Gattile di Roma, Animalisti Italiani chiedono annullamento bando di gara

Con un bando di gara al ribasso la Giunta Raggi vuole affidare lo storico gattile di Porta Portese per una somma che consentirà al massimo di sfamare i gatti con 30 centesimi giornalieri a testa.

Roma, gara al ribasso per i mici di Porta Portese

Con un bando di gara al ribasso la Giunta Raggi vuole affidare lo storico gattile di Porta Portese per una somma che consentirà al massimo di sfamare i gatti con 30 centesimi giornalieri a testa. Gli animalisti ne chiedono l’immediato ritiro.

Si protesta, a Roma, contro il bando per l’assegnazione della gestione dello storico gattile di Porta Portese in via Portuense, emesso dal Dipartimento tutela ambientale capitolino. Una gara al ribasso che prevede al massimo 1,22 euro complessivi al giorno per nutrire, curare, accudire ciascun gatto ospite della struttura. Così una petizione su Change.org lanciata da Con Fido nel Cuore nonché un appello di Animalisti Italiani ne reclamano l’immediato ritiro.

Il bando in questione prevede un importo massimo di 220mila euro per due anni, calcolati su un totale di 250 gatti, mentre nell’Oasi Felina di Porta Portese attualmente gestita dall’associaziona Arca Colonia felina della Piramide onlus, ve ne sarebbero assai di più. Nel computo economico per l’assegnazione del servizio la somma è suddivisa calcolando che per alimentare ciascun animale, sano o malato, sarebbero sufficienti 0,30 centesimi al giorno, mentre un ammontare massimo di 32.374,31 euro andrebbe a coprire, nel biennio, “medicinali e vaccini non forniti dalle Asl, materiali di consumo deperibili, riparazioni, manutenzioni ordinarie e messa a norma, premio assicurativo”.

Altri 36.288,00 euro sarebbero destinati a ricompensare le prestazioni di “personale medico veterinario di fiducia dell’organismo aggiudicatario nella  misura di 6 ore settimanali” per integrare le attività della Asl di competenza. Infine, 94.587,69 euro stipendierebbero un operaio fisso e un responsabile del servizio (previsto, quest’ultimo, sei ore a settimana) le cui prestazioni dovrebbero essere massicciamente integrate da manodopera volontaria.

“Chiediamo la sospensione immediata di questo inaccettabile bando” ribadisce Emanuela Bignami, responsabile Randagismo e Sedi locali per Animalisti Italiani. “Come si può pensare di alimentare un gatto, figuriamoci gli esemplari bisognosi di cibo specifico per questa o quella patologia, con 30 centesimi al giorno? E la gara è al ribasso! Inoltre, nel testo non si richiede personale specializzato, come se avere a che fare con gli animali non richiedesse preparazione, e si metteno in conto poche ore al giorno per l’assistenza ai gatti, contando, nero su bianco, sul supporto dei volontari. Né ci si preoccupa del destino dei mici in esubero rispetto ai 250 previsti: oggi tutti i gattili della Capitale sono al completo.”

Contrari al bando si sono detti anche, in una nota congiunta, i due esponenti dell’opposizione Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio e Francesco Figliomeni consigliere capitolino, entrambi Fdi: “Riteniamo si debba aprire un’inchiesta interna al fine di verificare se il testo risponda ad un’esigenza amministrativa concreta oppure rischia di comportare per l’Amministrazione un aggravio di risorse, magari con l’utilizzo di cittadini volontari impiegati come sostituti di lavoratori già formati. La protezione degli animali riguarda anche i gatti dell’Oasi felina che, in quanto non più liberabili sul territorio perché affetti da gravi handicap, appartengono anch’essi ad una categoria da considerare di particolare tutela. Il bando predisposto dalla giunta grillina sulla gestione del gattile di Porta Portese rischia di portare alla chiusura l’oasi felina”.

Aggunge Bignami: “Un tempo Roma era città amica dei gatti per eccellenza. Oggi i felini hanno perso ogni rispetto e tutela, a partire dalle mancate sterilizzazioni sul territorio fino alla dilagante violenza, all’insofferenza di cui sono vittime, alla distruzione degli spazi verdi e ai mutamenti climatici che rendono sempre più difficile la vita delle colonie”.

Più in generale, gli animalisti non mancano di ribadire delusione verso le promesse disattese della Giunta Raggi: “I cavalli delle botticelle, di cui in campagna elettorale ci è stata promessa la dismissione, sono ancora lì a soffrire nel traffico. Il canile municipale della Muratella presenta serie criticità, così come diversi canili convenzionati: è ora che il Campidoglio inizi a dimostrare, meglio tardi che mai, che la sua attenzione verso gli animali è raele e non solo un vuoto slogan”.

Articolo di Margheria D’Amico

tratto da: http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2019/11/11/roma-gara-al-ribasso-per-i-mici-di-porta-portese/?fbclid=IwAR056NgTdSdN-cLErl4-SzSeDxMr5tPKEz69-PpSEbVV8-zSY2CW64ZGC88

 

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