“Sono un’immigrata afghana, ho 15 anni…”

“Greta Thumberg ha portato alla luce il sorprendente protagonismo di una generazione che, per la prima volta, sa di doversi misurare con la possibilità concreta della conclusione di un tempo che sembrava infinito per la storia e l’esistenza di chi abita il pianeta”.

 

SERVIRANNO MOLTE LUCI [MASSIMO ANGRISANO]
Aderisco volentieri alla campagna perché Comune è come una luce in questa ora, che pare ora di crepuscolo. E se davvero è crepuscolo, allora piccole o grandi serviranno molte luci accese per non perdersi nella notte, in attesa che passi. Luci necessarie e urgenti

NOI [PATRIZIA SENTINELLI]
Aderito. Sempre con “voi/noi”

QUI TUTTE LE ADESIONI ALLA CAMPAGNA “RICOMINCIAMO DA 3”

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SONO UN’IMMIGRATA AFGHANA, HO 15 ANNI…

Greta Thumberg ha portato alla luce il sorprendente protagonismo di una generazione che, per la prima volta, sa di doversi misurare con la possibilità concreta della conclusione di un tempo che sembrava infinito per la storia e l’esistenza di chi abita il pianeta. Parisa, che ha la stessa età di Greta, racconta un altro grande protagonismo del nostro tempo. È quello di chi sfida a mani nude l’assurdità delle politiche che alzano muri per delimitare lo spazio negando la libertà di movimento. Quando aveva meno di 10 anni, questa bambina afghana è andata da sola in Iran, per lavorare. Raggiunta dalla mamma e dai fratelli, ha cominciato a sognare di raggiungere una terra dove pensava fosse possibile realizzare i suoi desideri. Ades so, bloccata nell’inferno del campo di Moira dell’isola greca di Lesbo, continua ostinata a coltivare sogni: vorrebbe aiutare altre ragazze a raggiungere la libertà di volare, proprio come volano i migranti per antonomasia, gli uccelli. La lettera, otto pagine scritte in persiano, è stata consegnata ad Arianna e Holly, due straordinarie persone comuni che, con una piccola associazione della provincia di Bergamo, Support and Sustain Children, hanno deciso di utilizzare il loro tempo libero per prendersi cura della libertà di tutti. Niente di eroico o di eccezionale, così come per Parisa, si tratta solo di aprire spazi alla speranza proprio dove l’odio sembra averla spenta per sempre
PARISA

INSIEME PER LA RINASCITA DI RIACE
La situazione a Riace è purtroppo sempre molto seria. Attualmente ci sono circa quaranta migranti nelle case e i fondi raccolti sinora hanno contribuito ad arginare la situazione. Grazie al contributo di molti, raccolto dalla Rete dei Comuni Solidali nelle scorse settimana, è stato possibile supportare quella comunità che resiste nonostante l’accanimento di un sistema che vuole distruggerla. Per questo è stata lanciata una nuova raccolta fondi attivata con un crowfunding. C’è bisogno di tutto ora a Riace. Nuovi conti, bollette, medicinali, le spese sono tante e i fondi ormai agli sgoccioli. C’è bisogno dell’aiuto di tutti in questo momento difficile anche per Mimmo Lucano (intanto la Cassazione ha demolito l’impianto accusatorio a proposito degli appalti per i rifiuti e dei matrimoni di comodo, l’assurdo divieto di dimora potrebbe cadere…). Di seguito l’appello da leggere e far circolare il più possibile insieme all’iban per sostenere Riace
RETE DEI COMUNI SOLIDALI
 

LA VITA CHE ABITA I MARCIAPIEDI
Sarti, arrotini, lustrascarpe, manicure, aggiusta-pentole e venditori di ghiaccio o di alcool di contrabbando. La gente povera, a Niamey, prova a inventare ogni giorno la sopravvivenza e resiste grazie ai marciapiedi, dove la vita è informale quanto irregolare. Anche i mendicanti sono preziosi e, a loro modo, insostituibili: difficile salvarsi l’anima senza di loro. Si voleva cancellare l’economia informale, ma la sera stessa della distruzione prevista si vendevano spiedini nell’unico spazio rimasto intatto. Così, la vita rinasce proprio ai margini delle strade, magari con una mamma che allatta dietro una sequenza incredibile di quaderni, patate, scarpe coi tacchi, galline, piccoli pannelli solari, medicinali e un lungo eccetera, il tutto disordinatamen te esposto alla vista e affastellato come si usa fare solo nei meravigliosi mercati del sud del mondo, quelli con la m minuscola che non fanno sparire le relazioni tra le persone dentro le cose, i surgelati o il denaro
MAURO ARMANINO
 

LA TAVOLA ROMPE L’ISOLAMENTO
Come vive un paese piccolo come l’Irlanda la grande questione che attraversa e divide l’Europa? Il racconto di piccole straordinarie esperienze nate dal basso che sono state estremamente importanti per rendere visibile ciò che, in una tradizione molto irlandese, si voleva mantenere lontano dagli occhi della gente. Gli ospiti dei centri non possono lavorare, non possono accedere all’università, spesso non possono nemmeno cucinare, perché hanno solo una stanza dove dormire. Il fatto di non poter cucinare per tempi così estesi – fino a dieci anni in alcuni casi – viene da molti descritto come una grossa sofferenza. Anche per questo sono nati i pranzi e le cene di solidarietà. Nel suo discorso a tavola, Lucky, uno dei fondatori del Movement of Asylum Seekers, invita ad ‘adottare’ un residente di un centro, a dare vita a un’amicizia, a rompere la separazione imposta dalla Stato. In una di queste occasioni, ho ‘adottato’ Thembi, mamma di tre bambini appena arrivata dallo Zimbabwe, incinta del quarto figlio e sola, dopo che il marito era ‘scomparso’ nel paese di origine. Thembi ha scelto come meta l’Irlanda perché «è l’unico paese di lingua inglese dove non ci si spara o ci si accoltella per strada». La prima cosa che mi ha detto quando ci siamo conosciute è stata che per lei era bellissimo poter parlare con qualcuno che non faceva parte di quel sistema totalizzante che circondava la loro vita: assistenti sociali, psicologi, avvocati e perfino persone nella sua stessa situazione
LAURA FANO
 

ROMA HA BISOGNO DELLE SCUOLE APERTE
C’è un pezzo di società che nonostante la scarsa visibilità e la vulnerabilità inevitabile per un’esperienza emersa da poco tempo, non rinuncia alla sua autonomia e a creare ponti con realtà sociali ed enti di prossimità. La lettera aperta “Roma rinasce della Scuole aperte e condivise” e la giornata del 6 aprile sono state pensate dalla Rete romana delle Scuole Aperte Partecipate per mostrare come sia possibile, perfino in una città tormentata come Roma, alimentare dal basso idee diverse cui cui vivere le scuole e i territori
RETE ROMANA SCUOLA APERTE PARTECIPATE

GENITORI FRAGILI E DISTURBI DEI BAMBINI
Esiste una morbosa inclinazione alla diagnosi verso tutti i bambini con difficoltà comportamentali o emotive. Il rischio delle etichettature è molto, molto forte. In realtà in questi tempi di precarietà, violenza, dominio del profitto il problema educativo principale, secondo Daniele Novara (tra i fondatori del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti), è la fragilità… dei genitori. Tuttavia restano loro “la vera risorsa dei figli se aiutati adeguatamente nell’organizzazione educativa, è la competenza dei genitori che va rafforzata…”. Da qui, un invito ai genitori: resistete a questa ondata di etichettature neuropsichiatriche che partono solo da normali differenze infantili
DANIELE NOVARA

L’ARTE DI LEGGERE. PER ROVESCIARE IL MONDO
Vogliamo fare della lettura un’esperienza collettiva, di condivisione: dal 6 al 10 aprile, a Cosenza, durante le giornate del B-Book Festival, “un mondo di arte e letteratura per bambini e ragazzi”, saranno tanti i modi e le occasioni per immaginare e raccontare le città dove i bambini leggono, dove hanno spazi per giocare, pensare, crescere, fiorire le domande giuste. “Rifletteremo sulle città invisibili e quelle capovolte. È una delle capacità dei bambini, capovolgere il punto di vista, rovesciare il mondo…”, dice Michele D’Ignazio, scrittore e direttore artistico del festival
MICHELE D’IGNAZIO

FINO ALL’ULTIMA GOCCIA D’ACQUA
Il Forum dei movimenti per l’acqua ha sbirciato tra i conti delle quattro grandi aziende multiservizio quotate in Borsa che gestiscono l’acqua: gli utili e i dividendi sono da capogiro. Siamo di fronte a un sistema di gestione votato soltanto al profitto “che nessuna attenzione può e vuole avere per la conservazione quali-quantitativa del bene acqua, con investimenti del tutto insufficienti per la reale ristrutturazione delle reti”, scrive Paolo Carsetti del Forum. Occorre costruire una seria inversione di tendenza, ad esempio approvando subito e senza stravolgimenti la proposta di legge in discussione alla Camera, cioè l’aggiornamento della legge di iniziativa popolare presentata dodici anni fa dal movimento per l’acqua. Pd, Forza Italia, Lega e anche M5 S non sono d’accordo: naturalmente il Forum non ha nessuna voglia di arrendersi
PAOLO CARSETTI
 

VOGLIONO SPREMERE LA PUGLIA
L’olivicoltura pugliese è al giro di boa: addio olivi secolari e millenari, benvenuto modello spagnolo, super intensivo, molto produttivo e redditizio. A parole. Perché i numeri e i fatti raccontano un’altra storia, che rischia di compromettere irrimediabilmente questa terra e il suo popolo
ELENA TIOLI

TORRE MAURA PEGGIO DELL’ALABAMA
La cosa più insensata sarebbe non avere il coraggio di dircelo: quello che sta succedendo a Torre Maura in questi giorni, insieme ad altri infiniti episodi sparsi in tutta Italia, è una specie di pogrom verso un popolo su cui già è stata sperimentata la «soluzione finale», scrive Alessandro Portelli su il manifesto. E ha ragione da vendere: un’aggressione contro gli “zingari” di quel tipo non può essere scambiata per generica xenofobia. Portelli ha le profonde conoscenze storiche e la lucidità politica per vederlo immediatamente. Certo, non tutta la gente di Torre Maura la pensa così e certo i frutti avvelenati di tutte le politiche sulle periferie romane degli ultimi anni fanno la loro parte, ma la distruzione del cibo destinato a famiglie e bambi ni Rom – «dovete morire di fame» – non è solo un gesto simbolico è un passo concreto verso la loro estinzione. Era meglio l’Alabama, scrive Portelli, che ha studiato il razzismo negli Usa per una vita intera, perché lì migliaia di cittadini marciarono a rischio della propria incolumità per opporsi alla segregazione e al razzismo mentre qui siamo fermi, se va bene, alle parole e alle proteste rituali
ALESSANDRO PORTELLI

DOVE NASCE LA RIVOLTA DI TORRE MAURA
Non c’è solo il razzismo dietro la protesta di Torre Maura, a Roma. Chi vive quelle periferie è stanco dei “campi rom”, spiega Carlo Stasolla, uno dei maggior esperti in Italia nel campo dell’inclusione delle comunità rom e presidente dell’Associazione 21 luglio. “Anzitutto non ce la fa più di promesse non mantenute e di amministratori che, sulla ‘questione rom’ altro non fanno che ripetere gli stessi errori del passato, quello più buio, quello di Gianni Alemanno…”
CARLO STASOLLA

MENO OCCUPATI, SEMPRE PIÙ PRECARI
Le rilevazioni dell’Istat, comunicate a fine marzo, sembrano mostrare come gli effetti della recessione stiano arrivando su quello che il presidente del consiglio aveva definito “un anno bellissimo” segnato da “una ripresa incredibile”. Le persone più colpite dalla crisi, che non è naturalmente mai finita, restano quelle tra i 35 anni e i 49. Lavorano di più, seppur in modo precario, gli ultracinquantenni. I leader politici continuano a leggere le statistiche solo in modo propagandistico
ROBERTO CICCARELLI

LE DUE GAMBE DEL CONGRESSO PRO-LIFE
Tra patriarcato e razzismo, guai a considerare il Congresso di Verona un “episodio” qualunque. “Per fortuna la mobilitazione promossa in contemporanea da Nonunadimeno ha soverchiato e ridicolizzato quell’adunata di nemici della vita e dell’umanità – scrive Guido Viale -, così come le manifestazioni NoTav e quelle per la salvaguardia del clima hanno sempre soverchiato le lugubri adunate pro Tav promosse dalle cinque inconsapevoli ‘madamine’ della vecchia Torino. Ma basta uno sguardo ai giornali o ai notiziari TV per i quali ‘la notizia’ è stato il convegno, non la manifestazione, per rendersi conto delle forze in campo. A partire dalla ‘conta’ delle presenze e dalla dimensione di titoli e foto; ma senza trascurare il disprezzo malcelat o con cui vengono ignorate – o “sorvolate”, o falsate, o confuse – le ragioni profonde e chiare dei e delle manifestanti, ai quali non è mai data la possibilità di far conoscere il loro punto di vista
GUIDO VIALE

DIO, PATRIA E FAMIGLIA. ABBIAMO GIÀ DATO
«Povero Dio svuotato d’amore, pieno di rancore e di odio verso chi non si riconosce nella falda nera dei congressisti di Verona. Un Dio lacerato, tirato dalla propria parte, schiacciato dal peso delle proprie esistenze bigotte… – scrive Rosaria Gasparro – Quante sciagure ci ha portato la patria nel secolo breve con la degenerazione nei nazionalismi, nelle guerre. L’identità del filo spinato… “. Famiglia? “Sono uomini di famiglie tradizionali a fare il turismo sessuale con minori, a picchiare le loro donne, a violentarle, a ucciderle. Ad andare a prostitute di notte per poi moralizzare di giorno. Quella famiglia che parla della bellezza dei bambini, i propri, grida all’assassinio per l’aborto e non si cura dei bambini già nati e rifiutati, lasciati al loro destino di poveri e migranti… Dio, patria e famiglia: abbiamo già dato…»
ROSARIA GASPARRO
 

LA GRANDE OPERA CHIAMATA ZUPPA
Far incontrare persone intorno a un piatto popolare noto in tutto il mondo, la zuppa, mentre i partecipanti si contendono il “mestolo d’oro”, resta un’idea geniale. Quest’anno il Festival internazionale della zuppa promosso a Roma è anche un gustoso pretesto per conoscere meglio i movimenti di resistenza alle grandi opere inutili e dannose per il clima e per l’ambiente. Il titolo? “Riscalda la zuppa, non il pianeta!”
R.C.

RIBELLARSI FACENDO: UN’AGENDA COMUNE

4-14 APRILE, ROMA VIVA SAN LORENZO
Festival della cultura diffusa promosso dalla Libera Repubblica di San Lorenzo

6 APRILE, ROMA RINASCE DALLE SCUOLE APERTE E CONDIVISE
Una giornata di scambi, approfondimenti e proposte alla Di Donato

6/7 APRILE, ASSISI AMA LA TERRA COME TE STESSO
Salvaguardia della terra: obiettivo religioso e laico

6/7 APRILE, ROMA ON BOARD, ASSEMBLEA DI MEDITERRANEA
Incontrarsi per disegnare ponti solidi tra mare e terra

6/10 APRILE, COSENZA B-BOK FESTIVAL
Un mondo di arte e letteratura per bambini e ragazzi

7 APRILE, ROMA, AVANZI TUTTA
Mercato, baratto, incontro a Scup, dedicati alla lotta contro lo spreco del cibo

9 APRILE, FIRENZE LA PAROLA AI RIFIUTI
Al Ibs+Libraccio presentazione del nuovo libro di Guido Viale

 

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