Un gruppo legato alla destra di Comunidad Ciudadana (CC) uscita sconfitta dalle elezioni presidenziali, ha sequestrato, aggredito e picchiato la sindaco del comune di Vinto, Patricia Arce.
In Bolivia un gruppo della destra golpista sequestra e umilia il sindaco del municipio di Vinto Nadia Arce (VIDEO)
Ancora una volta in America Latina la destra torna a mostrare il suo vero volto violento, golpista e razzista.
Un gruppo legato alla destra di Comunidad Ciudadana (CC) uscita sconfitta dalle elezioni presidenziali, ha sequestrato, aggredito e picchiato la sindaco del comune di Vinto, Patricia Arce, l’ha trasferita fino a Huayculli, presso Quillacollo, dove è stata pesantemente insultata, le sono stati tagliati i capelli ed è stata ricoperta di pittura rossa.
In diversi video si possono vedere le malefatte del gruppo autonominato ‘Resistencia Cochala’. I membri del gruppo con i volti coperti da sciarpe o passamontagna usano violenza contro il sindaco senza tenere minimamente neanche in considerazione il suo essere in quel momento una donna sola e naturalmente spaventata. Così la insultato, la ricoprono di pittura e le tagliano i capelli.
La sua unica ‘colpa’ è quella di appartenere al MAS, il Movimiento al Socialismo guidato dal presidente Evo Morales.
Un altro video mostra la donna trattata con violenza, spintonata e stretta per il collo dai suoi rapitori.
La liberazione è avvenuta 4 ore dopo il rapimento del sindaco Arce con i capelli tagliati, il viso e gli abiti tinti di rosso, bagnata e scalza.
Sembra di rivedere le stesse scene già viste in Venezuela.
Anche in Bolivia l’opposizione di destra è mossa da odio, razzismo e classismo. Mentre i nostri media insistono sulla narrazione fallace di popoli che si ribellano al tiranno di turno. Prima era Maduro in Venezuela, adesso è Morales in Bolivia.
Liberaron a la alcaldesa de Vinto, Patricia Arce, quien dijo: “No tengo miedo por decir mi verdad. Y estoy en un país libre. Y no voy a callar y si quieren matarme que me maten. Por este proceso de cambio voy a dar mi vida”. #6Nov pic.twitter.com/aFQJE5jGnG
— Marco Teruggi (@Marco_Teruggi) November 6, 2019