Entra nelle scuole il progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”

Superando.it

Film, cartoni animati, laboratori e lavori di gruppo: sono gli strumenti con i quali i volontari delle Sezioni UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) stanno entrando materialmente in alcune scuole della Toscana e della Puglia, nell’àmbito del progretto “A scuola di inclusione: giocando si impara”, iniziativa della stessa UILDM Nazionale, che punta a favorire la socializzazione di bambini e ragazzi con disabilità, al fine di ridurre disuguaglianze e discriminazioni, oltre a contribuire a rendere più fruibili e accessibili i luoghi pubblici a tutti
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Il primo portale istituzionale sulle Malattie Rare
Nell’imminenza della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 29 febbraio prossimo, è stato presentato il primo portale web istituzionale sulle Malattie Rare, frutto di un accordo di collaborazione tra il Ministero della Salute e il Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, che intende offrire una raccolta di tutti i punti di riferimento sul territorio per i Malati Rari, dai Centri di Cura ai Punti di Informazione Regionali, fino alle Associazioni
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Videogiochi sperimentali, per il benessere di bimbi con grave disabilità
«Il digitale – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – è un’opportunità, non un “mostro” e la collaborazione tra organizzazioni che si occupano di bambini con gravi disabilità e progettisti è emblematica di come anche richieste estreme possano trovare soluzioni efficaci grazie alla disponibilità delle persone e dei mezzi. È il caso del progetto “Top! Together to Play”, consistente in una serie di videogiochi utilizzati con il movimento degli occhi da una ventina di piccoli utenti fra i 3 e i 12 anni con patologie neurologiche complesse
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L’insegnante specializzato nella scuola dell’inclusione
«Nel corso di venticinque anni – scrive Giovanni Maffullo, insegnante specializzato e consigliere di orientamento -, un periodo di tempo che ho avuto il piacere di condividere con molti studenti con disabilità, ho dato e appreso molto, ma soprattutto ho imparato che il nostro lavoro di insegnanti si “consuma” all’interno di una relazione, la quale a sua volta richiede abnegazione e continuità, pazienza e costanza, ma soprattutto fiducia nella possibilità che, con flessibilità e disponibilità, insieme possiamo farcela»
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Quel che chiedono i caregiver familiari italiani
L’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti ha reso pubblico il rapporto relativo a quasi 1.500 risposte giunte al proprio questionario, tuttora aperto, rivolto ai caregiver familiari che giorno dopo giorno si prendono cura di una persona cara in condizioni di non autosufficienza, assicurandole una vita dignitosa. L’obiettivo è quello di offrire al Legislatore una prospettiva sulle molteplici sfaccettature che rappresentano la complessa vita dei caregiver, tentando di arrivare finalmente a una buona norma sul settore, che superi le criticità del Disegno di Legge attualmente in discussione
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Violenza sulle donne con disabilità: ancora inadeguate le misure in Italia
Il GREVIO, ovvero il Gruppo di esperti indipendenti responsabile del monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul, trattato del Consiglio d’Europa che contrasta la violenza sulle donne, riconosce e segnala all’Italia la vulnerabilità delle donne con disabilità alla discriminazione multipla e alla violenza di genere. È il secondo richiamo autorevole che l’Italia riceve su questa materia, dopo quello del 2016 arrivato dal Comitato dell’ONU che monitora l’applicazione nei vari Paesi della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità
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Gli obiettivi di quel progetto sull’accoglienza delle persone con autismo
«In riferimento a un articolo di Veronica Asara, pubblicato da “Superando.it” – scrivono le neuropsichiatre infantili Serenella Grittani e Silvia Paba – vogliamo chiarire meglio gli obiettivi del progetto “Meglio accogliere, accogliere meglio: qualificare la rete delle strutture residenziali e semiresidenziali per le persone con disturbo dello spettro autistico”, che intende promuovere un passaggio da un modello orientato alla cura e a visioni di tipo custodialistico, a uno che promuova l’inclusione, lo sviluppo personale e la partecipazione delle persone con disturbo dello spettro autistico»
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Le persone con disabilità e il coronavirus: misure per la consapevolezza
Il provvedimento approvato nei giorni scorsi dal Governo, per fronteggiare il rischio della diffusione del coronavirus (COVID-19), può avere un impatto specifico su alcune condizioni riguardanti la disabilità. E proprio su queste possibili ricadute è intervenuto, dopo un confronto con le Federazioni FISH e FAND, l’Ufficio per le Politiche in favore delle Persone con Disabilità della Presidenza del Consiglio, il cui responsabile, Antonio Caponetto, ha inviato in tal senso una nota al capo del Dipartimento per la Protezione Civile, nonché all’Ufficio di Gabinetto del Ministro della Salute
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