Presidio alla base Nato di Solbiate Olona il 10 novembre

Il “Forum Contro la Guerra” indice per Domenica 10 Novembre dalle ore 15 un PRESIDIO davanti alla BASE N.A.T.O. di Solbiate Olona.

Comunicato Stampa

del Forum Contro la Guerra per il

PRESIDIO ALLA BASE N.A.T.O.

di Solbiate Olona. DOMENICA 10 NOVEMBRE dalle ORE 15

Il “Forum Contro la Guerra” indice per Domenica 10 Novembre dalle ore 15 un PRESIDIO davanti alla BASE N.A.T.O. di Solbiate Olona.

La struttura di Solbiate Olona é uno dei nove Comandi NATO di Reazione Rapida, e conta su oltre 400 militari di stanza più altri nel caso di iniziative particolari.

La NATO é la macchina da guerra più imponente della storia umana.

Considerando anche i suoi partner è responsabile del 68% della spesa militare mondiale.

USA e NATO si autodefiniscono “poliziotti del mondo” ma i loro interventi armati comportano bombardamenti, morti e feriti (90% civili), saccheggio e devastazione dei territori, inquinamento e contaminazione radioattiva, aumento dei flussi migratori, campi profughi, militarizzazione delle frontiere, maggiore sfruttamento e impoverimento dei lavoratori.

Da un circa un mese la Turchia (il secondo più numeroso esercito della NATO) ha invaso la Siria, forte dell’assenso sostanziale dell’Alleanza, come già accadde con l’attacco di Francia e Inghilterra (con la complicità Italiana) ai danni della Libia. La NATO ha aggredito, in violazione dell’articolo 5 del suo stesso statuto e del diritto internazionale la ex Jugoslavia nel 1999, la Libia nel 2011, combatte in Afghanistan da 18 anni, accetta che gli USA, da sempre al suo comando, facciano il bello e il cattivo tempo invadendo nel 2003, grazie ad una colossale menzogna, l’Iraq, stracciando i Trattati sui missili antibalistici, quello sui missili di teatro in Europa, gli accordi sul nucleare civile Iraniano, ecc..

La Turchia è uno dei maggiori clienti dell’industria bellica italiana, dispone ad esempio di elicotteri T129 (acquistato e prodotto su licenza Agusta-Westland-Leonardo) usati nell’attacco al territorio curdo-siriano, mentre il governo italiano blocca solo i contratti futuri.

Nello scorso maggio, i lavoratori del porto di Genova hanno creato un blocco che ha impedito alla nave saudita Yanbu della compagnia Bahri di caricare sistemi destinati ad un uso militare. Anche nel territorio che ci circonda, si producono beni e servizi per il mondo della guerra. Ma i camalli di Genova hanno dimostrato che ribellarsi è possibile!

Le guerre sono inaccettabili non soltanto per il loro carico di distruzione e morte. Esse sottraggono risorse a sanità, istruzione, pensioni, trasporti, messa in sicurezza del territorio. L’Italia per l’attività militare spende oggi 70 milioni di euro al giorno ma, rispettando gli impegni NATO, supererà i 110 milioni quotidiani.

Non è infine da sottovalutare anche il mostruoso impatto delle guerre sull’ecosistema Terra già in crisi. Il solo esercito degli Stati Uniti, contribuisce ad almeno il 5% delle emissioni di gas serra totali. A questo bisogna aggiungere l’inquinamento esorbitante delle produzioni belliche a partire dal nucleare militare che usato potrebbe causare l’estinzione del genere umano e forse della vita sul pianeta.

Per questo al presidio affermiamo il nostro NO alla GUERRA! NO alla NATO!

Forum Contro la Guerra

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