesso un’ordinanza a riguardo sono quelli di Firenze, Matera, Milano, Torino, Bologna, Genova e l’intera Regione Lazio.
Il leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini, dopo aver incassato il decreto sicurezza e aver espresso la sua linea dura contro i migranti, resta in attesa del via libera della Camera per l’approvazione della proposta di legge sulla legittima difesa già varata dal Senato il 24 ottobre e che ha come scopo principale la cancellazione del reato di legittima difesa.
L’Ansa ha appreso da fonti della Difesa che nei primi mesi del 2019 verrà comunicato l’esito della valutazione tecnica avviata sul programma del caccia F35. Fin’ora l’attuale governo non ha speso un euro per l’acquisto di nuovi F35 e il Vicepresidente del Consiglio Luigi di Maio ha fatto sapere che nella legge di bilancio è previsto un taglio di circa mezzo miliardo alla spesa militare e ha espresso perplessità sul programma F35. Di diverso parere invece Angelo Tofalo sottosegretario alla Difesa che considera gli F35 aerei dalla ottima tecnologia e che sono una risorsa irrinunciabile per l’Aeronautica italiana.
Il 20 dicembre il coordinatore nazionale del progetto ”Difesa Legittima Sicura” Roberto Paradisi è stato convocato e ascoltato dalla Commissione giustizia della Camera dei Deputati in merito alla riforma sulla della legittima difesa. Numerosi gli interventi e le domande dei deputati a Roberto Paradisi il quale ha riconosciuto che la riforma è un passo avanti a tutela delle vittime ma ha espresso allo stesso tempo perplessità sul concetto di proporzionalità. In particolare preferirebbe un’impostazione in cui si prevede una punizione per eccesso colposo solo in caso vi sia una manifesta sproporzione tra aggressione e azione difensiva.
Gli incidenti, spesso mortali, avvenuti durante le battute di caccia negli ultimi quindici giorni sono stati molti, forse anche di più rispetto a quelli riportati nella scorsa rassegna stampa.
Il 16 dicembre a San Damiano in zona Todi un cacciatore cinquantenne è stato trasportato all’ospedale di Perugia per una ferita alla spalla destra causata da un colpo di fucile esploso per errore da un altro cacciatore in zona. Immediati gli accertamenti da parte dei Carabinieri che hanno sequestrato le armi e si stanno adoperando per ricostruire il fatto.
Il 18 dicembre un uomo abitante della Provincia di Brescia è stato arrestato mentre sparava a specie protette con un fucile con la matricola abrasa. Il bracconiere è stato beccato con due fringuelli morti, varie munizioni e apparecchi acustici per il richiamo dei volatili.
Ennesima tragedia il 19 dicembre a causa di una battuta di caccia nella frazione di Monticelli di Esperia dove ha perso la vita un 31enne del posto. I carabinieri stanno verificando se la causa della morte è imputabile ad una caduta o ad un colpo di fucile accidentale.
Per evitare ulteriori incidenti venatori l’ANUU, Associazione dei Migratoristi Italiani in collaborazione con Confagricoltura di Frosinone starebbe lavorando alla creazione di una scuola venatoria per formare i cacciatori e fornire loro i mezzi necessari per renderli in grado di svolgere l’attività venatoria in sicurezza. Verrà spiegato ai cacciatori come agire nelle situazioni che si potrebbero presentare durante una battuta e verranno fatti esami ecolloqui con psicologi, per valuterare capacità e serenità delle persone nell’uso delle armi.
Il 22 dicembre a Sesto Imolese un 71enne durante una battuta di caccia è inciampato negli arbusti e ha fatto partire un colpo accidentale dal suo fucile. Il proiettile lo ha colpito al ginocchio, e l’uomo è in seguito morto per dissanguamento. Inutili i soccorsi del 118, che hanno potuto solo constatare il decesso.
Franco Capuano, vicesindaco del comune di San Martino Valle Caudina, è stato colpito all’addome da un colpo sparato accidentalmente da un cacciatore. L’uomo, che si trovava con amici e parenti nell’area, versa ora in condizioni gravissime.
Placidino Villani, 31enne della provincia di Frosinone, è deceduto dopo essere stato raggiunto da un colpo partito dal suo stesso fucile di caccia. La causa potrebbe essere il malfunzionamento dello stesso, o una caduta del giovane che ha così perso il controllo dell’arma.
Il 26 dicembre, nell’imolese, è morto un uomo di 71 anni a seguito di una ferita ad una gamba riportata durante una battuta di caccia. Nonostante un altro cacciatore abbia immediatamente chiamato il 118, per l’uomo non c’è stato nulla fare.
Il 27 dicembre un pensionato di 62 anni è stato ferito durante una battuta di caccia. L’uomo è stato raggiunto alla testa da un proiettile di rimbalzo, sparato dal fucile di un compagno di caccia. Tuttavia, il proiettile lo ha solamente colpito di striscio
Il vicesindaco di San Martino Valle Caudina (AV) Francesco Capuano è stato ferito dai pallini di un fucile, durante una battuta di caccia. L’uomo dal cui fucile è partito il colpo accidentale ha prontamente chiamato il 118. Il vicesindaco è stato portato al pronto soccorso dove è stato operato. È ora fuori pericolo.
Il 29 dicembre nei boschi del Comune di Rocchetta Ligure, un cacciatore di circa sessant’anni è stato ferito a una mano da un colpo partito accidentalmente dal fucile di un suo collega. Soccorso dal 118 l’uomo è stato trasferito al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino e non rischia la perdita dell’arto.
Notizie inquietanti arrivano dall’estero, soprattutto dal Brasile.
Da marzo, negli Stati Uniti verranno vietati i potenziatori per fucili, strumenti utilizzati per renderli automatici. Il dibattito pubblico sul tema si era inasprito dopo la strage a Las Vegas.
Il 19 dicembre la Commissione istituita dal presidente Trump dopo la strage dello scorso febbraio al liceo in Florida ha suggerito un maggiore personale armato nelle scuole, maggiore ricorso a veterani ed ex poliziotti e ritorno alle vecchie misure disciplinari. Il documento dichiara inoltre che, siccome la maggior parte dei responsabili delle stragi nelle scuole ha ricevuto armi da familiari o amici, si rende necessario armare il personale scolastico.
Con una lettera inviata al Presidente degli Stati Uniti James Mattis ha annunciato le proprie dimissioni dall’incarico di segretario alla Difesa entro fine febbraio poiché in disaccordo con le visioni e le scelte di Donald Trump in materia di difesa e politica estera.
Nello specifico James Mattis si è trovato in disaccordo con le recenti decisione del Presidente Trump di smobilizzare duemila militari dislocati in Siria rischiando di lasciare campo libero alle ambizioni della Russia e dell’Iran e non ha gradito le forti posizioni critiche verso i Paesi europei della Nato che sono partner storici degli Stati Uniti.
Il neo presidente del Brasile Jair Bolsonaro, per garantire la difesa privata dei cittadini, con un tweet ha espresso la sua intenzione di emanare un decreto che garantisca il porto d’armi a tutti coloro che non abbiano precedenti penali e abbiano più di 25 anni di età. Tuttavia la decisione finale spetterà alla polizia federale.
6 Gennaio 2019
Elisabetta Felici