Almeno 40 persone sono già state arrestate e torturate in quanto «sospettate» dalle autorità di essere LGBT+. Almeno due sono state assassinate. Aggiungi il tuo nome alla petizione in cui si chiede al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di condannare quanto sta avvenendo in Cecenia.
In Cecenia è ricominciata la caccia al gay. Almeno 40 persone sono già state arrestate e torturate in quanto «sospettate» dalle autorità di essere LGBT+. Almeno due sono state assassinate.
Due anni fa, quando cominciarono a circolare le prime notizie di una persecuzione anti-gay in Cecenia, ti ho chiesto aiuto per attirare l’attenzione internazionale. Adesso il tuo aiuto ci serve di nuovo.
La settimana prossima il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si riunirà con i leader mondiali in Svizzera per il Forum economico mondiale di Davos. In quell’occasione sarà presente una delegazione di alti ufficiali russi, e non è esclusa la presenza dello stesso presidente Putin.
Se migliaia di persone in tutto il mondo riusciranno a convincere i propri leader a denunciare pubblicamente la persecuzione in atto in Cecenia durante quest’evento, la tempesta mediatica che ne seguirà sarà impossibile da ignorare per le autorità russe.
Da due anni a questa parte, io e i miei colleghi del Russian LGBT Network lavoriamo instancabilmente perché in Cecenia abbiano fine le aggressioni contro le persone LGBT+ e sia fatta giustizia per le vittime.
I membri di All Out ci hanno sostenuto fin dall’inizio protestando online, partecipando a manifestazioni e alle raccolte fondi di emergenza per contribuire a evacuare e sostenere le persone LGBT+ a rischio in Cecenia.
Ma le autorità russe continuano a non riconoscere queste atrocità.
È ora di finirla! Vuoi aggiungere il tuo nome alla petizione in cui chiediamo al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di condannare quanto sta avvenendo in Cecenia?
Grazie per il tuo sostegno a All Out.
Igor Kochetkov
Russian LGBT Network