La Locanda dei Girasoli è un patrimonio da non disperdere

La Locanda dei Girasoli di Roma, che consente a un bel gruppo di giovani con disabilità intellettive di misurarsi nel loro percorso di inserimento lavorativo, chiede alle Istituzioni della propria città di poter avere un futuro, grazie a una sede più adeguata a quella attuale.

 

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La Locanda dei Girasoli è un patrimonio da non disperdere

Nata nell’ormai lontano 1999, ma conosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale quale esempio di imprenditoria sociale, che consente a un bel gruppo di giovani con disabilità intellettive di misurarsi nel loro percorso di inserimento lavorativo, la Locanda dei Girasoli di Roma chiede alle Istituzioni della propria città di poter avere un futuro, grazie a una sede più adeguata a quella attuale. In tal senso, una petizione lanciata nel web si rivolge direttamente a Virginia Raggi, sindaca di Roma, che qualche tempo fa si era impegnata in televisione a trovare una soluzione
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L’accessibilità delle pubblicazioni nel settore bancario
«Confronti utili a favorire lo scambio reciproco di informazioni ed esperienze sui temi dell’accessibilità editoriale alle persone con disabilità visiva, secondo la logica della massima fruibilità di prodotti, canali, strumenti e servizi bancari, con la promozione di iniziative formative e info-educative finalizzate a diffondere le informazioni e i temi emersi dai confronti stessi»: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e la Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili)
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Anche il Comune di Bergamo nel lungo elenco di chi ha aderito a quel Manifesto
Si deve soprattutto all’impegno della UILDM di Bergamo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), se anche il Comune di Bergamo – come già hanno fatto tante altre organizzazioni ed enti – ha aderito al “Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea”, tramite una Deliberazione del Consiglio Comunale che impegnerà tra l’altro il Sindaco e la Giunta della città orobica «a diffondere la conoscenza del suddetto Manifesto fra i cittadini affinché si diffonda l’ottica di genere nell’approccio alle problematiche legate alla disabilità»
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I racconti dell’Huntington
La trascrizione delle testimonianze di molte persone con la malattia di Huntington – grave patologia neurodegenerativa ereditaria di origine genetica – e di chi si prende cura di loro, raccolte in varie parti d’Italia, in occasione della realizzazione di un documentario promosso da Huntington ONLUS. Il tutto in un libro di recente uscita, intitolato appunto “I racconti dell’Huntington. Voci per non perdersi nel bosco”, curato da Gianni Del Rio, Maria Luppi e Claudio Mustacchi
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Lo stress del caregiver
Imparare a conoscere e a riconoscere lo stress cumulativo e l’esaurimento psicofisico di chi accudisce un proprio congiunto con disabilità neuromotoria, individuando gli indicatori di benessere e malessere, per poterli meglio prevenire e affrontare: sarà questo il tema al centro del seminario “Lo stress del caregiver”, promosso dalla Fondazione Ariel per il 19 gennaio, presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano)
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Inclusione contro esclusione
«Sottratte ai processi di esclusione e di rifiuto, le persone con disabilità dei Laboratori d’Arte di Sant’Egidio sono bene in grado di comprendere e rappresentare l’esclusione degli altri»: sta soprattutto in questo il senso della mostra “Inclusion/Exclusion”, presente al Vittoriano di Roma e promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Polo Museale del Lazio. I protagonisti dell’iniziativa, infatti, sono cinquantadue persone con disabilità dei Laboratori d’Arte di Sant’Egidio, insieme all’artista visuale César Meneghetti
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La situazione precaria degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione
«Lavoriamo con gli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado da venticinque anni, senza avere un giusto riconoscimento della nostra professione e senza sicurezze contrattuali ed economiche. Chiediamo che la nostra figura professionale sia prevista all’interno dell’organico scolastico, in modo tale da assicurare agli alunni con disabilità una scuola inclusiva per tutto l’anno»: è questa la sostanza di una petizione lanciata nel web da alcuni assistenti all’autonomia e alla comunicazione
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