Fare i conti con le proprie abitudini, riscoprire l’essenziale della vita di ogni giorno, il partire da sé e il valore della costruzione del “comune”.
|
|
Newsletter
|
|
|
Fare i conti con le proprie abitudini, riscoprire l’essenziale della vita di ogni giorno, il partire da sé e il valore della costruzione del “comune”. Ecco perché Comune – oltre a raccogliere articoli sui significati, le opportunità e le prospettive della drammatica crisi innescata dal Coronavirus – ha aperto una sezione dedicata al mutualismo e alle pratiche di solidarietà, al resistere creando. Uno spazio nel quale trovare informazioni e idee per non smettere di ribellarsi facendo in tanti modi diversi. Un luogo comune, costruito collettivamente: leggete, condividete e inviate notizie |
|
|
|
|
|
|
Abbiamo di fronte la follia della vita prima di questo momento |
|
|
|
|
|
|
Tra i braccianti indiani della provincia di Latina, dove il virus non esiste |
|
|
|
|
|
|
Ci dicono che muoiono per lo più gli anziani, i ragazzini degli anni Quaranta |
|
|
|
|
|
|
La paura cresce tra i supermercati vuoti e le assurde speculazioni |
|
|
|
|
|
|
Lettera dal carcere di Torino. Dove i giorni sono più pesanti che mai |
|
|
|
|
|
|
Si chiama “Il vocabolario dell’arca” e prevede incontri nei quali una “staffetta della parola” prenderà in esame e approfondirà un singolo lemma, ma anche la pubblicazione dei Quaderni del Vocabolario dell’arca (grazie ad AnimaMundi ed.), che tradurranno in testo scritto le riflessioni proposte negli incontri pubblici. È un’iniziativa della Rete di cooperazione educativa (che Comune accompagnerà nei prossimi mesi) aperta al contributo di tanti. Pensarla e lanciarla in questi giorni è un modo per riempire il vuoto di relazioni imposto da questo tempo. Abbiamo bisogno di una nuova cultura politica e di parole per i molti diluvi che viviamo (foto: un’illustrazione di Fuad Aziz, pittore, scultore e illustratore di straordinari libri per bambini) |
|
|
|
|
|
|
«“Le cose d’ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare”. Inizia così Ci vuole un fiore, scritta da Gianni Rodari e cantata da Sergio Endrigo. Qualche giorno fa, mentre la riascoltavo, pensavo ai bambini e alle bambine della classe quinta che sto frequentando – scrive Mauro Presini, maestro e giocoliere delle parole – e ho deciso di scriver loro questi dieci consigli. Li metto a disposizione di tutti quelli che sanno “guardare e ascoltare”…» |
|
|
|
|
|
|
I burattinai del consumo superfluo e chi lavora per un altro mondo possibile |
|
|
|
|
|
|
Abbiamo bisogno di una grande e radicale riconversione ecologica |
|
|
|
|
|
Il linguaggio delle crisi è drammatico. E spesso drammaticamente deviante |
|
|
|
|
|
|
Serve un ritorno alla normalità? O è quella normalità che ci ha resi indifesi? |
|
|
|
|
|
|
Aiutiamoli a casa loro, dovrebbero avere il diritto o il dovere dire in Africa |
|
|
|
|
|
|
La crisi del nostro modo di vivere era latente da tempo. Parliamone |
|
|
|
|
|
A proposito delle linee aeree che chiedono sostegni ai governi |
|
|
|