Dal 22 aprile la settimana “Fashion revolution” per una moda sostenibile ed etica

Per far sentire con più forza la voce del mondo del Commercio Equo e Solidale, Altromercato, altraQualità ed Equo Garantito hanno deciso di costituire una partnership a sostegno dell’iniziativa di Fashion Revolution che quest’anno si terrà dal 22 al 28 aprile.

 

Comunicato stampa

ALTROMERCATO, ALTRAQUALITÀ ED EQUOGARANTITO 

INSIEME PER FASHION REVOLUTION 

In occasione di Fashion Revolution, dal 22 al 28 aprile, 
la campagna nata per creare consapevolezza attorno al mondo della moda,
il Commercio Equo e Solidale si unisce per far sentire con più forza la propria voce. 

 

Per far sentire con più forza la voce del mondo del Commercio Equo e Solidale, AltromercatoaltraQualità ed Equo Garantito hanno deciso di costituire una partnership a sostegno dell’iniziativa di Fashion Revolution che quest’anno si terrà dal 22 al 28 aprile.

La campagna internazionale Fashion Revolution chiama a raccolta per una settimana, in più di 50 Paesi del mondo, tutti coloro che vogliono creare un futuro etico e sostenibile per la moda, chiedendo maggiore trasparenza lungo tutta la filiera fino al consumatore.

Sarà questa un’importante occasione per promuovere una maggiore consapevolezza rispetto a ciò che si nasconde dietro ai vestiti che indossiamo e dell’impatto globale della moda, seconda industria più inquinante al mondo dopo quella petrolifera. L’obiettivo è catalizzare un cambiamento positivo nella moda e dimostrare come un nuovo modello economico ed un consumo responsabile siano possibili, attraverso la valorizzazione di realtà che realizzano capi secondo una filiera etica, come avviene nel Commercio Equo e Solidale. 

“I soci di Equo Garantito insieme ai produttori sono, ogni giorno, i protagonisti della rivoluzione dell’economia da oltre 25 anni. Fashion Revolution è una campagna che chiede a tutti di mettere la faccia per cambiare il modello produttivo del fast fashion e sensibilizza i cittadini nel loro ruolo di consumatori”

commentaGiovanni Paganuzzi – Presidente Equo Garantito.

“Da 15 anni altraQualità si occupa di moda etica: un impegno costante, come parte di un movimento che è andato crescendo. La consapevolezza dei consumatori rispetto all’impatto sociale e ambientale della produzione di abbigliamento è cresciuta, ma il cambiamento pare ancora lontano. Al sistema moda chiediamo trasparenza e un limite alla voracità del loro modo di fare impresa. 
Ai consumatori chiediamo di informarsi e di agire, per costruire un futuro diverso in cui il consumo non sia il cuore del sistema economico e in cui il lavoro torni ad assumere la dignità che gli spetta”

aggiunge David Cambioli – Presidente cooperativa altraQualità.

“Il 23 e 24 aprile i nostri consumatori, i nostri soci, i nostri volontari saranno ambasciatori di Fashion Revolution nelle Botteghe Altromercato, luoghi nei quali la moda etica e i diritti sono da sempre protagonisti. Il Commercio Equo e Solidale realizza ogni giorno un modello economico in cui al centro ci sono le persone. Sarà una grande azione collettiva a livello nazionale, invitiamo tutti a venirci a trovare. Vi aspettiamo”

commenta Cristiano Calvi – Presidente Altromercato.

 

L’AZIONE: DIVENTA PROTAGONISTA DI FASHION REVOLUTION

La campagna pone a tutti i consumatori una semplice domanda: “Chi ha fatto i miei vestiti?”. Per rispondere basterà indossare gli abiti al contrario, conl’etichetta bene in vista,fotografarsi e condividere le foto attraverso i social mediacon l’hashtag #WhoMadeMyClothes e #FashRev , taggando Altromercato, altraQualità ed Equo Garantito. 

Nelle Botteghe aderenti sarà possibile partecipare all’iniziativa, in particolare nelle giornate del 23 e 24 aprile. A questo link si può scoprire come fare per partecipare: https://www.altromercato.it/it_it/fashion-revolution-2019/

 

FASHION REVOLUTION

Fashion Revolution nasce in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade,per ricordare l’anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove il 24 aprile 2013il crollo del polo produttivo tessile hanno perso la vita 1133 operai e oltre 2500 persone sono rimaste ferite.

Verona, 15 aprile 2019

 

 

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