“Sentire con gli occhi”

La condivisione in un clic, un altro modo di guardare. Per oltre 25 anni, Massimo Tennenini ha raccontato l’América Latina cercandone la profondità con uno sguardo e una tenacia impressionanti”.

 

 COME UNA GINESTRA [SARA FORCELLA]

Alle parole / che non sono state ancora scritte / ma si indovinano sul volto, nelle spalle dritte…”. Scrivere, alle volte, serve a questo. Serve a catturare le parole che non ci sono ancora, ma che è possibile immaginare nelle storie silenziose di chi usa altre vie per raccontare di sé. E allora occorre scrivere, scrivere e fermare le storie nuove, le storie diverse, quelle dal finale che ha deciso di prendere tutta un’altra piega, e che sorprende. Occorre scrivere per raccontare di un diritto-speranza che come una ginestra, diceva Leopardi, profuma anche i più remoti deserti. Bisogna scrivere per… SEGUE QUI

NON SI PUÒ NON ESSERCI, SOPRATTUTTO, SE SI È DONNE [PENNY]
“Essere Comune vuol dire partecipare. E non si può non esserci, soprattutto, se si è donne in un mondo ancora troppo di parte. Non solo come scrittrice ma come maestra e come madre. Dare voce a chi voce non ne ha, alle ingiustizie, ai soprusi. Per me questo è essere “comune”. Condividere responsabilità, informazioni, azioni”

QUI ALTRE ADESIONI ALLA CAMPAGNA “RICOMINCIAMO DA TRE”


SENTIRE CON GLI OCCHI

La condivisione in un clic, un altro modo di guardare. Per oltre 25 anni, Massimo Tennenini ha raccontato l’América Latina cercandone la profondità con uno sguardo e una tenacia impressionanti. La passione è un metodo che non si può insegnare, vive nel nesso corporale tra l’autore invisibile, la macchina fotografica e il soggetto, scrive Massimo Canevacci nella prefazione a Un’altra America, il libro che adesso racconta, a sua volta, quel che hanno visto gli occhi di uno straordinario fotografo che partecipa fin dall’inizio all’avventura editoriale di Comune. L’antropologia visuale, spiega Canevacci, è visione del mondo, linguaggio narrativo, espressione poetico-politica che cerca di modificare la per cezione dell’altro. Il metodo è cosa complicata anche da spiegare a parole. Spesso si basa su una sensibilità estetica nel suo significato letterale del sentire. Sentire l’immagine, il soggetto, la scena che si annuncia di fronte. Cogliere il momento nell’attimo che si manifesta è un’arte che, nel caso di Tennenini, si intreccia con l’antropologia: scoprire che le più radicali differenze sono determinanti per una uguaglianza che non si basi sulla riproduzione del sempre uguale né dell’identico. La bellezza è il non-identico, poche immagini la sanno cercare, narrare e far vivere come queste
MASSIMO CANEVACCI
 

LA GUERRA IN LIBIA VISTA DALLA TUNISIA
La Tunisia è in stato d’emergenza e rafforza la presenza militare lungo una frontiera lunga 400 chilometri. È abituata a mediare nei conflitti in Libia ma ora sembra impotente di fronte al peso di potenze straniere ben più influenti e all’escalation bellica determinata dall’offensiva di Haftar, cominciata subito dopo il summit della Lega Araba tenuto proprio a Tunisi a fine marzo. Le pesanti ripercussioni del conflitto su Tunisi – che deve mantenere, almeno formalmente, un ruolo di mediazione e invito alla pace – non sono però solo sul piano della sicurezza: 1200 imprese tunisine lavorano in Libia e l’esportazione verso Tripoli ha un volume di affari di 275 milioni di euro. A tutto questo, in un paese molto fragile sia dal punto di vista politico c he economico, si aggiungono i problemi frontalieri del contrabbando di armi e di droga e quelli del flusso di migliaia di sfollati e di migranti
LILIA BLAISE

25 APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE
Un elenco dei principali eventi in programma in tutta Italia

LA RESISTENZA SPIEGATA AI RAGAZZI
Un documentario su Giovanna Marturano per scuole e festival 

SONO STATE LE DONNE A FERMARE LE MINIERE
Dodici anni di lotta e un’organizzazione comunitaria con un grande protagonismo di donne tenaci e coraggiose hanno fermato il modello estrattivo a El Salvador. È la prima volta, nel mondo, che un movimento comunitario riesce a imporre una legge, approvata all’unanimità dal parlamento nazionale, che sconfigge gli enormi interessi delle imprese minerarie multinazionali. Ora vuole una legge che riconosca l’accesso all’acqua come un diritto inalienabile e che la gestione ritorni pubblica, perché nel piccolo paese centroamericano l’acqua è poca ed è già contaminata al 90 per cento da sostanze tossiche come il glifosato. Quando usciva di casa per cominciare la sua straordinaria battaglia, Vidalina Morales veniv a fatta oggetto di maldicenze e calunnie, oggi è il simbolo di una grande vittoria delle donne che ha sconfitto la paura, le minacce e la violenza che aveva assassinato un’altra donna incinta della comunità, Dora Storto, ferendo anche il bambino di due anni che teneva in braccio
DIANA DELGADO E MAITANE ARRI
 

LA SFIDA DI GRETA ALLA SCUOLA E A TUTTI NOI
Lo sciopero a oltranza di Greta Thunberg e i suoi venerdì di astensione dalle lezioni hanno colpito l’immaginazione di centinaia di migliaia di studenti in tutto il mondo. Il movimento che Greta ha reso più visibile e forte mina alla base il senso dell’educare. Che senso ha, si chiede Franco Lorenzoni, sostenere che la scuola debba permettere a ragazze e ragazzi di incontrare, elaborare e costruire saperi che valgano anche fuori, nella società e nella vita, quando le conoscenze essenziali, che hanno a che vedere con il mantenimento degli equilibri del nostro pianeta, sono ignorate e perfino derise dai potenti della Terra? “Non si tratta di aggiungere qualche nuovo contenuto di studio, ma di mutare il paradigma e criticare alla radice il bugiardo ossimoro dello sviluppo sostenibile. Capire è cambiare, ci ricorda la ragazza svedese, altrimenti è pura finzione”
FRANCO LORENZONI
 

I GENITORI PERFETTI NON ESISTONO
Certo un tessuto sociale impregnato di precarietà, violenza, consumismo rende complicata la vita di ogni giorno di chi ha scelto di crescere bambini e bambine. Tuttavia c’è anche una diffusa fragilità che può essere trasformata attraverso pochi passaggi, come suggerisce questo Decalogo preparato da Daniele Novara per il convegno del Centro psicopedagogico “Dalla parte dei genitori”: 1. Liberarsi dall’ansia da prestazione … 2. Favorire le esperienze sensoriali … 3. Non urlare … SEGUE QUI
DANIELE NOVARA

È STATO IL VENTO
Sono 113 gli artisti e musicisti firmatari del Manifesto a favore dell’accoglienza sperimentata a Riace. Capossela, Daniele Silvestri, Ermal Meta, Fiorella Mannoia, Gazzè, Carmen Consoli, Afterhours – fa sapere la Rete dei Comuni Solidali – sono solo alcuni dei nomi che vanno a formare la lunga lista di adesioni. In pochissimi giorni il sito ha raggiunto 8.000 sottoscrizioni, tramite il passaparola sul web. “È stato il vento – Artisti per Riace” è un’iniziativa nata spontaneamente e condivisa, non solo dal mondo dell’arte. “È stato il vento” è la frase che Mimmo Lucano ha pronunciato quando nel 1998 la prima imbarcazione carica di curdi è approdata sulle coste di Riace
RETE DEI COMUNI SOLIDALI

LA CITTÀ DEL TERRORE E DELLA SOLITUDINE
C’era da aspettarselo che dopo l’offensiva contro la libertà di movimento dei migranti, prima o poi si passasse a una inaudita restrizione della libertà di movimento anche nelle città. Lui, il ministro della paura, lo chiama il “piano anti-balordi” ma la generalizzazione dell’esperienza della zona rossa – inaugurata da Fini a Genova nel 2001 – ha una portata molto più ampia di quel che sembra. Non serve, naturalmente, solo a colpire i presunti spacciatori o le persone che verranno considerate “sospette” sulla base di non si sa cosa. E non serve nemmeno solo a conquistare consensi elettorali aumentando la “percezione” di sicurezza. No, la direttiva Salvini mira a trasformare alcu ni dei simboli più importanti della libertà di espressione e della convivenza democratica in ben diversi luoghi simbolici, rappresentazioni efficaci della repressione di quel che ostacola l’affermazione della città del terrore e della solitudine
ENZO SCANDURRA
 

FACEBOOK, LE GRANDI PAURE E LA SOLITUDINE
Molti i pensatori ci hanno messo in guardia sulle relazioni sociali vissute solo, o principalmente, in modo virtuale. Diversi anni fa, persino l’Economist, un settimanale che non mette certo la felicità di tutti al centro della sua attenzione, intitolò un suo articolo così: “Facebook nuoce alla salute. Fatevi una vita! L’uso dei social network sembra rendere le persone più infelici”. La lucida analisi di Zygmunt Bauman resta però probabilmente il monito più preciso su di un rischio che continuiamo di fatto a ignorare, quasi un’invettiva: Mark Zuckerberg ha capitalizzato 50 miliardi di dollari puntando sulla nostra paura di essere soli, scrisse il filosofo polacco che ha elaborato il concetto di “società liquida”, per poi aggiungere che: “i detentori del potere si affannano a ingigantire le incertezze esistenziali che hanno dato forma allo spettro e perennemente lo ricreano; puntano a fare qualsiasi cosa per rendere quello spettro il più tangibile e credibile — il più «realistico» — possibile. Dopo tutto, la paura ufficiale dei loro soggetti è ciò che, in ultima analisi, li mantiene al potere”. Noi, intanto, isolati come non mai, in un territorio che però promette di abolire la solitudine, ogni giorno entriamo nel network con un atteggiamento da venditori: dobbiamo vendere noi stessi come merce, posizionarci sul mercato trovando il settore adatto, offrire qualcosa che soddisfi una domanda
DALE ZACCARIA

CODICE PENALE PER FERMARE I NO TAP
“Ricordo bene quell’assolata mattina. Nessuno scontro con le forze dell’ordine, nessuna richiesta di allontanamento, nessuna tensione – scrive Serena Fiorentino, Mamma No Tap – Io, mio marito e mia madre, una mattina a raccogliere erbe spontanee fra ulivi e muretti a secco, seppur col dolore nel cuore all’idea dello stupro che di lì a qualche giorno la multinazionale Tap avrebbe inferto anche a quell’angolo di paradiso…”. Cronaca di un’odiosa repressione
SERENA FIORENTINO

CHI FINANZIA LA LEGA? LA PISTA DEL GASOLIO
Leggendo “Il libro nero della Lega” – scritto da Giovanni Tizian e Stefano Vergine -, Luca Manes di Re:Common, un’associazione che fa inchieste e campagne contro la corruzione e la distruzione dei territori in Italia, in Europa e nel mondo, ha trovato un passaggio che lo ha fatto saltare dalla sedia. Riguarda alcune ipotesi sulla possibilità di reperire finanziamenti per il noto risarcimento dei 49milioni che il partito di Salvini deve allo Stato. L’ipotesi avanzata si svolge sullo scenario russo ma potrebbe coinvolgere ancora lo Stato italiano, o meglio i suoi cittadini che pagano le bollette. Quel che esce dalla porta, insomma, rientrerebbe con metodi assai…spregiudicati dalla finestra
LUCA MANES

MIGRANTI, TERREMOTATI E PROPAGANDA
“Pensate agli immigrati ma non v’importa nulla di terremotati, anziani, disabili italiani…”. Ogni notizia su migranti, cittadini africani, solidarietà internazionale, sul web è frequentata da un’attività frenetica che non si trova in nessun altro caso
ALESSIO DI FLORIO

QUEL CUCCIOLO A 700 KM DA CASA
Nei giorni scorsi un orso polare è stato avvistato nel villaggio di Tilichiki, in Russia. Eppure la sua tana è a settecento chilometri più a nord e lui ha poco più di due anni, età in cui gli orsi polari vivono con le loro madri perché non sono abituati a cercare cibo da soli. Cosa ci faceva cosi lontano dal suo habitat naturale?
MARIA RITA D’ORSOGNA

 

UNITE I PUNTINI
Molto probabilmente da bambine/i avete fatto questo gioco: unendo in ordine i puntini numerati una figura emerge sulla pagina. Ogni giorno, sulle pagine dei quotidiani italiani, si riversa una colata di violenza di genere, osserva Maria G. Di Rienzo, ma ciascun episodio è trattato come un isolato fulmine a ciel sereno. Eppure basterebbe unire una manciata di puntini, questi
MARIA G. DI RIENZO

 

RIBELLARSI FACENDO: UN’AGENDA COMUNE

25 APRILE, FESTA DELLA LIBERAZIONE
Un elenco dei principali eventi in programma in tutta Italia

FINO AL 28 APRILE, VAL DI SUSA/TO VALSUSAFILMFEST
Documentari, romanzi, workshop con registi, premiazioni, incontri
 

2 MAGGIO, RIMINI ARRIVANO I PACIFICI
Al parco Marecchia, i pacifici della primaria Montessori

 

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