Disabilità e Governo: un appello

L’appello è rivolto al Presidente del Consiglio, alle forze politiche che sostengono il Governo e alle Federazioni delle persone con disabilità. Vi si esprime l’incertezza e la preoccupazione per il futuro delle politiche per la disabilità nel nostro Paese e si chiedono risposte e impegni. Sono aperte le adesioni.

 

 

Disabilità e Governo: un appello

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L’appello “Disabilità e Governo”, di cui «Superando.it» pubblica il testo integrale, è rivolto al Presidente del Consiglio, alle forze politiche che sostengono il Governo e alle Federazioni delle persone con disabilità. Vi si esprime l’incertezza e la preoccupazione per il futuro delle politiche per la disabilità nel nostro Paese e si chiedono risposte e impegni. Sono aperte le adesioni, che stanno crescendo di ora in ora e il cui elenco aggiorneremo progressivamente Negli ultimi giorni «Superando.it» ha tentato di dare conto di quanto stia accadendo o sia prevedibile dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio che molte aspettative hanno innescato sul fronte della disabilità. Purtroppo al momento sono molte le incertezze che generano disorientamento, delusione o, nel migliore dei casi, attesa e attendismo.

In questo contesto ci sono anche voci che si alzano interogandosi e chiedendo conto su quale sarà realmente il futuro delle politiche sulla disabilità nel nostro Paese. Fra queste c’è anche l’appello Disabilità e Governo, rivolto al Presidente del Consiglio, alle forze politiche che sostengono il Governo e alle Federazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Riportiamo di seguito il testo integrale dell’appello, che tutti possono sottoscrivere, inviando una mail all’indirizzo appellodisabilita@hotmail.com , ove indicare il nominativo, la propria città ed, eventualmente, il gruppo, associazione od organizzazione di riferimento.
Nei prossimi giorni aggiorneremo i Lettori sull’elenco delle adesioni che via via verranno raccolte da questa iniziativa.


 

Disabilità e Governo
Un appello


Fatti, promesse e aspettative
La cronaca politica delle ultime settimane ha ingenerato forti aspettative di cambiamento fra le persone con disabilità, le loro famiglie, le associazioni e in chiunque si interessi con senso civico di disabilità.

Il primo segnale interpretato positivamente è stato la convocazione da parte del Presidente incaricato, in sede di consultazioni per la formazione del Governo e della stesura del programma, delle organizzazioni delle persone con disabilità, atto unico nella storia repubblicana.
Il Presidente nella sua relazione alle Camere ha sottolineato il tema della disabilità considerando prioritario un intervento organico e annunciando la previsione di uno specifico sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con le relative deleghe e quindi responsabilità e poteri.
Le aspettative conseguentemente non erano compresse in parziali, e pur giuste rivendicazioni, ma soprattutto rivolte ad un radicale cambiamento di rotta nell’affrontare e disporre trasversali e strutturali politiche per la disabilità in questo Paese.
Tuttavia al momento della formazione del nuovo Governo non è stata previsto alcun sottosegretario né circoscritte le deleghe.
Nel corso di una conferenza stampa poco dopo la nomina dei sottosegretari Conte sul punto ha dichiarato: «Ho avuto consultazioni anche con il mondo delle disabilità. Mi hanno chiesto espressamente di tenere le deleghe presso la presidenza del consiglio. Ho accolto questa richiesta. […] Voglio creare un forum permanente per confrontarci».

In realtà durante la consultazione le organizzazioni avevano espresso una indicazione più precisa: «A Lei, Professor Conte, valutare se debba essere un dipartimento specifico o un’altra struttura ad occuparsi, in modo non ancillare, di disabilità. Di certo riteniamo che questo attore, oltre ad essere incardinato nelle più elevate competenze istituzionali, debba disporre di deleghe ampie, forti, chiare e disporre di adeguate risorse; contare su una struttura solida e tecnicamente autorevole e preparata […]».

In questo scenario non si sono raccolte da parte delle forze politiche che sostengono il Governo richieste di chiarimenti, indicazioni, precisazioni sul perché dell’assenza di quella figura e, ancor più, di come operativamente la Presidenza del Consiglio intenda organizzare la sua azione.

Emergenze indifferibili
Cambiare rotta sulla gestione complessiva e trasversale sulla disabilità comporta un forte impegno organizzativo, una struttura adeguata e tempestiva, una attribuzione di responsabilità a persone autorevoli e preparate, condizioni che, pur nel rispetto del Presidente del Consiglio dei Ministri, difficilmente possono essere garantite rimanendo nell’incertezza o compensate ricorrendo a luoghi di interlocuzione.

Vi sono poi delle emergenze indifferibili che non possono essere più rimandate sine die o lasciate al frammentario intervento di questo o quel soggetto pubblico: c’è necessità di una regia stabile, autorevole, strutturata. Solo per citare alcune priorità ed emergenze:

– la revisione dei criteri di riconoscimento della disabilità congruenti alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e funzionali ad elaborare progetti personali;
– le norme per aumentare l’inclusione lavorativa (stiamo ancora attendendo le linee guida previste dal 2015) e garantire la conservazione del posto del lavoro a iniziare dalle persone con disabilità intellettiva e dalle donne, cioè da chi subisce una discriminazione plurima;
– le norme e le risorse per consentire ai progetti per la vita indipendente, autonoma, adulta di uscire da un sperimentalismo che genera incertezza e impedisce di realizzare progetti di vita oltre ad una marcata disomogeneità territoriale;
– le norme per sostenere, affrontare, sostenere il ruolo dei caregiver familiari garantendo oltre ai necessari supporti anche diritti soggettivi previdenziali e assicurativi;
– la verifica e il monitoraggio sulla reale applicazione dei LEA (livelli essenziali dell’assistenza), inclusa la fornitura di ausili, largamente inapplicati nel Paese;
– la garanzia di accesso in condizioni di pari opportunità ai servizi di diagnosi, terapia, riabilitazione, strutture e servizi ambulatoriali e ospedalieri a prescindere dalla disabilità;
– il contrasto alla segregazione e all’isolamento, intervenendo in modo deciso per impedire il riprodursi di luoghi e modelli segreganti e supportando servizi diversificati per l’abitare;
– la promozione e la garanzia dell’accessibilità (nel senso più ampio del concetto) e della mobilità quale requisito per l’inclusione e le pari opportunità, anche usando la leva (ad oggi ignorata) del Codice Appalti;
– la prevenzione delle violenze e dei trattamenti disumani e degradanti;
– il contrasto alla povertà e all’impoverimento, per le persone e per le famiglie, derivante dalla disabilità, tema su cui hanno latitato sia il ReI che il Reddito di Cittadinanza;
– la reale garanzia dell’inclusione scolastica e della formazione permanente, visti anche i segnali negativi di questi giorni (alunne e alunni con disabilità che non possono iniziare la frequenza per assenza di supporti e sostegni);
– la governance reale dei programmi e dei piani per la disabilità affinché, nonostante gli sforzi di elaborazione e di condivisione non rimangano lettera morta come gli ultimi due Programmi d’azione biennale;
– una reale definizione di un piano per la non autosufficienza che garantisca oltre alle risorse anche modelli di riferimento, livelli essenziali di prestazioni, omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale.

Potremmo continuare ma già questi elementi fanno comprendere assai bene quali siano le pendenze e quale impegno politico ne debba derivare. Impegno su cui chiediamo conto, civilmente ma in modo determinato.

Chiediamo conto


– al Presidente del Consiglio:
quali siano nel dettaglio e operativamente gli obiettivi che intende perseguire e quali siano le modalità, gli strumenti, le strutture, le risorse che si intende destinarvi. Come siano garantite a questi intenti l’autorevolezza, le deleghe, le attribuzioni, le risorse anche di personale. Ed con quale previsione temporale poiché riteniamo ci sia necessità di una struttura solida e stabile affinché quelle deleghe non rimangano lettera morta.

– alle Forze politiche che sostengono questo Governo: quale siano state le valutazioni che, dopo la relazione programmatica del Presidente del Consiglio, hanno spinto a non richiedere con forza previsione di uno specifico sottosegretariato alla disabilità e ad accettarne l’assenza. Se abbiano elaborato ipotesi di soluzione dell’evidente lacuna nella compagine governativa e delle conseguenti azioni ora impraticabili e che pure avevano dichiarato come centrali.

– alle Federazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie: quali siano le azioni che intendano attuare in considerazione del fatto che non è stata accolta l’essenza delle loro richieste in sede delle consultazione e in considerazione delle emergenze elencate sopra ben note da decenni.

Attendiamo, assieme a migliaia di cittadini con disabilità e loro familiari, risposte e ci auguriamo azioni.

22 settembre 2019

Se vuoi sottoscrivere l’appello invia una mail a appellodisabilita@hotmail.com indicando il nominativo e l’eventuale gruppo, associazione, organizzazione di riferimento.

Aderiscono all’appello:

  1. Marco Rasconi (presidente nazionale UILDM-Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
  2. Germano Tosi (presidente ENIL Italia-European Network on Independent Living)
  3. Mariangela Lamanna (presidente Associazione Comitato 16 Novembre per la SLA e le Patologie Altamente Invalidanti)
  4. Giampiero Licinio (presidente FISH Friuli Venezia Giulia-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)
  5. Silvia Cutrera (presidente Agenzia per la Vita Indipendente Onlus, Roma)
  6. Pietro Vittorio Barbieri (membro del CESE-Comitato Economico e Sociale Europeo)
  7. Dario Ianes (professore ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale, Università di Bolzano)
  8. Andrea Canevaro (professore emerito Alma Mater Università di Bologna)
  9. Antonio Costabile (professore ordinario di Sociologia Politica, Università della Calabria)
  10. Francesco Nardocci (neuropsichiatra infantile)
  11. Salvatore Nocera (Roma)
  12. Gaetano Continillo (professore Department of Engineering, Università del Sannio, Benevento)
  13. Carlo Lepri (psicologo e formatore, Genova)
  14. Alessandra M. Straniero (Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria)
  15. Antonio Giuseppe Malafarina (giornalista, presidente onorario fondazione Mantovani Castorina, Milano)
  16. Massimo Vettoretti (presidente sezione UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Treviso e vicepresidente del Consiglio Regionale UICI del Veneto)
  17. Francesca Arcadu (a nome del Coordinamento del Gruppo donne UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
  18. Francesco Diomede (presidente FINCOPP-Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico, vicepresidente FAVO-Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, segretario nazionale AISTOM-Associazione Italiana Stomizzati)
  19. Giovanni Battista Pesce (presidente AICE-Associazione Italiana Contro l’Epilessia)
  20. Assia Andrao (presidente Retina Italia ONLUS)
  21. Mario Conclave (a nome dell’Associazione Amici di Flavio Cocanari)
  22. Elena Patrizia Improta (presidente Oltre lo Sguardo ONLUS, Roma)
  23. Carlo Santangelo (rappresentante dei genitori Associazione Vittoria – La Città dei Ragazzi – Contrada Oratorio Alanno, Pescara)
  24. Generoso Di Benedetto (rappresentante del Comitato Territoriale DPI-Disabled Peoples’ International della Campania)
  25. Stefano Onnis (presidente Associazione Come un Albero ONLUS, Roma)
  26. Pinuccia Pisoni (presidente Coordinamento Genitori CCD-Centri Diurni Disabili Milanesi)
  27. Maria Cosentino (presidente Cooperativa Sociale C’era l’Acca, Aosta)
  28. Roberto Toppoli (Dipartimento Politiche Sociali, Direzione Benessere e Salute, Roma Capitale)
  29. Nicola Schiavolin (a nome di Progetto Gulliver ONLUS, Padova)
  30. Emanuele Mercanti (direttore Fondazione Franchin Simon, Montagnana, Padova)
  31. Giuseppe Urbinati (vicepresidente ANFFAS-Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, Provincia di Bologna)
  32. Claudia Nicchiniello (presidente ANGSA Campania-Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
  33. Andrea Silvestrini (vice presidente nazionale e presidente della sezione di Roma di ANIEP – Associazione Nazionale per la Promozione dei diritti dei disabili)
  34. Claudio Ferrante (presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, Montesilvano, Pescara)
  35. Associazione Pugliese Persone Para-tetraplegici (Bari)
  36. Gruppo Solidarietà (Moie di Maiolati, Ancona)
  37. Angelo Cerracchio (dirigente presso Fondazione Salernum a marchio ANFFAS-Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale)
  38. Paola Mantovani (AVI Roma-Agenzia per la Vita Indipendente)
  39. Arianna Colonello (referente per il Friuli Venezia Giulia dell’APRI-Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti)
  40. Enio Billiato (presidente Associazione Nazionale Italiana Mobilità, Jesolo-Venezia)
  41. Patrizia Strocchi (componente del Direttivo di RP e Malattie Oftamiche Rare, Emilia Romagna)
  42. Laura Coccia (responsabile Politiche Sociali Associazione Europea dei Giovani)
  43. Andrea Tonucci (presidente AVI Umbria-Associazione per la Vita Indipendente)
  44. Alessandra De Palma (medico legale Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna)
  45. Roberto Vitali (Village for All, Ferrara)
  46. Vitaliano Ferrajolo (presidente LPH-Lega Problemi Handicappati, Caserta)
  47. Dario Dongo (presidente Égalité ONLUS, Roma)
  48. Carmelo Comisi (Disability Pride ONLUS)
  49. Domenico Costantino (presidente MoVI – Movimento Vita Indipendente, Termoli-Campobasso)
  50. Giovanni Marino (Fondazione Marino per l’Autismo ONLUS, ANGSA Calabria-Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
  51. Ardito Addolorata (aderente Associazione Sindrome X Fragile, Puglia)
  52. Simonpietro Marinelli (presidente Associazione Superamento Handicap di Cerignola)
  53. Lorenza Vettor (vicepresidente vicaria FISH Friuli Venezia Giulia)
  54. Roberto Scano (esperto in materia di accessibilità ICT)
  55. Giovanna Leonardi (APM Marche-Associazione Paraplegici Marche, Pesaro)
  56. Andrea Scotti (vicepresidente Habitat per l’Autismo)
  57. Paola Morandi (membro della Consulta Permanente del Municipio Roma XV)
  58. Filomena Zingarello (presidente Associazione Difesa Diritti Diversamente Abili, Lecce)
  59. Giorgio Leucci (vicepresidente Associazione Difesa Diritti Diversamente Abili, Lecce)
  60. Bernardetta Manna (caregiver familiare)
  61. Carmine Buonomo (avvocato, diritto previdenziale e assistenziale, Napoli)
  62. Stefania Salardini (Modena)
  63. Giacomo Morandi (Piacenza)
  64. Alessandra Bragagnolo (Treviso)
  65. Irene Gironi Carnevale (Roma)
  66. Umile Bentivedo (operatore sociale)
  67. Sorin Marian Pop (Gruppo Vita Indipendente, Perugia)
  68. Angelo Dernini (Piacenza)
  69. Moreno Miele
  70. Valeria Mantovan
  71. Andrea Campana (aderente ANMIC, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili)
  72. Paola Meneghelli e Doriano Steccanella Danti (Arco, Trento)
  73. Luigi Dammacco (Bari)
  74. Eldo Pellei (Offida, Ascoli Piceno)
  75. Antonio Vespasiano (Cittadella dell’Autismo, Cosenza)
  76. Paola Di Domenico
  77. Daniela Mercorelli (genitore e volontaria, Terni)
  78. Andrea Mussi (Miradolo Terme-Pavia)
  79. Bianca Della Pietra (Monfalcone-Gorizia)
  80. Silvana Fiasconaro (aderente AIPD-Associazione Italiana Persone Down)
  81. Paolo Rivaben (aderente AID-Associazione Italiana Dislessia)
  82. Anna Bravo
  83. Michele Lastilla
  84. Fausto Giancaterina (Gruppo DuDoNoi, Roma)
  85. Dario Petri (Bassano del Grappa)
  86. Monica Nolli (aderente UICI-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Milano)
  87. Pietro Macrì (aderente AVI – Associazione Vita Indipendente, Roma)
  88. Giorgia Morelli (Milano)
  89. Pasquale Rizzi (Movimento Disabili per la Convenzione ONU)
  90. Roberto Zucchi (aderente all’Associazione Paratetraplegici del Nordest, Padova)
  91. Rita Trapasso
  92. Marco Castaldo
  93. Anna Laura Giachini
  94. Giuseppe Franco
  95. Anna Maria Bianco (Ozzano dell’Emilia, Bologna)
  96. Anna Maria Greco
  97. Oscar Capra
  98. Marco Gargiulo (presidente Consorzio Nazionale Idee in Rete – Consorzio Nazionale di Cooperative Sociali)
  99. Maria Canzanella (Manziana, Roma)
  100. Cristina Benfenati
  101. Sandra Brugiotti (Terni)
  102. Sabina Berretta (aderente al gruppo Familiari Caregiver Italiani)
  103. Anna Myriam Perrone (Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Sant’Orsola-Malpighi)
  104. Antonello Spiga (Cagliari)
  105. Erendira Ferruzzi (Mestre)
  106. Natalia Moraggi (Terni)
  107. Claudia D’Amico
  108. Pier Angelo Tozzi (presidente Consulta Disabilità della Provincia di Massa Carrara)
  109. Ermanno Preziosi (presidente Associazione AFDP ONLUS-Associazione Familiari Disagiati Psichici)
  110. Fabio Amanti (responsabile Patients Advocacy c/o Associazione Parent Project)
  111. Letizia Anna Maria Mainella (Associazione AVI Roma-Agenzia per la Vita Indipendente)
  112. Luigi Di Lello (presidente Mondo Charge, Rescaldina, Milano)
  113. Emma Leone (Lamezia Terme)
  114. Vanessa Monfreda (Roma)
  115. Bianca Nava (Treviso)
  116. Frida Chialastri (avvocato, consulente ANMIC Como, Milano-Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili)
  117. Danilo Monaro (Sassari)
  118. Valentina Zurzolo
  119. Felicita De Pace (Sauvenière, Belgio)
  120. Karine Maria Louise Josef van Beek
  121. Simona Tino
  122. Giovanna Spinuso
  123. Maria Luisa Meacci
  124. Annarita Bacciali
  125. Raffaele Ciccio (già presidente dell’Associazione Risorse di Siracusa)
  126. Rita Marchio
  127. Giuseppe Cariati
  128. Mario Canzi
  129. Virginia Scimone
  130. Antonella Alviti (già presidente ANIEP Roma)
  131. Silvia Maimone
  132. Salvatore Camodeca (Busto Arsizio)
  133. Antonio Josè Sciulli (avvocato, Sant’Angelo del Pesco, Isernia)
  134. Corrado Adamo (già presidente Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta)
  135. Alessandro Riatsch (Roma)
  136. Francesco Vinci (Associazione “Contro le Barriere”, Taranto)
  137. Stefano Ciccarelli (Castel Volturno, Caserta)
  138. Antonio Santoro
  139. Bruno Marconi (aderente Associazione GALM, Verona)
  140. Claudio Locatelli (fondatore ed amministratore del gruppo pazienti protesi di caviglia ).
  141. Raffaella Marsella (presidente Eschatià APS, Galatone, Lecce)
  142. Ciro Di Napoli
  143. Anna Rita Casolini (presidente ASD Liberi di Fare Sport – Tivoli)
  144. Daniela Fazio (Catanzaro)
  145. Barbara Carrone (membro del Direttivo SensibilMente onlus, Olbia)
  146. Alessia Mereu (aderente UICI – Unione italiana ciechi e ipovedenti, Pistoia)
  147. Giuseppe Bonifaci (Roma)
  148. Daniela Segatori (assistente sociale Area Disabilità presso il Municipio VII, Roma Capitale)
  149. Cristina Finazzi (presidente SpazioBlu Autismo Varese Onlus)
  150. Maria Federica Marotta (Cosenza)
  151. Francesco Perez (Siracusa)
  152. Giovanni Sapucci (direttore dell’Associazione Centro Educativo Italo Svizzero “Remo Bordoni”, Rimini)
  153. Antonio Gallo (Corsico, Milano)
  154. Massimo Prosperococco (Università degli Studi dell’Aquila, Comunicazione, web e social network)
  155. Associazione ValorAbile (Siracusa)
  156. Associazione Sportiva e Sociale HBARI 2003 (Bari)
  157. Associazione “Volare più in alto” Onlus
  158. Francesco Tranfaglia (Roma)
  159. Stefano Trasatti (giornalista)
  160. Enzo Lazzaro (Forlì)
  161. Vincenzo Falovo
  162. Enza Capone (socio fondatore Comitato 16 Novembre Onlus)
  163. Annalisa Canevaro (socia dell’Associazione GALM , Verona)
  164. Palma Barlaam (Roma)
  165. Simone Nicosia
  166. Valentina Baldini (presidente ASAMSI -Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Spinali Infantili)
  167. Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus (Torino)
  168. Maria Cristina Dieci (presidente ASBI – Associazione Spina Bifida Italia)
  169. Guido Trinchieri (presidente Unione Famiglie Handicappati)
  170. Daniele Stavolo (presidente Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio)
  171. Massimo Vita (Siena)
  172. Valeria Scafetta (Pesaro)
  173. Daniele Lauri
  174. Paola Fidani (aderente ANGSA)
  175. Marco Vesentini (presidente AIAS Verona)
  176. Maria Paola Aureli (referente regione Sardegna, Comitato 16 Novembre)
  177. Marco Faini (direttore Anffas Brescia Onlus)
  178. Anna Petrone (Salerno)
  179. Rolando Alberto Borzetti (curatore siti DIDAweb ed EdScuola)
  180. Riccardo Sirri (Direttore EducAid ONG – Educazione Inclusiva e Innovazione Sociale per la Cooperazione Internazionale):
  181. Rita Barbuto (Lamezia Terme)
  182. Edoardo Barbarossa
  183. Fortunato Pirrotta (Reggio Calabria)
  184. Renato De Vecchi (aderente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Treviso )
  185. Carlo Calabria (Pontoglio, Brescia)
  186. Sergio D’Angelo (presidente del Gruppo di imprese sociali Gesco)
  187. Massimo Fava (presidente Associazione Sindrome Kabuki Nord Est Onlus di San Michele al Tagliamento)
  188. Dino Barlaam (aderente Agenzia per la Vita Indipendente Onlus, Roma)
  189. Raffaele Goretti (Perugia)
  190. Monia Magliocco (presidente di LatinAutismo Onlus)
  191. Marino Cortese (aderente GALM, Verona)
  192. Tiziana Marchi (aderente Movimento disabili per la Convenzione ONU)
  193. Carlo Dipinto (presidente AICE Associazione Italiana Contro l’Epilessia Puglia)
  194. Angelo Dongiglio
  195. Franco Cilenti (direttore editoriale del periodico Lavoro e Salute)
  196. Iginio Rossi (architetto, Città accessibili a tutti, Istituto Nazionale di Urbanistica)
  197. Raffaella Turatto (a nome del Comitato Uniti per l’Autismo, Lombardia)
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