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“OGGI MI SENTO PIÙ SICURA, E AMO IL MIO LAVORO” |
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“Non ricordo nulla di quel giorno, avevo solo 4 anni. So solo che sono stata coinvolta in uno scontro in auto a Tasluja, non distante da Sulaimaniya, e che da quel momento tutta la mia gamba destra non c’era più.”
Incontriamo Gulstan, 20 anni, nel laboratorio di sartoria del Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale: è qui che ha imparato il suo lavoro e dove è diventata una sarta professionista. Uomini, donne e bambini vittime di guerra rappresentano la maggioranza dei pazienti che riceviamo e assistiamo nel Centro. Ma ci prendiamo cura anche dei pazienti che hanno subìto amputazioni per altre cause, come gli incidenti stradali.
“Dopo l’incidente ho trascorso un anno a letto. Non riuscivo a sopportare la prima protesi che indossavo, mi vergognavo. Non potevo uscire, giocare.”
Ci sono voluti 12 anni prima che Gulstan decidesse di dare una svolta alla propria vita: cinque anni fa ha cominciato a frequentare il nostro Centro e a recuperare forza e fiducia in se stessa con gli esercizi di riabilitazione. Oggi, nella casa a New Hallabja dove abita con il marito, gestisce un laboratorio di sartoria dove produce ogni giorno capi su misura per adulti e bambini. “Oggi mi sento più sicura, amo il mio lavoro. Voglio specializzarmi e imparare cose nuove dal mio mestiere.”
Anche se la sua attività è ben avviata, spesso Gulstan torna nel nostro Centro: per riparare la protesi quando serve, incontrare le sue colleghe e aggiornarsi sul suo lavoro.
Come la maggior parte delle ragazze come lei, Gulstan ama condividere le foto sui social network; sul suo profilo Facebook, posta le immagini dei capi che realizza: sono colorati, accuratamente rifiniti e sistemati. Ci racconta che alcuni abiti sono commissionati proprio dalle persone che la seguono sui social. La cornice dell’attestato ricevuto alla fine del corso di formazione che ha fatto con noi – appesa alla parete di casa – testimonia quanto tenga al suo lavoro.
Noi le auguriamo di continuare ad amarlo e a essere come ha sempre immaginato di essere: felice.
Il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Emergency a Sulaimaniya, in Iraq, è finanziato da “Aiuti umanitari e protezione civile dell’Unione europea”.
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“IL MALE CHE SEPARA” |
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Nell’ambito della rassegna di libri “Il male che separa”, giovedì 28 marzo alle 19 la giornalista Sara Ficocelli presenta a Casa Emergency a Milano, il suo romanzo “Samia non torna a scuola”. |
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DESIGN AGAINST WAR |
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Per i nostri 25 anni lanciamo il concorso “Design contro la guerra”, una call for ideas per creare e contribuire alla nostra missione principale: offrire cure mediche alle vittime della guerra e della povertà. |
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TUTTE LE INIZIATIVE DEI VOLONTARI DI EMERGENCY IN ITALIA |
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Banchetti, eventi, incontri di approfondimento… Sul nostro sito puoi trovare tutte le iniziative organizzate dai nostri volontari in Italia e sapere dove incontrarli per avere informazioni sulle attività umanitarie di Emergency. |
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