Un ausilio per le persone sorde

Francesca, studentessa dell’Università di Camerino, lancia un semplice questionario tramite il quale chiede collaborazione, per definire al meglio il suo progetto di tesi, centrato appunto sulla progettazione di un ausilio per persone sorde con impianto cocleare e non.

 

Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

Un ausilio per le persone sorde

«Vorrei progettare un ausilio di design inclusivo per le persone con disabilità uditiva, utile e, perché no, anche bello, oppure riprogettare qualcosa di esistente, ma adattato alle esigenze concrete delle persone e da utilizzare in situazioni specifiche o nella vita quotidiana»: così Francesca, studentessa dell’Università di Camerino, lancia un semplice questionario, che mettiamo a diposizione dei Lettori, tramite il quale chiede collaborazione, per definire al meglio il suo progetto di tesi, centrato appunto sulla progettazione di un ausilio per persone sorde con impianto cocleare e non
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Donne e maternità: una violenza incrociata sulla libertà di scelta
Capita ancora oggi che davanti a una diagnosi prenatale che accerti la presenza di rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, le donne siano sottoposte a una duplice pressione di segno opposto, una di matrice “abilista” e un’altra di matrice antiabortista. Due pressioni che spesso si traducono in una violenza psicologica incrociata. Nella storia che qui presentiamo, la stessa donna ha subìto entrambi i tipi di violenza e dopo molti anni ha trovato la forza di parlarne e la voglia di mettere il proprio vissuto a disposizione di altre donne che dovessero trovarsi in una situazione simile
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Fumetti e altre storie, da gustare in voce
«Prendendo atto che i fumetti per definizione non sono facilmente fruibili da chi non vede, abbiamo creato un radiodramma che racconti le storie come nei fumetti, usando effetti audio, dialoghi e descrizioni al posto delle immagini»: così Elena Brescacin e Germano Carella, persone non vedenti, appassionate di racconti di fantasia, libri e serie TV, raccontano la più recente iniziativa di DramaBooks, Associazione che crea audiolibri, audioracconti e poesie sceneggiate, in un’ottica di collaborazione tra attori, registi, effettisti, speaker e sceneggiatori con e senza disabilità visiva
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L’auspicio è che tutti siano in grado di salvare una vita umana
«Nel 2018 sono state formate 800 persone all’emergenza extraospedaliera chiamate nelle scuole del Lazio, palestre, istituti ed enti, oltre a quelle seguite presso la nostra sede. Vogliamo dunque proseguire la nostra attività di divulgazione, sempre con maggiore impegno, auspicando che tutti siano in grado di salvare una vita umana»: bastano queste parole del MOVI Lazio (Movimento di Volontariato Italiano), per rendere certamente degne di segnalazione anche le nuove proposte in tale àmbito per questo 2019, a partire dai primi due imminenti corsi, in programma a Roma per il 13 e il 26 gennaio
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Un modello di cura integrativa per il Parkinson
Si articolerà su una serie di convegni sul territorio – il primo dei quali è in programma per il 19 gennaio a Gallarate (Varese) – il nuovo progetto della Confederazione Parkinson Italia, denominato semplicemente “Modello di cura integrativa”, e sostenuto dalla Società Ralpharma, che intende prendere in considerazione in particolare tre specifici aspetti (farmaci, esercizio fisico e fisioterapia, corretta alimentazione), ritenendoli appunto un “modello di cura integrativa”, tale da rappresentare una garanzia di efficacia nel tempo per le persone con la malattia di Parkinson
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L’informazione è l’architrave dell’assistenza alle persone con disabilità
«Una partecipazione attiva da parte di chi si prende cura di un congiunto con disabilità – scrive Anna Maria Comito – presuppone la conoscenza dei servizi, la “centralità dell’informazione e della comunicazione”. Infatti, perché l’utente possa partecipare attivamente all’applicazione dei provvedimenti legislativi, occorre che gli sia garantito l’accesso ad idonee informazioni, che devono essere chiare, trasparenti, con interpretazioni precise e univoche, perché costituiscono l’architrave dell’assistenza delle persone con disabilità, tanto più quanto è più elevato il grado di disabilità»
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Reddito di cittadinanza: la FAND in posizione di attesa
«In questo momento è necessario mantenere i nervi saldi ed evitare strumentalizzazioni perché non abbiamo mai avuto problemi di spazi di confronto con gli esponenti governativi e se oggi l’urgenza richiede di procedere in tempi brevi, sono certo che durante i passaggi parlamentari potremo confidare su un dialogo che porti alla migliore soluzione possibile»: lo dichiara Franco Bettoni, presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), in merito alla questione dell’inclusione delle persone con disabilità tra i beneficiari del reddito di cittadinanza
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