“Ma se chiediamo aiuto a Cuba, alla Cina, alla Russia, cosa ci stiamo a fare nella NATO?”

Il nostro paese sta colando a picco non per l’attacco di eserciti poderosi armati fino ai denti, ma di un nemico microscopico, invisibile, pervasivo. Per gli eserciti, siamo membri della NATO, abbondiamo di basi militari e bombe atomiche sul nostro suolo, siamo coinvolti in mega-esercizi militari (solo messi in ginocchio dal virus ci siamo ritirati dall’ultima, bellicosa esercitazione). Siamo anche nella UE. Ma nessuno dei nostri “alleati”, i quali per lo statuto dell’OTAN (perché siamo il solo paese latino che usa l’acronimo NATO, che in italiano non vuole dire nulla) sono tenuti a intervenire se fossimo attaccati militarmente, proprio nessuno, ha mosso un dito mignolo per aiutarci in questo tragico frangente (pur tenendo conto che molti hanno le loro gatte da pelare).

E allora? Allora abbiamo chiesto aiuto ai “nemici”! Le giravolte sono tradizionalmente il nostro forte. In tempo di guerra guerreggiata sarebbe alto tradimento. Ed ecco, riceviamo soccorso da Cuba, dalla Cina, dalla Russia: il peggio immaginabile per l’OTAN! Ma allora sembra veramente singolare che nessuno ponga una buona volta la domanda: MA COSA CI RESTIAMO A FARE NELL’OTAN-NATO?

A me sembra incredibile, paradossale, che a nessuno venga questo dubbio.

Perché – vediamo – che cosa ci “costa” essere membri dell’OTAN-NATO? Se per lo meno fosse gratis, ma invece ci costa, e molto salato: soldi e mezzi che, proprio in questa occasione, servirebbero maledettamente al nostro servizio sanitario!

Per renderci conto di “OTAN-NATO quanto ci costi?!” è sufficiente un paragone elementare, che però non ho mai sentito fare da nessuno.

Proprio ai nostri confini ci sono due paesi che non aderiscono all’OTAN-NATO, non San Marino o Monaco, non paesi sottosviluppati (con tutto il rispetto): l’Austria e la Svizzera. Mamma mia, forse correrà un brivido per la schiena, che rischi corrono a non avere l’«ombrello» dell’OTAN-NATO! E invece no. Anche nei periodi peggiori dei sanguinosi attentati ne sono rimasti fuori: perché? Oibò, un dubbio, non sarà perché non hanno contingenti militari all’estero, nelle zone delle (nostre) guerre?

Ma se fosse solo questo (e già non è poco, anche perché le missioni militari all’estero ci costano non pochi soldini). Diamo un’occhiata al loro budget militare, tenendo conto che l’Italia ha una spesa militare di oltre 26 miliardi di dollari, che è circa 1,3% del nostro PIL.

Per l’Austria, il PIL è stato all’incirca di 418 – 456 miliardi di dollari nel 2017 e 2018, a fronte di una spesa militare di circa 3,140 miliardi nei rispettivi anni: all’incirca lo 0,7% del PIL, grosso modo la metà rispetto all’Italia. E si che da qualche anno l’Austria si è data governi decisamente di destra.

Per la Svizzera, con un PIL di circa 740 miliardi di Dollari nel 2018, ha speso per la Difesa circa 4,7 miliardi di dollari, ossia circa 0,64% del PIL.

Gli austriaci e gli svizzeri tremeranno alla sola idea di subire un attacco militare (si, ma da chi?!).

Certo questo paragone è semplicistico: bisognerebbe esaminare in dettaglio la struttura dei sistemi militari di questi paesi, ad esempio in Svizzera ha una singolare struttura (brevemente da Internet: Fondamentalmente l’Esercito svizzero è organizzato secondo il principio di milizia e si basa sull’obbligo di prestare servizio militare per tutti i cittadini svizzeri; “La Svizzera non ha un esercito, la Svizzera è un esercito”. Può certo non piacere).

Si deve aggiungere che l’OTAN-NATO ci chiede da tempo di aumentare la spesa militare, arrivando almeno al 2% del PIL, che vorrebbe dire spendere 40 miliardi per la Difesa: col che saluteremmo per sempre il rilancio della Sanità, dei Servizi Sociali, dell’Istruzione, della Ricerca! Ma poveri, malati e ignoranti va benissimo per l’OTAN-NATO, purché armati fino ai denti, contro chi non si sa … oppure si sa benissimo, contro i soli paesi che oggi ci aiutano! Ci confermiamo voltagabbana.

di Angelo Baracca

PS – Del resto ecco come il segretario generale dell’OTAN-NATO Jens Stoltenberg si dimostra premurosa verso gli alleati: diciamo in coro “Ma quant’è buono lei!”

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_nato_per_la_salute_mondiale_insulso_e_surreale_il_segretario_stoltenberg/82_33769/

https://contropiano.org/news/politica-news/2020/03/25/ma-se-chiediamo-aiuto-a-cuba-alla-cina-alla-russia-cosa-ci-stiamo-a-fare-nella-nato-0125795

 

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