“Grande Marcia per il ritorno”, esercito israeliano spara: palestinese di 13 anni ferito alla testa

“La Grande Marcia di Ritorno” è iniziata il 30 marzo 2018 con la partecipazione da migliaia di abitanti di Gaza che chiedevano il loro diritto al ritorno come rifugiati nelle loro terre d’origine, ora nell’attuale Israele.

 

“Grande Marcia per il ritorno”, esercito israeliano spara sui manifestanti. Palestinese di 13 anni ferito alla testa

Sono stati segnalati feriti tra migliaia di palestinesi che hanno marciato verso i confini orientali della Striscia di Gaza assediata, questa mattina, in commemorazione della Giornata della Terra e del primo anniversario delle proteste de “La grande marcia del ritorno”.

https://www.youtube.com/watch?v=lrLsoAb8_k4
 
Si prevede che oltre 1 milione di palestinesi prenderà parte alle proteste della Giornata della Terra, segnando anche il primo anniversario de “La grande marcia del ritorno “.
 
“La Grande Marcia di Ritorno” è iniziata il 30 marzo 2018 con la partecipazione da migliaia di abitanti di Gaza che chiedevano il loro diritto al ritorno come rifugiati nelle loro terre d’origine, ora nell’attuale Israele.
 
Due palestinesi sono rimasti feriti nella parte orientale della città di Gaza mentre le forze israeliane hanno aperto pesantemente il fuoco vivo e lanciato bombe per reprimere i manifestanti.
 
Il ministero della Sanità palestinese a Gaza ha riferito che un palestinese di 13 anni è stato ferito alla testa con un proiettile di acciaio rivestito di gomma a Khan Younis.
 
Migliaia di palestinesi sono arrivati ??alle frontiere orientali due ore prima rispetto all’orario previsto per le proteste, sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan.
 
Il Comitato nazionale per la rottura dell’assedio ha schierato centinaia di volontari per contribuire a mantenere a distanza di sicurezza i manifestanti.
 
Il ministero ha dichiarato la disponibilità di tutti i dipartimenti di emergenza in tutta la Striscia di Gaza in preparazione alle proteste.
 
Lo sciopero è stato osservato in tutte le città e campi profughi della Striscia di Gaza su richiesta del comitato; negozi e negozi hanno chiuso i battenti mentre le attività di scuole e università sono state sospese.
 
 
Fonte: RT – Maan

da: www.lantidiplomatico.it

 

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