“Disobbedire alla macchina della paura”

La protesta dei sindaci, che ha trovato un terreno fertile seminato da diversi percorsi di ribellione contro la macchina della paura (come ad esempio l’enorme solidarietà emersa intorno a Riace o come Mediterranea…), ha interrotto la campagna elettorale di chi costruisce consenso con la xenofobia.

 

NEWSLETTER DI COMUNE      

 

DISOBBEDIRE ALLA MACCHINA DELLA PAURA

La protesta dei sindaci, che ha trovato un terreno fertile seminato da diversi percorsi di ribellione contro la macchina della paura (come ad esempio l’enorme solidarietà emersa intorno a Riace o come Mediterranea…), ha interrotto la campagna elettorale di chi costruisce consenso con la xenofobia. In realtà in questo caso non si tratta neanche di vera disobbedienza, ricorda Fulvio Vassallo, perché nessuno ha proposto di disapplicare in blocco una legge né di fare ricorso diretto alla Corte Costituzionale, ma di sospendere temporaneamente l’applicazione del provvedimento, in materie sulle quali i comuni e le regioni hanno per altro ampi poteri discrezionali: nonostante questo il ministro dell’interno minaccia di tutto, a cominciare da ritorsioni economiche. Insomma, la disobbedienza alla macchina della paura è già un modo con cui creare mondi nuovi
FULVIO VASSALLO PALEOLOGO
 

CRESCE LA PROTESTA DEI COMUNI
La protesta delle amministrazioni locali contro il “decreto sicurezza” si allarga: grande fermento anche tra i comuni della Val Susa, tra quelli della Rete dei comuni solidali e dell’Associazione dei Comuni virtuosi. Città, delibere e mappe
R.C.

ECCO LA DELIBERA PER DISOBBEDIRE
Il fronte aperto a livello territoriale contro il “Decreto Salvini” è una novità importante perché agisce soprattutto sullo spazio delle città, dove si creano le sacche di esclusione. “Dalle nostre città, dunque, deve partire una nuova resistenza…”, scrivono quelli di Alterego/Fabbrica dei diritti che hanno elaborato un modello di delibera che smonta un pezzo della legge n.113/2018: un testo destinato agli amministratori locali che gruppi di cittadini possono utilizzare subito per fare pressione in qualsiasi comune e promuovere iniziative. Il tempo della disobbedienza è questo
R.C.

LA SCUOLA AI TEMPI DEL SOVRANISMO
Da Trento a Monfalcone passando per Lodi e altre località. La scuola è sotto attacco perché intorno alle parole e agli spazi dell’infanzia si gioca la costruzione dell’immaginario collettivo. Per questo abbiamo bisogno più che mai di ridere all’idea di un’identità e di una cultura senza debiti o crediti nei confronti di alcuno. E allora, come suggerisce Sonia Coluccelli, ripartiamo dal maestro Alessio e dalla maestra Katia che a Trento hanno fatto la cosa più naturale per due maestri, per dirla con Bruno Tognolini hanno fatto “atto contrario” inseguendo gioia e speranza: “Davanti ai bambini che si erano sentiti dire che la loro presenza nel parco giochi del quartiere poteva essere motivo di malessere per i residenti italiani perché usando le altalene nel parco si comportavano come se fossero a casa loro…, quei maestri hanno detto l’unica cosa possibile: questa è casa vostra, vostra è quell’altalena, vostra è la possibilità di giocare e stare insieme ai vostri coetanei in uno spazio di svago per i più piccoli della comunità. Vostra come di ogni bambino che attraversa quel parco e poi entra nelle nostre classi…”
SONIA COLUCCELLI
 

APPUNTI DI SCUOLA SUL CONCETTO DI OBBEDIENZA
Le regole valgono sempre senza alcuna distinzione? Possiamo correggerle? Possiamo disobbedire?
PAOLA SCATENA

NOI STIAMO CON LE ANTIGONI
“In nome di Antigone si schierarono gli avvocati che accusarono i criminali nazisti durante il processo di Norimberga… Così come fu in nome di Antigone che i soldati statunitensi strapparono la loro carta di identità per disobbedire alla scelta scellerata della guerra del Vietnam… Stiamo con le Antigoni e dunque oggi con quei Sindaci, che, mettendo a rischio la sicurezza del loro mandato, in questi giorni disobbediscono a una vera e propria legge razziale che fomenta la violenza e la paura,… “. Un manifesto disobbediente per far andare avanti la vita, un manifesto per sostenere un grande movimento di resistenza civile… Qui le informazioni per aderire al Manifesto disobbediente dell’”Officina dei Saperi”(tra i firmatari Laura Marchetti, Tiziana Drago, Renata Puleo, Piero Bevilacqua, Enzo Scandurra, Tonino Perna)
MANIFESTO DISOBBEDIENTE DELL’OFFICINA DEI SAPERI
 

MIGRAZIONI E GESTI DI LIBERAZIONE
Il pensiero critico è sempre costretto a muoversi dentro gli schemi del potere, ma a volte riesce a diventare il fulcro dei momenti di liberazione. Accade anche per i processi migratori, per i quali dobbiamo continuare a opporci ai modelli coloniali della ricerca per costruire narrazioni decolonizzate. Alcuni pensieri intorno a un libro importante: “Liberare le migrazioni. Lo sguardo eretico di Abdelmalek Sayad”, a cura di Gennaro Avallone
SALVO TORRE

PICCOLI CITTADINI DI RUVO DEL MONDO
Ecco un bel video realizzato in occasione della consegna della Cittadinanza civica ai minori di Ruvo di Puglia (Bari), residenti in città ma nati da genitori stranieri, un atto politico di disobbedienza alla mancata legge sullo ius soli. Le parole dei bambini e delle bambine meritano davvero attenzione
R.C.

RINASCE RIACE
È stato il vento vent’anni fa ad accompagnare una nave di migranti a Riace. È stato il vento dell’accoglienza a scrivere una straordinaria e imprevista storia di accoglienza. È stato il vento di Riace in questi giorni a soffiare in molti comuni per disobbedire alla macchina della paura e alla legge Salvini. “È stato il vento” è la Fondazione nazionale di partecipazione che sarà presentata sabato 12 a Caulonia, con Mimmo Lucano, per riavviare i progetti di Riace
CHIARA SASSO

QUELLO CHE SEMBRA IMPOSSIBILE
Mercificare il mondo, devastare il pianeta, annientare i più poveri. Eppure, dicono gli zapatisti e le zapatiste, è possibile vivere contro e oltre il pensiero unico. Alcuni lo fanno da qualche secolo. Un racconto dal Chiapas, Messico, nel 25° anniversario dell’inizio della “guerra contro l’oblio”
COOPERAZIONE REBELDE NAPOLI

FANTASMI
La nascita, la morte, l’invecchiamento, il gioco, l’amore, la memoria…: nella vita di ogni giorno delle persone comuni si possono vedere i segni di una “disumanizzazione“ non meno violenta di quella che agisce nello sfruttamento economico. «È l’area che la sinistra ha sempre considerato genericamente “improduttiva” – scrive Lea Melandri -, popolata da “fantasmi” che stanno, dice Marx, “fuori dal regno della produzione”, soggetti variabili, diversamente dall’operaio, soggetto per eccellenza, che resta fisso anche quando è in via di sparizione: studenti, pensionati, disoccupati….; variabili anche nel posto che occupano nell’elencazione, come capita per le donne, sempre difficili da “collocare”…». Possiamo finalmente ribal tare questo immaginario?
LEA MELANDRI

LA GRAMMATICA DEL BUON VIVERE
«Cos’altro deve accadere?» si ripetono gli amici di Solidarius, per uscire dal buco nero della crisi di civiltà in cui sta precipitando lo spirito del nostro tempo? Per rispondere a questa domanda e dare conto di un lavoro collettivo, svolto per più di un anno, si aggiunge un nuovo e recente volume dal titolo “Utopia in cantiere. Economia solidale, nuova economia politica”. «Trasformiamo se liberiamo le persone e le comunità dai rapporti di dominio che strutturano e alimentano l’economia del profitto e li sostituiamo con forme di autogoverno e di collaborazione solidale», scrive Solidarius
PAOLO CACCIARI

LA DECRESCITA NON È LA LORO RECESSIONE
L’affermazione del concetto di decrescita ha una breve ma molto significativa storia che si dipana ormai da una quarantina d’anni. Resta però ancora molto arduo affrontare un mito (e un senso comune) così radicato come quello della desiderabilità di una crescita economica sostanzialmente eterna. Quella dannosa illusione, però, è destinata inevitabilmente a cadere presto per tutti: la velocità con cui il pianeta mostra i limiti delle risorse che può offrire è sempre maggiore e diventa ogni giorno più assurdo sostenere contro ogni evidenza una relazione meccanica tra la crescita del PIL e il benessere: anche in Italia, dal 1995 a oggi il prodotto interno lordo è aumentato del 74%, ma gli indicatori di benessere sono stazionari dall’inizio degli anni ’90. Non sarebbe finalmente il caso che almeno i movimenti e le forze politiche che si dicono ancora “progressisti” ne prendessero atto aprendo qualche pagina nuova per pensare a come assicurare prosperità ed uguaglianza per tutti?
RICCARDO MASTINI
 

VIVERE IN CAMPAGNA È PERICOLOSO
C’era una volta la campagna, un luogo ameno e incontaminato dove rifugiarsi, dove trovare sollievo dal caos e dall’inquinamento della città. C’era una volta, perché oramai anche questa possibilità di fuga e riconciliazione con la natura sembra essere preclusa. Le campagne, a causa dell’agricoltura moderna ad alto input chimico, sono ormai più inquinate delle città e i suoi abitanti vivono nel terrore delle continue irrorazioni di agenti nocivi. Per fortuna qualcuno si mobilita
MANLIO MASUCCI

UNA LEGGE POPOLARE PER I BENI COMUNI
Aperto l’iter per la raccolta firme sul testo della Commissione Rodotà: il gennaio 19 un appuntamento a Roma. C’è tanto da fare nei territori: chi vuol dare una mano
R.C.

 

RIBELLARSI FACENDO, APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

8 GENNAIO, VENEZIA APRIAMO I PORTI
Presidio contro la legge Salvini

8 GENNAIO, PADOVA APRIAMO I PORTI
Con Sea Watch

9 GENNAIO, FERRARA APRIAMO I PORTI
Con Sea Watch

10 GENNAIO, TRENTO ANTIRAZZISMO
Assemblea cittadina

10 GENNAIO, FIRENZE DIGIUNO PER I MIGRANTI
Appuntamento a Palazzo Medici promosso dalla Comunità delle Piagge

10 GENNAIO, REGGIO EMILIA. MEDITERRANEA
Assemblea a Casa Bettola Casa Cantoniera

11 GENNAIO, TARANTO DISOBBEDIRE ALLA LEGGE SALVINI
Assemblea pubblica

12 GENNAIO, CAULONIA/RC RINASCE RIACE
Nasce la Fondazione nazionale di partecipazione “È stato il vento”

19 GENNAIO, ROMA LEGGE POPOLARE PER I BENI COMUNI
Aperto l’iter per la raccolta firme sul testo della Commissione Rodotà

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