“Bilancio: bene non aumento cedolare ora piano casa”

“La decisione presa dalla maggioranza di non procedere all’aumento della cedolare secca per i contratti agevolati è  una saggia decisione.  Sarebbe stato un grave errore procedere ad innalzare la cedolare secca dal 10% al 12,5% […]”

Comunicato stampa del 30 ottobre  2019

Bilancio: “Saggia decisione della maggioranza di governo di non procedere all’aumento della cedolare secca per contratti concordati dal 10% al 12,5%. Ora si proceda Piano casa e aumento della cedolare secca per contratti a libero mercato”

 

Dichiarazione di Massimo Pasquini, segretario nazionale Unione  inquilini.

“La decisione presa dalla maggioranza di non procedere all’aumento della cedolare secca per i contratti agevolati è  una saggia decisione.  Sarebbe stato un grave errore procedere ad innalzare la cedolare secca dal 10% al 12,5%, perché  avrebbe comportato un possibile aumento dei canoni di locazione agevolati colpendo famiglie, ma anche studenti fuorisede e lavoratori in mobilità costretti a stipulare contratti transitori.”

” In Italia abbiamo due necessità impellenti: da una parte quella di  abbassare gli affitti privati indirizzando il mercato verso i contratti agevolati per ridurre gli sfratti che ancora oggi colpiscono 60.000 famiglie ogni anno con una sentenza di sfratto motivata al 90% da morosità,  figlia di un impoverimento delle famiglie e di affitti insostenibili, rendendo sempre più  appetibili i contratti agevolati aumentando almeno al 25%  o sopprimendo la cedolare secca sul libero mercato che non ha alcuna motivazione di esistere, tenuto conto che la cedolare secca comporta minori entrate fiscali per 2,2 miliardi di euro e che di questi 1,84 miliardi di euro restano nelle tasche del decimo più  ricco dei proprietari.”

“Dall’altra è  sempre più  necessario  avviare quel piano casa promesso dal governo per aumentare l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica basato sul riutilizzo dell’enorme patrimonio immobiliare pubblico e privato inutilizzato, tenuto conto che in Italia sono 650.000 le famiglie nelle graduatorie aventi diritto ad una casa popolare.”

“Un grande e vero piano casa di edilizia residenziale pubblica senza consumo di suolo.”

“Questo ci aspettiamo dalla prossima legge di bilancio.

 

Segreteria Nazionale Unione Inquilini

 

 

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