Consumo di suolo, Salviamo il Paesaggio e Pro Natura sollecitano il Parlamento

Appello alle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato affinché riprenda pieno vigore l’iter parlamentare connesso alla Proposta di Legge formulata nel febbraio 2018 da 75 esperti multidisciplinari del Forum.

Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio

Salviamo il Paesaggio e Pro Natura sollecitano il Parlamento

Federazione nazionale Pro Natura e Forum nazionale Salviamo il Paesaggio hanno reso pubblico un comunicato congiunto per rivolgere un appello alle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato affinché riprenda pieno vigore l’iter parlamentare connesso alla Proposta di Legge formulata nel febbraio 2018 da 75 esperti multidisciplinari del Forum e presentata alla Camera e al Senato dal Movimento 5 Stelle, rubricata come DdL AS 164: “NORME PER L’ARRESTO DEL CONSUMO DI SUOLO E PER IL RIUSO DEI SUOLI URBANIZZATI”…

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Al Senato e alla Camera un DDL per i Beni Comuni

Nel nostro Paese il tema dei «beni comuni» non ha ancora una sua valida disciplina giuridica, mancando una sua precisa definizione necessaria per un cambiamento del «contesto giuridico» attualmente disciplinato dal libro III del codice civile, «Della proprietà».
Partendo da queste considerazioni l’onorevole Stefano Fassina (alla Camera) e i Senatori Paola Nugnes, Virginia La Mura, Matteo Mantero, Maurizio Buccarella, Carlo Martelli e Saverio De Bonis (al Senato) hanno presentato la Proposta di Legge “Modifiche al codice civile in materia di beni comuni e di disciplina del diritto di proprietà“.
E’ un tema che tocca e coinvolge anche il suolo, il paesaggio, la tutela del territorio e riteniamo che nei prossimi mesi il dibattito ci vedrà impegnati ad esprimere il nostro punto di vista. Invitiamo, quindi, tutte e tutti ad analizzare attentamente il testo normativo proposto

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No alla nuova espansione CRIF a Varignana

A fine 2018 il Comune di Castel San Pietro (Bologna) ha presentato una variante urbanisticaper acconsentire alla richiesta della società CRIF SpA, proprietaria del complesso denominato Palazzo di Varignana, di realizzare qui una nuova lottizzazione e trasferirvi il proprio quartier generale, oggi ubicato a Bologna. Assecondare tale richiesta significa abdicare ai principi di base della pianificazione, tradire la tutela della collina e contraddire gli obiettivi dichiarati di mobilità sostenibile e azzeramento del consumo di suolo

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50 sfumature di grigio cemento: Cremona come specchio della situazione nazionale

Cremona è una realtà rappresentativa della situazione nazionale riguardo al tema del consumo di suolo: se da un lato, almeno a parole, l’esigenza di tutelare le aree agricole e naturali inedificate sta sempre più entrando nell’agenda politica, dall’altro i numeri ci dicono che la cementificazione continua ad avanzare inesorabilmente, parzialmente frenata, nell’ultimo decennio, più dalla crisi economica che da incisive politiche di tutela.
Questo si traduce a Cremona con una variante del Piano di Governo del Territorio che prevede una riduzione del consumo di suolo quantificata in 100.000 mq, cui però fa da contraltare il susseguirsi di episodi che suscitano le proteste del mondo dell’associazionismo locale e, in particolare, di quello ambientalista…

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Italia Nostra, Fai e Wwf: percorso ciclabile nella Riserva Litorale? Cinque buone ragioni per privilegiare il tracciato esistente

Valorizzare il tracciato campestre esistente ricco di storia e inserito nel paesaggio piuttosto che privilegiare un percorso ex novo che andrebbe ad impattare con il contesto naturalistico caratterizzato da dune e campagna tipico della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
E’ questa in estrema sintesi la proposta che viene avanzata da Italia Nostra, Fai e Wwf che in un documento congiunto evidenziano le cinque buone ragioni per tenere in considerazione il percorso campestre nel tratto tra Marina di San Nicola e la torre di Palidoro, all’interno del territorio del Comune di Fiumicino, nell’ambito del più ampio progetto di Ciclovia Tirrenica di interesse interregionale…

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Salviamo le Grave di Ciano: no alle casse di espansione

Avviata una petizione  – che invitiamo a sottoscrivere on line – per richiedere di bloccare i lavori di avanzamento per il progetto denominato “Casse di espansione per le piene del fiume Piave in corrispondenza delle Grave di Ciano” situate nel Comune di Crocetta del Montello (Treviso), opera il cui costo complessivo è stato stimato in 55.3 milioni di euro e la cui fase progettuale è già stata finanziata fino al livello esecutivo per un importo di euro 1.651.700. Le casse di espansione, come si evince dal progetto preliminare, prevedono lo scavo di un bacino di laminazione stimato in 35 milioni di metri cubi distribuiti su 555 ettari, e la costruzione di 13,5 km di muri in c.a. alti fino ad 8 metri delimitanti quattro vasche contigue…

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