Dove sono i posti letto che mancano per affrontare l’emergenza Covid-19?

L’esempio che riportiamo della Consulta popolare salute e sanità della città di Napoli è un esempio importante perchè indica dove recuperare i posti letto tagliati in anni di ruberie e saccheggio delle risorse destinate alla sanità pubblica.

Newsletter 11.2020 – I posti letto non ci sono? Andiamoceli a prendere!

[Napoli] Dove sono i posti letto che mancano per affrontare l’emergenza Covid-19?

Ecco una bella iniziativa della Consulta popolare salute e sanità della città di Napoli!

L’esempio che riportiamo della Consulta popolare salute e sanità della città di Napoli è un esempio importante perchè non si limita alla denuncia dello smantellamento della sanità pubblica da parte dei vari governi delle Larghe Intese, ma detta una linea d’azione immediata e indica dove recuperare i posti letto tagliati in anni di ruberie e saccheggio delle risorse destinate alla sanità pubblica a favore di quella privata.

I posti letto tagliati si possono recuperare, perchè ci sono, ma o sono in disuso o nelle mani di privati.

Le brigate di solidarietà che in questi giorni si stanno mobilitando per dare l’assistenza necessaria alle persone in difficoltà, EMERGENCY e le varie ONG, i comitati popolari, le associazioni e i partiti, i meet up del M5S, devono sostenere la battaglia per la requisizione dei posti letto dalla sanità privata e metterli a disposizione, senza indennizzo, della sanità pubblica: bisogna fare una mappatura città per città e indicare quali e quante sono le strutture private da utilizzare per far fronte all’emergenza sanitaria!

Gli eletti del Movimento 5 Stelle, i sindaci alla Luigi de Magistris e tutti gli amministratori locali e regionali che ritengono che sia necessario prendere misure di emergenza, non si prestino solo a denunciare il degrado della sanità pubblica ma usino immediatamente i poteri di cui già dispongono per mettere in atto misure di emergenza come queste!

Alle cliniche e gli ospedali privati da requisire, va aggiunta la mappatura:

– dei posti letto negli ospedali militari;

– dei posti letto nelle cliniche e ospedali pubblici chiusi ma che si possono recuperare e rimettere in funzione in breve tempo.

Ad una situazione di emergenza, devono corrispondere misure di emergenza!

(Qui sotto, il testo del documento della Consulta popolare sanità e salute della città di Napoli – qui il link per vedere la locandina)

I posti letto non ci sono? Andiamoceli a prendere!

Requisire subito i posti letto nelle cliniche private napoletane! Ecco dove sono i posti letto che ci servono, sono quelli che hanno tagliato dal pubblico in questi anni per darli in mano ai privati.

Ecco l’elenco:

Ospedale Internazionale – 50 posti letto (di cui 30 accreditati);

Villa Camaldoli – Oltre 245 posti letto (tutti accreditati);

Villa Angela – 40 posti letto (tutti accreditati);

Clinic Center – 250 posti letto (tutti accreditati);

Hermitage Capodimonte – 269 posti letto (di cui 250 accreditati);

Villa delle Querce – 65 posti letto (di cui 55 accreditati);

Ruesch – 60 posti letto (nessuno accreditato);

Clinica Vesuvio – 44 posti letto (di cui 33 accreditati);

Clinica Mediterranea – 180 posti letto (di cui 150 accreditati);

Clinica Santa Patrizia – 90 posti letto (tutti accreditati);

Villa Cinzia – 75 posti letto (tutti accreditati);

Villa Bianca – 74 posti letto (di cui 54 accreditati);

Sanatrix – 114 posti letto (di cui 104 accreditati);

TOTALE: 1.556 POSTI LETTO (di cui 1.436 accreditati).

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Imporre subito le misure sanitarie d’emergenza che sono necessarie

[Milano] Covid-19: il piano sanitario d’emergenza che serve – P.CARC Lombardia

L’emergenza Coronavirus ha fatto emergere il fallimento e la gestione criminale dei governi, nazionali e locali, nel settore sanitario. Mi riferisco allo smantellamento della sanità pubblica, anche di quella Lombarda, una sanità che hanno sempre detto essere “d’eccellenza”. Oggi il 50% della sanità lombarda è in mano ai privati, alle grandi strutture, convenzionate e accreditate come il gruppo San Donato (cui fa capo il San Raffaele), Humanitas, Maugeri, Poliambulanza, Multimedica e altri gruppi minori, strutture che stanno in piedi grazie ai finanziamenti pubblici, alle nostre tasse, ai contributi dei lavoratori dipendenti. Questo è il reale problema, il motivo per cui oggi il sistema sanitario lombardo non riesce a gestire l’emergenza. Quindi dobbiamo dire BASTA alla privatizzazione della sanità! Bando agli affaristi e speculatori delle emergenze terremoti alla Bertolaso e soci, ai faccendieri della sanità privata lombarda alla scuola dei Formigoni e Don Verzè! Non abbiamo bisogno che vengano allestiti padiglioni di fiere gestiti da privati. Quindi, che fare? (guarda il video)

Video-messaggi dalla Campania, Toscana, Emilia Romagna, Bergamo

  • Sull’emergenza Covid-19 in Campania. Video – messaggio di Igor Papaleo, segretario della Federazione Campania del P. CARC (Guarda il video)
  • Video-messaggio della Federazione Toscana del P. CARC: “requisire la sanità privata e riaprire gli ospedali chiusi”. (Guarda il video)
  • Videomessaggio di Andrea Scarfone, P. CARC in Emilia Romagna: “Prendere esempio dalla lotte del SI Cobas nel modenese, degli educatori in tutta la regione, della After Glass di Fidenza e dalle denunce pubbliche e anonime degli operai di Reggio Emilia! Di fronte all’emergenza ci vogliono misure d’emergenza!”. (Guarda il video)
  • Video-messaggio del Segretario della Sezione di Bergamo: Ricacciamo al mittente le parole di Confindustria Bergamo che cerca di minimizzare e mettere a tacere la tragedia che si sta consumando in questi giorni nella città e nella sua provincia. Andrà tutto bene con operai e masse popolari organizzati per far fronte all’emergenza! (Guarda il video)

Leggi anche

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Carceri e repressione

Dopo l’intervista a Caterina Calia, avvocato del foro di Roma, continua l’inchiesta sulle carceri con l’intervista a Pietro Ioia, Garante dei Diritti dei Detenuti di Napoli: “Le misure varate dal Governo non sono assolutamente sufficienti. Da Poggioreale potrebbero uscire grazie al Decreto Legge forse 250 detenuti, una goccia nel mare, un dato del tutto irrilevante”- a cura dell’Agenzia Stampa del P. CARC.

[Napoli] Covid-19: intervista a Pietro Ioia, Garante dei Diritti dei Detenuti

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Continua a seguire l’aggiornamento sulle mobilitazioni in corso per far fronte dal basso all’emergenza sanitaria!

[Aggiornamento 22 marzo h 12] Mobilitazioni in tutto il paese per fare fronte dal basso al COVID-19

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Appello alla sottoscrizione economica

In queste settimane e nelle prossime, nonostante i tentativi di imporre uno stato polizia, i divieti di riunione e di assemblea, i divieti di sostenere attivamente la classe operaia che sciopera e si organizza, i tentativi di selezionare chi può circolare e chi no, il P.CARC ha continuato a operare per rafforzare e coordinare le organizzazioni operaie e popolari e dare una prospettiva di organizzazione e mobilitazione ai tanti compagni che hanno la falce e il martello nel cuore che non si accontentavano di “aspettare che l’emergenza passi” e lasciare nel frattempo mano libera alla classe dominante.

Ma in queste settimane, e nelle prossime, le principali attività attraverso cui il P.CARC raccoglie le risorse per l’attività politica nazionale e locale sono sospese. Mai come in questa fase la possibilità di dare continuità alla nostra azione dipende dalle sottoscrizioni economiche volontarie della rete che abbiamo intorno e dalla solidarietà di tanti compagni, di tanti comunisti, che esistono ancora in questo paese.

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