Tre anni dopo l’omicidio dell’ambientalista e difensora dei diritti dei nativi Berta Cáceres, Amnesty International ha chiesto alle autorità dell’Honduras di assicurare che tutti i sospetti responsabili siano portati di fronte alla giustizia.
COMUNICATO STAMPA
TRE ANNI FA L’OMICIDIO DI BERTA CACERES. AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE ALL’HONDURAS DI PORTARE DI FRONTE ALLA GIUSTIZIA TUTTI I SOSPETTI RESPONSABILI
Tre anni dopo l’omicidio dell’ambientalista e difensora dei diritti dei nativi Berta Cáceres, Amnesty International ha chiesto alle autorità dell’Honduras di assicurare che tutti i sospetti responsabili siano portati di fronte alla giustizia.
“Sebbene vi sia stato un primo giudizio e negli ultimi giorni l’ufficio della Procura abbia annunciato che un uomo d’affari sospettato di essere dietro l’omicidio di Berta Cáceres sarà presto incriminato, il sistema giudiziario dell’Honduras deve ancora svolgere un’indagine approfondita, identificare tutti i responsabili e non solo quelli direttamente coinvolti nel reato e, infine, assicurare che nessuno resti impunito”, ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe.
“Processare in modo equo e imparziale tutte le persone direttamente responsabili così come quelle che hanno avuto un ruolo di mandanti invierebbe un segnale chiaro alla società honduregna e al mondo intero: non vi sarà impunità per questi crimini contro i difensori della terra e dell’ambiente”.
Roma, 26 febbraio 2019
L’appello da firmare è online all’indirizzo:
https://www.amnesty.it/appelli/berta-zuniga-caceres-altri-due-membri-del-copinh-attacco/