L’EU ci distrae con la canzone napoletana mentre i Siria si muore

“Alla canna del gas l’Ufficio di informazione del Parlamento Europeo? Si direbbe di sì, considerato che si è ridotto a promuovere il grottesco videoclip del cantante neomelodico napoletano Lorenzo Baglioni “UE’” attualmente osannato dai tutti i media mainstream”.

 

L’ufficio di propaganda dell’Ue vi distrae con la canzone napoletana… e intanto (nel silenzio di tutti) condanna a morte migliaia di siriani

Alla canna del gas l’Ufficio di informazione del Parlamento Europeo? Si direbbe di sì, considerato che si è ridotto a promuovere (qui lo screenshoot del tweet) il grottesco videoclip del cantante neomelodico napoletano Lorenzo Baglioni “UE’” attualmente osannato dai tutti i media mainstream. Videoclip che – forte del logo Stavoltavoto.eu (una iniziativa dell’Unione Europea che dovrebbe escludere “materiali che siano discriminatori sulla base di convinzioni personali, genere, cultura o provenienza”) mostra, tra le tante altre cretinate, una reprimenda contro gli Inglesi (colpevoli di Brexit), una torta con l’effige di Mario Draghi  e una condanna della “invasione della Polonia”).

Insomma, un demenziale videoclip per il quale sarebbe davvero troppo facile modificare il video di Lorenzo Baglioni con lo sfondo di tutte le infamie realizzate dall’Unione Europea: dalla devastazione della Grecia, al sostegno ai golpisti neo-nazisti di Kiev, al sostegno ai golpisti fascisti venezuelani, all’inutile passività durante l’invasione della Nato, al ruolo giocato per la distruzione della Siria, arrivando alla censura su Internet. 

Rimediamo con un videoclip di qualche anno fa che documenta quella che – insieme al blocco imposto su ordine degli Stati Uniti contro il Venezuela costato secondo le stime del noto economista statunitense J.

https://www.youtube.com/watch?v=SpaEvQmaxNM

Sachs la vita a 40 mila persone dal 2017 – certamente è la peggiore infamia dell’Unione Europea: le sanzioni alla Siria. Sanzioni prorogate per un altro anno proprio in questi giorni e che, come avevamo cercato di documentare un anno fa, per la loro efferatezza, insanguinano le mani dei leader dell’Unione Europea. E di chi li ha votati.
 

Francesco Santoianni

da: www.lantidiplomatico.it

 

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