Descrivendo la scoperta come “nuova e inaspettata”, il redattore capo del portale Wikileaks, Kristinn Hrafnsson, ha denunciato oggi in conferenza stampa la scoperta di una vasta operazione di spionaggio contro il suo fondatore, Julian Assange, con l’obiettivo di fabbricare l’estradizione dell’attivista.
Wikileaks svela una grande operazione di spionaggio del governo dell’Ecuador finalizzata all’estradizione
Il relatore speciale delle Nazioni Unite, il Prof. Nils Melzer, visiterà il 25 aprile l’Ambasciata dell’Ecuador a Londra
Descrivendo la scoperta come “nuova e inaspettata”, il redattore capo del portale Wikileaks, Kristinn Hrafnsson, ha denunciato oggi in conferenza stampa la scoperta di una vasta operazione di spionaggio contro il suo fondatore, Julian Assange, con l’obiettivo di fabbricare l’estradizione dell’attivista.
Ecuador caught in espionage operation against its refugee Julian Assange which:
1. Spied on his legal, medical visits
2. Stole legal notes during the middle of a court hearing against them
3. Secretly cooperated with US
4. Tried to extort him for 3M Eurohttps://t.co/l9KvnWrjK4
— WikiLeaks (@wikileaks) 10 aprile 2019
L’operazione è “estesa” ed è stata condotta “internamente presso l’ambasciata ecuadoriana” a Londra. “Telecamere di sicurezza sono state usate per monitorare ogni mossa [Assange] e ciascuno degli incontri con i visitatori”, ha proseguito Hrafnsson che ha aggiunto come l’operazione abbia coinvolto anche le registrazioni audio e le foto degli incontri e dei momenti intimi di Assange.
“Dal momento che Lenin Moreno ha preso il potere [in Ecuador], Julian Assange è stato costretto a vivere in una sorta di ‘Truman Show’,” ha proseguito Hrafnsson, riferendosi al film popolare in cui un individuo -Truman Burbank- veniva monitorato completamente 24 ore al giorno.
LIVE: UN investigating how Julian Assange was subject to a “Truman show” by Ecuadorian spies https://t.co/97e06jHO0c
— WikiLeaks (@wikileaks) 10 aprile 2019
Questo si è tradotto in una “totale invasione” della privacy di Assange, un cittadino ecuadoriano di origine australiana, qualcosa che “neanche i prigionieri devono sopportare”.
Ecuador’s government caught in massive espionage operation against Julian Assange which:
1. Spied on his legal, medical visits
2. Stole legal notes during the middle of a court hearing against them
3. Secretly cooperated with US prosecutors
4. Tried to extort him for 3M Euro
— WikiLeaks (@wikileaks) 10 aprile 2019
Fidel Narváez, ex-console ecuadoriano a Londra, ha affermato oggi a RT che “l’Ecuador non protegge più Julian Assange”. E Wikileaks afferma che sono emerse in qualche modo i file audio, video e immagini addirittura di esami medici di Assange, oltre alle fotocopie di appunti dell’avvocato dell’attivista presi clandestinamente all’interno dell’ambasciata, utilizzati in Spagna per ricattare Wikileaks.
Full WikiLeaks press briefing: Spanish police bust 3,000,000 Euro extortion attempt against Assange https://t.co/6N1akgaVI9
— WikiLeaks (@wikileaks) 10 aprile 2019
Secondo Hrafnsson, WikiLeaks è andato alle autorità nel paese europeo con le prove di questa richiesta di estorsione milionaria (3 milioni di euro sarebbe stata la richiesta) e la giustizia spagnola ha preso in mano la questione e sta trattando come “un grave caso di estorsione”.
Il giornalista islandese afferma che il materiale è stato archiviato e “molto probabilmente” condiviso con l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Hrafnsson ha ricordato che lo scorso anno sono stati rivelate accuse segrete contro Assange da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e si afferma che un ordine di estradizione è in attesa di essere inviato a Londra al momento attivista lascia la missione diplomatica.
Il mese scorso, Chelsea Manning, ex-soldato ed ex ufficiale dei servizi segreti dell’esercito americano che ha fornito migliaia di documenti segreti a Wikileaks, è stato imprigionato per essersi rifiutato di testimoniare davanti a un gran giurì in un caso che si ritiene sia collegato ad Assange.
Il direttore del portale afferma di credere che l’unico motivo per cui Quito non abbia ancora espulso Assange è che WikiLeaks sia riuscita a entrare in possesso di queste operazioni segrete e divulgarle.
WikiLeaks denuncia que un grupo de españoles espió a Assange en la Embajada de Ecuador en Londres https://t.co/zDe7Jg0aIk
— EL PAÍS (@el_pais) 10 aprile 2019
L’annuncio arriva dopo che il governo dell’Ecuador ha affermato che “si riserva il diritto” di indagare su Assange, che per anni è rimasto nella sede diplomatica ecuadoriana nella capitale britannica. “La scorsa settimana, WikiLeaks ha dichiarato che il governo di Lenin Moreno intende espellere Assange dall’Ambasciata in “ore o giorni”, in modo che in seguito venga arrestato dalle autorità britanniche.
???? AHORA:
El excónsul de Ecuador en Londres Fidel Narváez quien también participa de la rueda de prensa con el equipo de Assange en Londres dice que la embajada ecuatoriana ya no protege a Assange y que está haciendo todo lo posible para terminar con el asilo. pic.twitter.com/DcjZ9dH6bT
— Ana María Cañizares (@anniecanizares) 10 aprile 2019
La dichiarazione segue Quito denunciò WikiLeaks alle Nazioni Unite per aver fatto trapelare documenti sulle presunte attività corrotte di Moreno e della sua famiglia. Secondo Narvaez, il governo di Moreno, credibili per terminare il suo asilo “pretesto” è “vendere l’idea” che Assange ha ‘violato’ il telefono del presidente Moreno, pur avendo alcuna prova di questo e il fatto che il giornalista non ha accesso a Internet o ad altre comunicazioni.
Assange ha presentato domanda di asilo presso l’Ambasciata dell’Ecuador a Londra nel 2012, dopo la pubblicazione di informazioni riservate su WikiLeaks sulle operazioni statunitensi in Iraq e in Afghanistan. Ci sono paure diffuse sul fatto che Assange verrà estradato negli Stati Uniti. e potrebbe essere condannato a morte.
questa foto di Julian #Assange nell’ambasciata con il gatto mi manda in bestia: che ragione può avere l’Ecuador per sorvegliare gesti come questi? https://t.co/a4xQngweY6
— stefania maurizi (@SMaurizi) 10 aprile 2019