Reddito di cittadinanza: FISH incontra il Ministro Fontana

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha incontrato nel pomeriggio il Ministro per la famiglia e per le disabilità, Lorenzo Fontana, e il suo staff tecnico. Tema unico: emendare il testo del decreto legge sul reddito di cittadinanza prevedendo una maggiore attenzione sulla disabilità.

 

COMUNICATO STAMPA

Reddito di cittadinanza: FISH incontra il Ministro Fontana

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha incontrato nel pomeriggio il Ministro per la famiglia e per le disabilità, Lorenzo Fontana, e il suo staff tecnico. Tema unico: emendare il testo del decreto legge sul reddito di cittadinanza prevedendo una maggiore attenzione sulla disabilità.

“Abbiamo iniziato con oggi una serie di interlocuzioni politiche che proseguiranno con chiunque, nel Governo e nel Parlamento, possa o voglia intervenire su un testo che il movimento delle persone con disabilità ritiene insoddisfacente” – premette Vincenzo Falabella, presidente della FISH, Federazione che ha formalmente presentato un documento con precise richieste. “È un elenco di punti essenziali che sarà oggetto di confronto e affinamento nel dialogo con la nostra gente e con qualsiasi altra organizzazione attenta a questi delicati temi.”

Il documento, reso immediatamente disponibile nel sito FISH, sottolinea come sia ormai evidente a qualsiasi interlocutore che il decreto legge non prevede affatto l’aumento delle pensioni di invalidità né per pochi né per tanti. Falabella: “Riteniamo che tale istanza debba essere oggetto di uno specifico ulteriore intervento normativo con adeguate risorse, ma nel frattempo vanno sanati in questa misura di contrasto alla povertà tutti gli aspetti che finiscono per porre le famiglie e le persone con disabilità in una condizione svantaggiata rispetto agli altri nuclei pur ugualmente in povertà assoluta.”

Gli emendamenti proposti sono cinque. Il primo riguarda l’estensione della pensione di cittadinanza, attualmente riservata ai soli over65enni che vivano soli o con un’altra persona coetanea o più anziana, anche ai casi di nuclei il cui l’over65enne viva con una persona con disabilità. L’intento è quello di aprire una ulteriore “finestra” per casi di reale disagio e isolamento.

Il secondo emendamento richiede di ponderare le scale di equivalenza in modo da considerare maggiormente la persone con disabilità nel nucleo familiare, prevedendo parametri aggiuntivi. È importante sia per il calcolo delle soglie di accesso sia per l’ammontare del reddito di cittadinanza eventualmente erogato.

Il terzo emendamento prevede un innalzamento della soglia patrimoniale (risparmi) aggiuntiva da 5.000 a 7.500 euro per le persone con disabilità più severa.

Il quarto emendamento interviene sul computo del reddito che non si può superare pena l’esclusione dalle misure. Si richiede che dal calcolo del reddito familiare siano escluse le pensioni assistenziali di invalidità, cecità, sordità civile, non solo perché non equo, ma anche per evitare probabili contenziosi nei quali lo Stato soccomberebbe. Su analogo tema, infatti, si è già pronunciato il Consiglio di Stato nel 2016.

E l’ultimo emendamento è quello che punta sulle politiche per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Il decreto prevede una serie di incentivi ai datori di lavoro che assumano persone beneficiarie di reddito di cittadinanza. L’emendamento, a costo zero per l’erario, prevede che gli incentivi del reddito di cittadinanza possano essere erogati solo a condizione che le aziende siano in regola con le assunzioni obbligatorie previste dalla legge 68/1999 (collocamento mirato). L’altra precisazione consente la cumulabilità degli incentivi previsti da questo decreto legge con quelli disciplinati dalla legge 68/1999, rendendo così più vantaggiosa l’assunzione di persone con disabilità.

“Lo staff tecnico del Ministro Fontana, con atteggiamento sicuramente orientato all’ascolto e alla disponibilità, si è riservato di compiere le valutazioni tecniche sugli emendamenti presentati, valutando in seno all’Esecutivo l’ipotesi di recepirli, in tutto o in parte, come Governo al momento del dibattito parlamentare” – riporta Vincenzo Falabella – “La nostra azione politica non si ferma certo qui né è improntata all’attendismo. Proseguiremo la nostra pressione assieme a chiunque abbia a cuore queste istanze fino all’ultimo passaggio dell’iter parlamentare, condividendo in modo trasparente tutte le novità, positive o negative.”

23 gennaio 2019

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap

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