Incontri, proiezioni, pranzi e cene in piazza, concerti, presentazioni di libri, passeggiate a piedi o in bici, giochi di strada, mostre fotografiche, letture di libri di scrittori del sud del mondo, feste, spettacoli teatrali e speriamo lunghissimo, eccetera. Dal 15 al 17 marzo iniziative di ogni tipo contro il razzismo in molte città.
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DI ATTO CONTRARIO
Piazze, scuole, spazi sociali, biblioteche, parchi, librerie, teatri… in decine di città
VERIFICA E PARTECIPA AGLI EVENTI DELLA TUA CITTÀ
ATTO CONTRARIO
Possiamo trasformare l’angoscia che ci assale di fronte a quanto accade nel Mediterraneo, nei lager libici e in tutta l’Africa, in Turchia e nelle nostre città dove migranti e rifugiati hanno sempre più paura? Possiamo rovesciare quell’angoscia, restando ben ancorati alla realtà, nel suo stato opposto? Negli ultimi mesi in tanti hanno cominciato a rispondere in molti modi diversi a queste domande: Atto contrario, la proposta di un gruppo di persone riunione da Comune di promuovere, dal 15 al 17 marzo, iniziative contro il razzismo e la xenofobia dona vitalità a chi cammina in questa direzione. Presentazioni di libri, passeggiate, concerti, laboratori teatrali, corsi per riparare la bici, giochi di strada, proiezioni di film, sfilate antirazziste, maratone di letture ad alt a voce, canti popolari… Saranno tre giorni splendidi
APPELLO, ARTICOLI E SITI
DISEGNARE L’INCUBO PER USCIRNE
Ma dove sta scritto che dobbiamo vivere restando prigionieri dell’incubo di una banalità volgare e razzista? Le matite di Mauro Biani ci insegnano a capire e a raccontare con semplicità l’angoscia da cui possiamo liberarci. Domenica 17 marzo, alle ore 11,30 a Scup, Roma, la redazione di Comune presenta il libro di Mauro Biani La banalità del ma (la raccolta delle sue migliori vignette degli ultimi tre anni, accompagnata da inediti di grande impatto). Insieme a Mauro e a noi intervengono Roberta Ferruti, giornalista (che su Comune ha raccontato le vicende di Riace e l’accoglienza diffusa della Rete dei Comuni Solidali), e Marco Omizzolo, sociologo (da sempre al fianco della comunità sikh nella lotta contro il caporalato nell’Agro pontino). Durante la giornata anche il mercato Melting Pop (con prodotti di realtà che hanno coinvolto in modo virtuoso lavoratori migranti), proiezioni, laboratori, concerti e la possibilità di pranzare con cibo buono e sano
DOMENICA 17, INCONTRO CON MAURO BIANI
UNA COMUNITÀ E IL SUO TETTO SUL MONDO
A Caserta c’è uno spazio frequentato da centinaia di famiglie per le sue iniziative sociali e culturali e per quelle legate al reddito. Uno spazio importante per migliaia di migranti e rifugiati dell’area di Castel Volturno, da qualche anno noto anche per essere uno dei Progetti SPRAR più grandi d’Italia realizzati con accoglienza diffusa, cioè presso venti appartamenti in città: i beneficiari del progetto SPRAR sostengono attività come il Piedibus, accompagnando i bambini delle elementari a scuola a piedi, tengono corsi di arte, musica e doposcuola per bambini e partecipano ad iniziative sul territorio come l’apertura e la manutenzione di spazi verdi e la riqualificazione di quartieri popolari. Martedì i carabini eri hanno apposto i sigilli alla struttura dell’Ex Canapificio di Caserta, di fatto per la messa in sicurezza (già, ma nel frattempo?), cioè per tutelare chi frequenta il centro sociale (la cui sede è della Regione), come del resto più volte chiesto da chi quello spazio vive ogni giorno. La vicenda ha in realtà diverse affinità con la guerra contro Riace o contro Alex Zanotelli, a cui è affezionato il ministro degli interni. A quella comunità straordinaria, emersa in un territorio ricco di ferite di ogni tipo, non può mancare un tetto: in questo ore l’Ex Canapificio si prepara a una grande manifestazione per sabato 16 e ha bisogno di non sentirsi solo
EX CANAPIFICIO DI CASERTA
VI PREGO, FERMIAMOCI PER UN MOMENTO
“Venerdì 15 marzo in tutte le scuole interrompiamo ciò che stiamo facendo e dedichiamo almeno un’ora a parlare, discutere e ragionare sul clima a partire dalle parole di Greta Thunberg. Credo non sia mai accaduto che una ragazza di 15 anni riuscisse a convocare uno sciopero a cui hanno aderito studenti di 150 paesi. Ma non era neppure mai accaduto che la terra fosse abitata e governata da generazioni così cieche e sorde di fronte alle catastrofiche conseguenze di uno sviluppo che priva di futuro le nuove generazioni….”
FRANCO LORENZONI
LA NARRAZIONE È COME UN CANTO DI BALENA
Tutti i bambini (e anche gli adulti) hanno bisogno di storie per condividere, ricordare, apprendere, immaginare. Imparare a raccontare e a comprendere le storie già dalla prima infanzia è un’attività che attiva e mette insieme processi di sviluppo linguistico, sociale e psicologico, mentre la voce che narra, della mamma e non solo, è, per dirla con Bruno Tognolini, «un canto di balena che comunica tre sole e sconfinate cose: io sono qui; tu sei qui; il mondo è qui». Ma cosa accade ai bambini che crescono senza storie o con poche storie? «La condizione di migrazione e di esilio è spesso accompagnata dal rischio del “vuoto” e della povertà narrativa. E questo si può verificare per v arie ragioni… – scrive Graziella Favaro, esperta di insegnamento dell’italiano come seconda lingua e di intercultura – Sono soprattutto loro, i figli appartenenti alla cosiddetta “seconda generazione”, a dover compiere dentro di sé e a lungo un lavoro di ricomposizione dei luoghi, del tempo, dei riferimenti culturali, delle memorie, della lingua…»
GRAZIELLA FAVARO
JACKSON DANZA SULLA FUNE DELLA DIGNITÀ
Fuggito da bambino dalla guerra in Liberia, prima in Costa d’Avorio e poi in Ghana, Jackson ha imparato nel campo di Accra a fare l’acrobata. Prima di arrivare in Niger, dove ora sta cercando lavoro, ha attraversato anche la Libia, l’Algeria, il Togo e la Nigeria, dove ha incontrato Janet, la madre dei suoi quattro figli. Per un artista del movimento tra le sabbie del Sahel la vita è una continua acrobazia, dal raccolto dei contadini alla ricerca dei documenti per i figli. Per resistere a tutto questo, bisogna sapersi muovere sull’equilibrio precario di una fune senza mai distrarsi e rimanere aggrappati alla propria dignità
MAURO ARMANINO
LETTERA AGLI STUDENTI
Nel 1967, più di cinquant’anni fa, un gruppo di ragazzi guidati da don Lorenzo Milani, dopo la bocciatura di alcuni di loro agli esami per la maturità magistrale, decisero di scrivere una lettera a una professoressa immaginaria di quel tempo, in cui la scuola era fortemente selezionatrice. “Oggi, che i nodi del modello di sviluppo occidentale stanno venendo al pettine con i cambiamenti climatici e tutte le conseguenze ad essi connesse – si legge in una lettera firmata, tra gli altri, da Francesco Gesualdi (allievo di don Milani), Sergio Venezia, Oreste Magni, Tonino Perna, Luca Mercalli -, ci sentiamo di scrivere questo messaggio a voi studenti per stimolarvi a prendere in mano la situazione… SEGUE QUI
AA.VV.
UNA CATASTROFE AMBIENTALE EPOCALE
È il momento di liberarci da un sistema che sfrutta gli altri e l’ambiente naturale. Verso lo sciopero per il clima di venerdì 15 marzo e la marcia per il clima e contro le grandi opere inutili e dannose del 23 marzo a Rom
PAOLO CACCIARI
FERMARE L’ESTRATTIVISMO ORA
Decarbonizzare l’economia va di pari passo con decarbonizzare il pensiero. Per contrapporsi alla “necropolitica” si deve connettere la questione dei cambiamenti climatici alle vertenze contro le grandi opere, legare le mobilitazioni di queste settimane e del 15 aprile a una visione improntata sulla giustizia
FRANCESCO MARTONE
CONTINUARE COSÌ NON È POSSIBILE
“Il mondo è attraversato da due crisi globali profondamente correlate, quella ambientale e quella sociale. Esse hanno una radice comune nell’attuale modello di crescita economica: la spoliazione e il saccheggio delle risorse naturali, caratteristici della modalità dominante di produzione e consumo. Una crescita senza limiti e iniqua a spese della biosfera e delle generazioni future…”. In uno dei molti documenti e articoli dell’universo ecologista in circolazione in questi giorni, tra l’altro, si parla di modificare i nostri stili di vita, decarbonizzare l’economia, trasformare i rifiuti in nuovi prodotti, eliminare progressivamente la plastica, fare di più con meno, organizzare la società della sufficienza, praticare il comme rcio equo e solidale e la finanza etica…
AA.VV.
NON AVEVO MAI VOTATO PER IL PD
Le primarie del Partito Democratico, viste da una prospettiva piuttosto bizzarra, cioè da una capitale del Nordafrica e con gli occhi di un uomo di frontiera attento ai movimenti sociali e ambientalisti e al loro rapporto con le istituzioni. Gianluca Solera per il PD non aveva mai votato, ha deciso di esprimere la sua preferenza in condizioni del tutto particolari nella città dove sta vivendo e lavorando: Tunisi. Diario di una strana domenica alla ricerca di un gazebo introvabile per poter esprimere una scelta politica segnata dalle contraddizioni, prima – ma soprattutto dopo – essere riuscito a esprimerla. Le peripezie della partecipazione democratica di un migrante italiano in Africa
GIANLUCA SOLERA
RICOMINCIAMO DA TRE
A due anni dall’ultima campagna per la raccolta di fondi, arriva ancora una volta, per Comune, il tempo dell’ascolto e di un dialogo più approfondito con i lettori. È anche il tempo delle domande di fondo: non abbiamo certezze e vogliamo capire, senza retorica, se la trama di questa nostra piccola avventura ha ancora un senso. I numeri ci dicono che in 7 anni avete letto 8,5 milioni di pagine, un risultato molto importante benché noi diffidiamo da tempo di cifre e algoritmi. Vi chiediamo di inviare, se ce la fate, almeno 25 euro: serviranno anche a dar vita a tre nuove testate interne per articolare meglio, irrobustendolo, il racconto quotidiano di Comune. Un racconto che mette l’accento sui verbi: gridare, fare e pensare. Questa volta, ricordando quanto ci manca Massimo Troisi, vogliamo rico minciare da tre. Intanto, con le barrette del cioccolato di Modica, la promozione di “Atto Contrario” e “Storie del Possibile”, e con una straordinaria esperienza in alcune scuole romane, comincia a prendere corpo la nostra speranza di stare dentro, talvolta contro ma sempre oltre il campo limitato e virtuale del web. Scriveteci, siamo in ascolto (info@comune-info.net)
REDAZIONE DI COMUNE
LE PRIME ADESIONI ALLA CAMPAGNA “RICOMINCIAMO DA TRE”
RIBELLARSI FACENDO: UN’AGENDA COMUNE
15/17 MARZO ATTO CONTRARIO IN TANTE CITTÀ
La bellezza di resistere al razzismo: tutti gli appuntamenti
17 MARZO, ROMA DISEGNARE L’INCUBO PER USCIRNE
A Melting Pop presentiamo il libro La banalità del ma di Mauro Biani
20 MARZO, MILANO I BAMBINI CI GUARDANO
Alle 18, presentazione del libro di Franco Lorenzoni a Book Pride
Alle 17,30 proiezione alla Casa dell’Ambiente
22 MARZO, PISA RESILIENZA O ESTINZIONE?
Convegno con, tra gli altri, Serge Latouche, Francesco Gesualdi e Ugo Bardi
30/31 MARZO, ROMA CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE
Un grande forum nazionale dal basso per ribaltare le politiche migratorie