|
|
|
Newsletter
|
|
|
|
|
|
Viviamo un tempo nel quale emergono rabbie razziste e sessiste, un individualismo sempre più competitivo, un ripiegamento su identità e leader. Per far crescere una nuova cultura politica, quello che oggi non possiamo smettere di fare, suggerisce Lea Melandri, è cercare nessi tra percorsi, temi, movimenti. Ad esempio, «si potrebbe vedere nel movimento a difesa dell’ambiente e nella rete globale femminista di Non Una Di Meno, oggi protagonisti sulla scena del mondo, la “ripresa” di quella cultura politica che negli anni Settanta ha avviato forme nuove e più libere di convivenza umana…» |
|
|
|
|
|
|
|
Intrecciare e contaminare i percorsi per allargare gli orizzonti e l’autonomia |
|
|
|
|
|
|
|
Una delle ragioni per cui rispetto ai cambiamenti climatici accade poco o nulla è legata alla conversione ecologica, da troppi considerata solo come fatto tecnico. In realtà, secondo Guigo Viale, è soprattutto un processo sociale, che deve coinvolgere milioni e poi miliardi di persone consapevoli, “capaci di confrontarsi con il contesto in cui ciascuno vive, studia o lavora”. Certo, mettere in campo nuovi progetti richiede tempo, ma quelli in corso che fanno solo danno si possono fermare subito: TAV, TAP, metanizzazione della Sardegna, grandi progetti edilizi, Olimpiadi invernali con la neve artificiale, produzione e vendita di armi, fertilizzanti e pesticidi sintetici… |
|
|
|
|
|
|
|
Non sappiamo come potrebbe essere una società post neoliberista. Possiamo cercare risposte solo mentre proviamo a costruirla, una società molto diversa da quella in cui l’economia la fanno i mercati e la politica è cosa che riguarda i partiti e i governi. Quello che però possiamo fare subito è delineare un orizzonte che orienti l’azione e un’agenda dei passaggi che riteniamo necessari per vivere insieme il post-capitalismo. Per l’economia che si dice non profit, per esempio, sarà opportuno approfondire la riflessione intorno a nuove istituzioni politiche. Il pericolo di non coglierne il carattere specificamente politico resta infatti serio e generalizzato. Anche perché una radicatissima abitudine di pensiero ci spinge a rinunciare a rompere quello schema “normale” in cui ciascuno deve restare al proprio posto con un ruolo preciso. La realtà è di fatto molto più in disordine di quanto quello schema suggerisca: da tempo Stato e mercato vanno a braccetto, per esempio. Il primo ha smesso di prendersi cura degli interessi dei cittadini e di contribuire alla creazione di condizioni di vita dignitosa; l’economia del mercato non si cura affatto di rispondere ai bisogni e ai desideri reali delle persone per dedicarsi invece prevalentemente a giochi finanziari. Nemmeno la società civile, tuttavia, è rimasta al suo posto, quello tra lo stato e il mercato, e ha smesso di essere solo la “parte” buona, generosa e solidale della società. Ne è diventata il motore e forse può portarla finalmente altrove |
|
|
|
|
|
|
|
Strasburgo resta saldamente dalla parte delle energie fossili |
|
|
|
|
|
|
|
La Ue permetterà l’importazione di cibo con residui di sostanze cancerogene |
|
|
|
|
|
|
|
Salute, ambiente e clima non sono negoziabili, il trattato TTIP va fermato |
|
|
|
|
|
|
Benvenuti ovunque, testata interna a Comune, è dedicata al migrare e all’affermazione della libertà di movimento ed è curata con la Rete dei Comuni Solidali. È possibile iscriversi alla Newsletter di Benvenuti ovunque cliccando qui |
|
|
|
|
|
|
|
Ci sono cose che non si possono non vedere ma non si devono guardare. Per dirla con Mbembe: “Ciò che costituisce la razza è prima di tutto un certo potere dello sguardo”. Scrive Gian Andrea Franchi: “L’apparato visivo culturale provvede automaticamente a chiudere le fessure dei muri che tengono insieme lo spazio sociale, muri dell’abitudine, dell’indifferenza, della paura”. Eppure è possibile in qualsiasi momento imparare a guardare, creare reciprocità, trasformare un luogo in una polis |
|
|
|
|
|
|
|
La violenza dilaga nell’immenso campo di rifugiati sull’isola di Lesbos |
|
|
|
|
|
|
|
In Veneto si spalancano le porte delle scuole ai cacciatori |
|
|
|
|
|
Modifica questo per inserire il testo. |
|
|
|
|
|
|