“Il vento di Riace”

Si parte, la scommessa è ambiziosa: far ripartire i progetti, riaprire le botteghe, la fattoria didattica, il ristorante, il turismo diffuso a Riace. Il vento ha spinto il primo veliero carico di curdi sulla spiaggia ionica venti anni fa. Quel vento non ha smesso più di soffiare

 

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IL VENTO DI RIACE

Si parte, la scommessa è ambiziosa: far ripartire i progetti, riaprire le botteghe, la fattoria didattica, il ristorante, il turismo diffuso a Riace. Il vento ha spinto il primo veliero carico di curdi sulla spiaggia ionica venti anni fa. Quel vento non ha smesso più di soffiare
CHIARA SASSO

IN VIAGGIO
Se viaggiamo seguendo desideri siamo privilegiati, tanti viaggiano per necessità. Attraversano deserti, incontrano muri, milizie. Vengono violentati, incarcerati e spesso venduti. Alcune volte sopravvivono. Scrive Alessandro Metz, armatore sociale di Mediterranea: “Ho letto del ragazzo che quel viaggio lo stava affrontando con la pagella cucita all’interno della tasca. È affogato credendo che in Europa quello sarebbe stato un elemento di merito e possibilità di accoglienza, una pagella con buoni voti. Probabilmente era uno dei pochi ancora rimasti a credere nella nostra Europa. Mi ha fatto piangere. Mi ha fatto incazzare. Mi ha fatto pensare. A mio figlio che ha potuto scegliere l’università in cui laurearsi e a mio figlio che si sta vivendo la sua esperienza di vita e di studio in Bolivia. Sono fortunati, siamo privileg iati. Mi ha fatto pensare però anche a quanto vigliacchi sono i nostri governanti…”
ALESSANDRO METZ

ANCHE LA SPAGNA CHIUDE I PORTI
L’Onu ha confermato che la Libia non garantisce porti sicuri di sbarco. Intano si nasconde che i migranti intercettati in acque internazionali dalla guardia costiera “libica”, con il plauso di Salvini e di altri ministri europei, vengono rigettati in lager. Si inventa anche la storia della riduzione delle vittime nel Mediterraneo, mentre resta incalcolabile il numero dei migranti che hanno perso la vita durante il transito e il blocco nei centri in Libia, o che non “fanno statistica” soltanto perché sono stati abbandonati in alto mare. A confermare che i migranti non sono persone ci pensa la Spagna che chiude i porti e fa la guerra a Open Arms
FULVIO VASSALLO PALEOLOGO

NON RIUSCIAMO A SMETTERE DI SALUTARE TUTTI
Una scuola accogliente, aperta, internazionale, con alunne e alunni di oltre venti paesi diversi, una scuola che da sette anni celebra la Giornata contro il razzismo e per i Diritti delle Persone Migranti e Rifugiate, e lo comunica, orgogliosamente, alle famiglie e al quartiere in più lingue, italiano, cinese, bengalese e arabo, soprattutto con i suoi fantastici striscioni che colorano un pezzo di periferia romana. Una scuola che è diventata, attraverso la sua didattica e le sue attività, il polo culturale del quartiere. Una scuola, la Pisacane di Roma, che paga il prezzo del clima di odio alimentato ogni giorno da tanti. La loro risposta a chi ha bruciato uno degli striscioni multilingue dimostra che le scuole possono essere delle splendide finestre sul mondo…
GENITORI SCUOLA PISACANE

È MORTO UN BARBONE ANZI DIECI
«A Roma è morto un barbone. E con questo fanno dieci dal 29 novembre, quando è arrivato il freddo… “Un’altra vita spezzata dal freddo” scrivono su un importante giornale nazionale dove lo chiamano “senza fissa dimora”. E perché? Magari stava sempre lì, dentro il suo cartone. La sua dimora fissa, il metro quadrato di marciapiede che si era imparato a memoria, la bottiglia di plastica con l’acqua o il cartone di vino, un cuscino fatto di buste di plastica…»
ASCANIO CELESTINI

UN TRENO CONTRO I MAYA
Un progetto tanto ambizioso e suggestivo quanto malsano, quello del governo del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador: un treno “maya” per trasportare merci e fiumi di turisti dalle spiagge di Cancún alle rovine di Palenque e altri siti archeologici. Malgrado l’enorme portata propagandistica dell’effetto annuncio, la sostanza dell’articolazione del progetto viene per ora tenuta molto riservata ma di certo si tratta di un percorso di oltre 1.500 km attraverso 5 stati messicani e parte della più importante foresta umida tropicale mesoamericana, essenziale per la stabilità del clima dell’intero continente e del pianeta. L’impatto sull’ecosistema e la straordinaria bio-diversità locale sarebbe devastante. C ome devastanti sarebbero le conseguenze sul territorio e le comunità indigene, quei diretti discendenti degli antichi maya che le politiche neo-coloniali e sviluppiste del Novecento non sono mai riuscite a far diventare gente da museo. Difficilmente i mega-progetti previsti riusciranno a convincerle ad accettare un copione folklorico al servizio di uno sviluppo predatorio, magari verniciato da qualche maquillage sostenibile e legittimato da improvvisate e “democratiche” consultazioni popolari
SILVIA RIBEIRO

A OXCHUC SI VOTERÀ IN UN ALTRO MODO
Nel piccolo municipio della regione degli Altos del Chiapas, settemila abitanti, la gente ha votato per decidere come eleggere le proprie autorità municipali. La partecipazione al voto è stata di oltre il 97 per cento: il sistema dei partiti ha raccolto il 38,40 per cento, quello di un governo comunitario, che funziona secondo gli “usos y costumbres” tradizionali, con le decisioni che si prendono in assemblea e attraverso il consenso, ha raggiunto il 59,18 per cento
DESINFORMÉMONOS

PERCHÉ DOVREMMO TUTTE E TUTTI LEGGERE ALERAMO
“Lo svelamento che l’Aleramo opera rispetto al sogno d’amore è doppiamente interessante: perché sottrae al silenzio e all’insignificanza storica, in cui è stata lasciata la vita intima, una vicenda come l’amore… Ma soprattutto, quello che appare chiaro, è che il sentimento d’amore, in tutte le sue forme, se poggia per un verso sull’esperienza originaria è comunque dalla storia dell’uomo (dalle sue paure, dai suoi desideri, dalle separazioni, differenziazioni che ha imposto) che prende forma…”. Sibilla Aleramo, una coscienza femminile anticipatrice: un saggio prezioso
LEA MELANDRI

IO STO CON LE GRASSE
“Io sto con quelle che non riescono a fermarsi di fronte a una fetta di torta. Quelle che non dicono di no a un bicchiere di vino, la sera. Quelle che da domani sono a dieta e quel domani non arriva mai… Io sto con le donne che sanno di non essere perfette, di non essere magrissime, e nemmeno bellissime, ma ci provano… Io sto con le donne che ci mettono una vita a piacersi e, a volte, non succede mai… Con quelle che non si ricordano di essere state magre. Nemmeno da piccole. Quelle che, nonostante tutto, ci provano. Ad amare la vita, le cose buone e se stesse…”
PENNY

ABBIAMO BISOGNO DELL’EUROPA?
Sostenere che le grandi questioni delle migrazioni e del clima possano essere affrontate, o addirittura “risolte”, recuperando una presunta “sovranità nazionale” è un inganno: sono questioni di dimensioni per lo meno europee, tanto che sui migranti si sono dissolti e ridefiniti tutti gli schieramenti politici del continente; e sul clima è ridicolo anche solo pensare che una politica nazionale possa incidere in qualche modo. Abbiamo bisogno dell’Europa e dell’Unione Europea, con le sue pessime istituzioni, secondo Guido Viale, che non cambieranno certo da sole le loro politiche, come controparte unica per creare un movimento di respiro continentale capace di imporre politiche molto diverse, con lotte, mobilitazioni e le più diverse iniziat ive locali, ma anche con un programma unitario e radicali cambi di rotta
GUIDO VIALE

L’IPOCRISIA DELLA SUPERCOPPA
Mercoledì 16 gennaio, la Juventus e il Milan si sono sfidati per la Supercoppa di Lega, la competizione meno importante del calcio stellare italiano ma anche quella condizionata in modo forse più dirompente dallo show-business della pedata. Non a caso molte delle ultime finali si sono giocate dove il circo miliardario prometteva maggiori profitti: negli Usa, in Cina, nel Qatar e perfino nella Libia di Gheddafi. Quest’anno si è giocata a Gedda, in Arabia Saudita, il paese più impresentabile e insieme più intoccabile del pianeta. Malgrado l’Onu abbia definito quella subita da milioni di yemeniti come la più grave crisi umanitaria del mondo, il regime saudita può permettersi di massacrarli con le bombe fabbricate anche in Italia nella guerra &nda sh; guarda caso – più ignorata del pianeta. Nella notte dell’ipocrisia dei governi, a cominciare da quello italico, sempre fiero del primato europeo nella partnership militare e affaristica, brilla la piccola straordinaria storia di una indomabile resistenza in Sardegna
NICOLETTA DENTICO

CERCHIAMO QUALCUNO PER LA DISTRIBUZIONE DI PROGETTI ARTISTICI
Vivono nei teatri, nelle piazze, nelle scuole, tra spettacoli e assemblee, incontri e viaggi in bicicletta, e anche su web: quelli di SemiVolanti sono più di una piccola compagnia teatrale perché si ostinano non solo a coltivare ogni giorno con ironia e profondità un’idea di teatro aperta al mondo ma perché è proprio il mondo che vogliono cambiare. Ora cercano qualcuno che possa collaborare con loro
R.C.

RIBELLARSI FACENDO, APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

18 GENNAIO, MANTOVA ACCOGLIENZA DIFFUSA. E ORA?
Come cambia l’accoglienza dei migranti con la legge voluta da Salvini?

19 GENNAIO, ROMA LEGGE POPOLARE PER I BENI COMUNI
Aperto l’iter per la raccolta firme sul testo della Commissione Rodotà

19 GENNAIO, CESATE/MI ORTO SOCIALE
Corso teorico e pratico di orticoltura: ortosocialecesate@gmail.com

20 GENNAIO, MILANO. IL FEMMINISMO DELLE ZINGARE
Un fenomeno sociale poco conosciuto in Europa

21 GENNAIO, TORINO. MERCATO DI CAMPI APERTI
Come ogni lunedì appuntamento al Centro Sociale Tolmino

21/26 GENNAIO, ROMA UNA FESTA DELLA LETTURA È UN DONO

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