Legambiente ricorda le buone pratiche per fare in modo che nelle case di Roma e del Lazio si possa utilizzare l’acqua nella maniera più corretta #IORESTOACASA
“L’acqua, e la sua disponibilità per tutti, è determinante contro la diffusione della pandemia, oggi che igiene personale e sanificazione ambientale sono elementi fondamentali. Ognuno deve avere una condotta virtuosa e senza sprechi”
Domenica 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’Acqua. Nel drammatico periodo che si sta vivendo, Legambiente Lazio ricorda le buone pratiche che ciascuno può adottare in casa per utilizzare l’acqua nella maniera più corretta vista l’importanza che la risorsa idrica, e la sua disponibilità per tutti, assume per scopi igienico-sanitari.
“La giornata mondiale dell’acqua quest’anno, assume un significato tutto particolare, perché ciascuno deve adottare i comportamenti più virtuosi e tutelare al meglio la risorsa idrica, oggi che igiene personale e sanificazione ambientale sono elementi incredibilmente determinanti contro la diffusione del Coronavirus – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio —. Mentre restiamo a casa possiamo tutti utilizzare l’acqua al meglio, per una profonda igiene personale ma evitando contemporaneamente lo sperpero. A Roma e nel Lazio abbiamo vissuto durissimi momenti di siccità e scarsità d’acqua negli scorsi anni, provocati da bassissima piovosità, spreco e reti idriche colabrodo, che insieme hanno prodotto lo stop al flusso idrico in tanti comuni del Lazio; una condizione che non può più avvenire e non possiamo di certo permettere nei prossimi mesi, non mentre l’accesso all’acqua per tutti e in tutte le case è così fondamentale e nonostante un inverno che finisce oggi e che non è stato certamente ricco di pioggia o neve. Ai gestori del servizio idrico della nostra Regione chiediamo invece di considerare il risanamento delle perdite di rete, una priorità assoluta, visti i numeri assurdi di spreco dalle tubature che purtroppo continuano a esserci”.
Secondo i dati dell’ultimo dossier Ecosistema Urbano di Legambiente infatti, i dati di dispersione dell’acqua nelle reti idriche provinciali è: Frosinone 75,4% di dispersione, Latina 69,8%, Rieti 60%, Roma 38%, Viterbo ND.
LE 10 BUONE PRATICHE PER IL RISPARMIO IDRICO A CASA #IORESTOACASA
- Utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico.
- Lavare piatti, frutta e verdura in una bacinella e non in acqua corrente: si risparmiano così circa 6.000 litri di acqua potabile all’anno.
- Lavare le stoviglie con acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante che può essere usato insieme ai detersivi diminuendone, così, le quantità utilizzate.
- Manutenere, nei rubinetti, i dispositivi frangigetto e limitatori di flusso, garantendo un minor consumo d’acqua di ben 6.000 litri all’anno in una famiglia di tre persone.
- Nell’igiene personale e domestica, chiudere i rubinetti mentre ci si rade o si lavano i denti. In questo modo è possibile risparmiare circa 2.500 litri di acqua per persona all’anno.
- Installare e utilizzare al meglio lo sciacquone intelligente con lo scarico a doppio flusso: la cassetta dello scarico presenta una volumetria in media di circa 10 litri e utilizzando quello con due differenti volumi d’acqua (3/4 litri e 6/9 litri), a seconda delle esigenze farà risparmiare circa 100 litri di acqua al giorno.
- Scegliere la doccia invece del bagno per risparmiare 1.200 litri di acqua potabile all’anno, riempire la vasca comporta un consumo di acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.
- Riparare tutte le perdite (dei rubinetti, delle cassette wc…), anche quelle apparentemente insignificanti. Grazie a questa pratica è possibile risparmiare in un anno una quantità d’acqua pari a 21.000 litri circa per le perdite dal rubinetto e 52.000 litri circa se si blocca il lento ma costante flusso dell’acqua dal water.
- Controllare periodicamente il contatore: il monitoraggio costante dei consumi è il modo migliore di accorgersi subito di perdite accidentali.
- Mangiare in maniera consapevole e responsabile: un buon consumatore dovrebbe considerare oltre alla risorsa utilizzata direttamente anche quella impiegata per produrre gli alimenti. Si tenga presente ad esempio, che per produrre 1 Kg di carne bovina si necessitano di circa 15.000 litri d’acqua, per un Kg di carne di maiale 4.000 litri, per un Kg di carne di pollo 3.900 litri, per un kg di patate 800 litri; e poi ancora per 1 kg di caffè ci vogliono16.000 litri d’acqua, per un Kg di pasta secca 1.900 litri, per un Kg di grano 1.800 litri, 1 Kg di arance 460 litri e 1 kg di lattuga 130 litri.
Ufficio Stampa Legambiente Lazio
COMUNICATO STAMPA – 21/03/2020