Appello ai membri delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine italiane

Comunicato CC 10/2020 – 5 aprile 2020

Appello ai membri delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine italiane

Non sostenete il colpo di Stato perpetrato dal governo Conte: senza la vostra collaborazione non passerà!
Non accettate di violare la Costituzione a cui avete giurato fedeltà, vi mettereste contro il popolo italiano!
Siate invece al servizio del popolo italiano!
Collaborate col (n)PCI che lotta per una vera sovranità nazionale: costituite in ogni reparto Comitati di Partito clandestini!

Con i Decreti-Legge dell’8 e del 9 marzo e i successivi DL e Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), il Governo Conte 2, il presidente Mattarella, altre autorità e i loro mandanti e complici hanno preso a pretesto la pandemia del Coronavirus Covid-19 per compiere un colpo di Stato e abolire i diritti costituzionali dei cittadini del nostro paese. Il governo Conte 2 chiede a ogni membro delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine di farsi suo complice e agente: non ha sostegno nella popolazione, chiede a voi di sporcarvi le mani.

Il governo Conte, altre autorità e i loro mandanti e complici dicono che le misure che impongono servono a porre fine alla pandemia del Coronavirus Covid-19. Non è vero e i fatti lo mostrano! Quelli che lo dicono sono gli eredi e continuatori di governi che hanno condotto il nostro paese alla catastrofe attuale!

Le loro misure non sono adatte a porre fine alla pandemia! La pandemia è solo un pretesto.

Il governo Conte 2, il presidente Mattarella, altre autorità e i loro mandanti e complici non fanno stare a casa con garanzia di salario pieno i lavoratori che non fanno produzioni indispensabili (clamoroso il caso del settore armi e spazio) né garantiscono condizioni di sicurezza ai lavoratori che fanno produzioni indispensabili. Vietano le riunioni sindacali, intimano ai lavoratori contagiati di tenere nascosto il contagio, inquisiscono lavoratori (compresi infermieri, medici e altro personale sanitario) e sindacalisti che protestano, criminalizzano chi sciopera per esigere condizioni di lavoro sicure!

Con le loro misure in realtà mirano principalmente a impedire che i lavoratori italiani si mobilitino in massa e si organizzino per darsi un governo che abbia veramente la volontà e la capacità di porre fine alla pandemia, di far fronte al disastro economico e sociale che la pandemia provocherà e al sistema di relazioni sociali che ha impedito di prevenire la pandemia con ricerca e vaccino e di contenerla con un servizio e una struttura sanitaria adeguati. È lo stesso sistema che provoca il disastro ecologico e le altre disgrazie che affliggono la grande maggioranza del popolo italiano!

Le misure che il Governo Conte 2 vi chiede di imporre alla popolazione italiana non impediscono la propagazione del contagio né assicurano ai contagiati un trattamento adeguato. Lo dimostrano i fatti, a più di due mesi dalla scoperta che l’epidemia era in corso.

1. Il numero dei contagiati continua a crescere benché le autorità facciano fare un numero di esami (con tamponi o altro) inferiore a quello che possono far fare.

2. Il numero dei morti da Covid-19 continua a crescere anche se non tutte le morti dovute a Covid-19 sono censite come tali.

3. Le autorità non hanno ancora distribuito, e tanto meno gratuitamente, dispositivi di protezione individuale (DPI) a tutta la popolazione, neanche a tutti gli addetti alle attività sanitarie e di soccorso e ad altre attività indispensabili.

4. Le autorità lasciano funzionare aziende che non fanno produzioni indispensabili nell’immediato e che comportano luoghi e circostanze favorevoli al contagio e la circolazione dei rispettivi lavoratori.

5. Le autorità fanno funzionare strutture e aziende indispensabili senza assicurare misure e dispositivi adeguati a impedire il contagio, creando così luoghi e circostanze favorevoli al contagio.

6. Strutture, mezzi e personale dedito alle cure, in particolare alla terapia intensiva, sono ancora in quantità insufficiente e le autorità subordinano la loro messa in opera a questioni finanziarie.

7. Le autorità non hanno ancora disposto l’erogazione senza se e senza ma di un reddito dignitoso e alle scadenze abituali a tutti i lavoratori dipendenti e autonomi e ai disoccupati. Non hanno provveduto al ricovero in case decenti di tutte le persone che sono senza casa o vivono in case inadeguate, nonostante il gran numero di case di ricchi, di Ordini e Congregazioni religiose, di immobiliari normalmente vuote e i locali lasciati liberi dai turisti.

8. Le autorità subordinano ancora l’erogazione di servizi pubblici (acqua, corrente elettrica, gas, internet e telefono, ecc.) al pagamento di bollette. Non assicurano ancora il servizio a domicilio di beni essenziali a tutte le persone che non possono spostarsi o che è meglio non si spostino.

L’elenco potrebbe continuare perché da ogni dettaglio delle misure che hanno imposto traspare che il paese non è in mano ad autorità dedite al benessere della maggioranza dei loro concittadini. È in mano ad autorità preoccupate soprattutto di nascondere l’entità dell’epidemia, di distrarre l’attenzione e impedire la ribellione della popolazione, di assicurare continuità ai profitti dei padroni delle grandi aziende, al pagamento degli interessi ai signori del sistema finanziario e bancario e al rinnovo dei titoli del Debito Pubblico che vengono a scadenza.

È ovvio che sia così perché il governo M5S-PD che è alla testa dello Stato e della Pubblica Amministrazione, è un governo a guida PD, uno dei poli delle Larghe Intese. Alti funzionari nominati dai governi delle Larghe Intese (polo PD e polo Berlusconi) fanno ancora il bello e il cattivo tempo anche dopo le elezioni del 4 marzo 2018. Il governo è infiltrato da Italia Viva di Matteo Renzi e affiancato dal Polo Berlusconi (Lega di Matteo Renzi, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Forza Italia di Antonio Tajani più satelliti vari). Questo è il governo della Confindustria, del Vaticano, delle Organizzazioni Criminali (‘ndrangheta, mafia e le altre), dei gruppi imperialisti europei (UE e BCE), americani (NATO, FMI e complesso militare-industriale-finanziario USA) e sionisti (Israele).

Sono gli stessi che lasciano continuare la produzione di armi, non per garantire sovranità e protezione al popolo italiano ma per i profitti degli esportatori e l’arricchimento dei grandi industriali italiani e stranieri: clamoroso il consenso che il 30 marzo il governo M5S-PD ha dato al gruppo (ufficialmente pubblico) Leonardo di riprendere la produzione di F35 americani nello stabilimento di Cameri (Novara).

Sono gli stessi che continuano a farvi partecipare alle spedizioni militari NATO dall’Afghanistan alla Libia e ora hanno pianificato di spedirvi su larga scala anche in Africa nel Sahel e oltre. Sono gli stessi che lasciano circolare e operare liberamente da un capo all’altro del nostro paese le basi militari NATO e USA.

Con questo sistema chissà quando e dopo quanti morti finirà l’epidemia! È quello che ha detto, nell’intervista rilasciata a Repubblica del 30 marzo anche uno dei capi della delegazione di esperti cinesi dopo aver passato in rassegna i dispositivi in atto nel nord Italia.

Il Governo Conte 2 in nome della lotta al contagio ha abolito diritti costituzionali (il diritto di spostarsi, riunirsi, organizzarsi, scioperare, dimostrare, il diritto all’istruzione ecc.): lo riconosce lo stesso Giuseppe Conte quando gli conviene (vedi l’intervista rilasciata il 29 marzo al giornale spagnolo El Pais e molti di voi lo constatano personalmente. Sono i diritti costituzionali su cui hanno chiamato a giurare ogni membro delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, mentre ora vi chiedono di farvi garanti del coprifuoco generale e della sospensione di questi diritti. Mirano a imporre un vero e proprio regime poliziesco e la militarizzazione dei territori: in questo crimine che prima o poi verrà giustamente punito vogliono implicare ognuno di voi. La lotta al contagio è solo un pretesto: milioni di lavoratori sono costretti comunque ad andare a lavorare nelle grandi aziende (i veri assembramenti!) e a spostarsi su tutto il territorio nazionale, facendosi di fatto veicolo di contagio per altri. Il Governo Conte 2 è sottomesso a Confindustria e alle altre organizzazioni padronali. Che questo avvenga, può constatarlo ogni agente delle Forze dell’Ordine onesto, a seguito dei controlli sulle autocertificazioni che fa quotidianamente.

Allo stesso tempo, milioni di persone sono bombardate ogni giorno con una propaganda di guerra, terrorizzate, abbandonate a se stesse senza alcuna tutela economica, psicologica e sanitaria. Le loro condizioni di vita peggiorano costantemente per l’incuria di Governo e istituzioni locali.

Quello messo in atto dai vertici della Repubblica Pontificia (Confindustria e altre organizzazioni padronali, Vaticano, Organizzazioni Criminali e altri gruppi imperialisti) è un vero e proprio colpo di Stato contro la Costituzione e le libertà democratiche. Esso si concretizza nel costringere milioni di persone a lavorare a rischio contagio, nel lasciare abbandonate a se stesse (o alle famiglie) senza assistenza medica centinaia di migliaia di persone contagiate che non hanno sintomi gravi (con il conseguente allargamento del contagio), nel non prendere misure economiche e politiche immediate (adeguate e sufficienti) per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica, nel non sostenere lavoratori, disoccupati e partite IVA. Non hanno neanche organizzato, mobilitando Forze Armate, Protezione Civile, studenti e disoccupati, il rifornimento di generi alimentari e di prima necessità alle persone costrette alla quarantena che solo in alcune zone hanno avuto sostegno dalle masse popolari e da giovani organizzatisi in Brigate di Solidarietà. Nello stesso tempo colpiscono la popolazione con misure restrittive concepite su misura per non intaccare gli interessi dei padroni delle grandi industrie (anche di quelle non necessarie ad affrontare l’emergenza, ma che danno profitti e impediscono ai concorrenti di occupare il mercato); vessano la massa della popolazione con il terrorismo mediatico, con la paura della repressione e con sanzioni pecuniarie che lasciano piena libertà di spostamento ai ricchi ma soffocano i lavoratori: 3.000 o 5.000 euro di multa per un Berlusconi sono noccioline, per una persona normale sono una cappio al collo.

Promotori di questo colpo di Stato sono quelli stessi che negli ultimi anni quarant’anni hanno distrutto il settore pubblico dell’economia, hanno smantellato o privatizzato le aziende proprietà dello Stato e di enti pubblici, hanno indirizzato la ricerca scientifica e l’industria farmaceutica a fare brevetti e produrre profitti, hanno inondato di denaro pubblico le tasche della sanità privata (dalle cliniche di Congregazioni e Ordini religiosi, al gruppo San Raffaele di don Verzé, alle centinaia di strutture private disseminate sul territorio nazionale), mentre hanno smantellato la sanità pubblica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità contabilizza per l’Italia solo negli ultimi dieci anni 37 miliardi in meno di finanziamenti per gli ospedali pubblici, dimezzati i posti di terapia intensiva, ridotto di 70 mila il numero dei posti letto, ridotto di 40 mila il numero del personale medico e paramedico, chiudendo ospedali e reparti e bloccando le graduatorie per l’assunzione di medici e infermieri. Questi personaggi sono i vari governatori e ministri dei partiti delle Larghe Intese (PD, partito di Berlusconi e la Lega al governo in Lombardia e Veneto) che al guinzaglio del “partito di quelli che hanno i soldi” hanno fatto arricchire a danno degli italiani speculatori e affaristi di ogni sorta, italiani e stranieri, che ora sfruttano l’emergenza Covid-19 per arricchirsi ancora di più a danno della salute del popolo italiano.

In questa situazione la propaganda della “necessità dell’unità nazionale” è solo intossicazione delle menti e diversione dalla realtà che la classe dominante promuove. Cercano di nascondere il fatto che non siamo tutti sulla stessa barca. Grandi capitalisti, sciacalli della finanza, banchieri, cardinali, alti graduati militari e delle forze di polizia sono comodamente seduti nelle loro ville o uffici isolati dal contagio e comunque avrebbero a disposizione le migliori cure per guarire. Invece operai e altri lavoratori, agenti di polizia e carabinieri, soldati dell’esercito, agenti di polizia penitenziaria, sono costretti ogni giorno a lavorare “in strada” o in grandi assembramenti (fabbriche, caserme, carceri, campi di concentramento per immigrati, ecc.) senza le dovute tutele (sanificazione dei locali, mascherine, guanti), ma soprattutto sono costretti ad avere a che fare ogni giorno con centinaia di persone potenzialmente contagiose. I vertici militari, il Ministero dell’Interno e della Difesa si guardano bene dal mandare le Forze Armate e le Forze dell’Ordine a controllare lo stato di degrado e l’incuria verso la salute dei lavoratori all’interno delle aziende, a chiudere e mettere sigilli a quelle fabbriche dove gli operai sono costretti a lavorare a contatto l’uno con l’altro, per lo più senza protezioni o con protezioni insufficienti, con il rischio di contagiare le proprie famiglie al rientro dal lavoro, a controllare le strutture sanitarie gestite da Congregazioni e Ordini religiosi e da privati e le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e le case di riposo gestite da affaristi e speculatori che si arricchiscono sulla pelle degli anziani, dove migliaia di anziani muoiono per mancanza di cure. Sono gli stessi alti ufficiali, generali e colonnelli che, consci dei reati che commettono e timorosi del futuro, cercano tramite il loro lacché Maurizio Gasparri di farsi approvare in Parlamento uno scudo, l’immunità penale, per mettersi al riparo da richieste di risarcimento e da denunce perché fanno lavorare voi senza dispositivi di protezione individuale (DPI) né garantiscono la sanificazione di luoghi di lavoro, automezzi e dotazioni personali (come segnalato nella lettera inviata il 29 marzo al Presidente del Consiglio e ai Ministri dai sindacati militari e di polizia FP CGIL, SILP CGIL-UIL, SILF, SILCA, SIAM SILME).

 

Soldati delle FFAA italiane, agenti delle FdO! Questa emergenza sanitaria ed economica è una guerra: la classe dominante, i suoi esponenti e portavoce la conducono combinando l’incuria verso le masse popolari e la repressione sotto il paravento dell’ “unità nazionale” e chiedono a voi di “puntare il fucile” contro i lavoratori, i giovani, le donne, i pensionati italiani, le vostre famiglie! Non prestate le vostre braccia, la vostra professionalità e la vostra intelligenza a questa operazione di repressione contro la popolazione: chi vi chiede di farlo sono gli stessi criminali che non si sono fatti scrupoli a lasciarvi senza tutela alcuna al rientro dalle “missioni di pace”, che fanno orecchie da mercante verso il problema dei “suicidi” tra i vostri colleghi, che lasciano all’abbandono quei militari contaminati dall’uranio impoverito e altri metalli pesanti durante gli addestramenti nei poligoni NATO e nelle “missioni all’estero” (Balcani, Iraq, Afganistan), che vi negano diritti di rappresentanza sindacale, che vi trattano come servi e carne da macello (Nassirya ne è un esempio) in nome della “difesa degli interessi dello Stato e della Costituzione”. Non fatevi complici di quanti violano la Costituzione, della classe di parassiti che usa questa pandemia per continuare ad arricchirsi, che semina panico per tenere sottomesse le masse popolari. Partecipate, sostenete e collaborate con le organizzazioni popolari che si organizzano dal basso per affrontare la situazione d’emergenza (Brigate di Solidarietà e altre).

 

Militari delle Forze Armate italiane, utilizzate la vostra professionalità per sostenere le reali necessità dei quartieri delle grandi città e delle zone periferiche: collaborate alle tante iniziative messe in atto da Emergency e da altre simili associazioni, dai comitati popolari che fanno quello che le istituzioni non fanno, ossia aiutare gli anziani, i malati e le persone in difficoltà per l’approvvigionamento dei beni di prima necessità (spesa, farmaci ecc.). Non prestatevi invece all’“operazione Strade Sicure” che il Governo vuole estendere per militarizzare i territori, con l’obiettivo di incutere ancora più terrore tra la popolazione civile e creare ancora più panico e disorientamento! Solo organizzando la popolazione e mobilitandola ci salveremo, non terrorizzando e reprimendo! Autorità veramente popolari i giovani non li chiudono in casa, ma li mobilitano in Brigate di Solidarietà e in formazioni per altre attività utili, ovviamente tenendo conto che da alcuni decenni il sistema di relazioni sociali, quindi capillari e correnti, e i mezzi di comunicazione educano le nuove generazioni alla competizione, alla concorrenza e all’evasione, quindi all’individualismo anziché alla collaborazione e alla solidarietà!

 

Agenti della Polizia Penitenziaria, utilizzate la vostra esperienza e professionalità per sostenere la battaglia di tanti detenuti, associazioni e avvocati: svuotare le carceri con misure di emergenza oggi è necessario anche per tutelare la vostra salute e quella delle vostre famiglie. Le carceri diventeranno lazzaretti per le pessime condizioni in cui si ritrovano (degrado strutturale, sovraffollamento, mancanza di DPI per tutti). Non prestatevi alle direttive dei Dipartimenti che vi ordinano di usare il “pugno duro” con i detenuti mentre vi fanno rischiare la vita e continuano a farvi stare in galera con doppi turni e straordinari e minacciano di rappresaglie i vostri colleghi che restano a casa per paura del contagio!

 

Carabinieri, poliziotti, finanzieri: usate la vostra professionalità e il vostro ruolo per controllare tutte le fabbriche e le aziende del territorio nazionale ancora aperte, i veri grandi assembramenti di persone, per verificarne lo stato di salubrità e sicurezza. Entrate negli ospedali per verificare le condizioni igieniche e di sicurezza in cui sono costretti a lavorare infermieri e medici. Non prestatevi a colpire con denunce qualche “furbetto” o chi legittimamente esce a farsi una passeggiata dopo ore e giorni che è stato chiuso in una casa stretta e insalubre (i ricchi invece hanno ville, parchi, giardini e ampie dimore e comunque a loro una pena pecuniaria non fa alcun male): i veri “untori” e veicolo di contagio sono le aziende private e i padroni, che assembrano a centinaia gli operai sotto il ricatto del salario, ammassati sulle catene di montaggio e senza protezioni; sono le strutture sanitarie e gli ospedali collassati dai tagli alla sanità pubblica degli ultimi quarant’anni e in cui i medici e gli infermieri, per l’incuria del governo e delle direzioni sanitarie, sono costretti a lavorare in pessime condizioni igieniche, senza sufficienti protezioni; le carceri e i campi di concentramento (dai molti nomi) dove sono rinchiusi gli immigrati che non vivono alla macchia.

 

A tutti i membri democratici delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine facciamo appello a non prestarsi ad attuare le misure repressive del governo contro la maggioranza della popolazione italiana, garantendo così di fatto gli interessi dei veri responsabili della situazione disastrosa in cui versa il paese.

Ribellatevi, disobbedite alle direttive di fare multe e denunce a lavoratori, giovani e pensionati!

Rifiutatevi di usare il vostro ruolo per contribuire al terrorismo mediatico e psicologico che la classe dominante fa attraverso i giornali e i TG. Usatelo invece per fare quello che serve davvero per affrontare l’emergenza! Voi siete in una posizione privilegiata per promuovere iniziative da parte della popolazione e per denunciare le autorità criminali!

I sindacati militari (sia quelli riconosciuti ufficialmente, sia quelli che ancora non lo sono ma hanno una rete di associati e contatti) e di polizia devono sostenere tutti i militari e gli operatori dell’ordine pubblico che si mettono su questa strada: assistenza legale, appoggio sindacale e politico, logistico e organizzativo, se vogliono realmente fare gli interessi del personale militare e degli agenti!

Stante il “clima che si respira” nei vostri ambienti, siamo coscienti che organizzarsi per cambiare le cose non è concesso dai vertici militari e di polizia perché non è compatibile con i loro interessi. Molti di voi sono quindi timorosi: Riccardo Casamassima sta pagando per aver denunciato l’omicidio di Stefano Cucchi. Denunciare, anche in forma anonima, la violazione della Costituzione, il malaffare, la corruzione perpetrate dai vostri superiori, è giusto e necessario. Collaborare con gli operai e con le masse popolari che lottano per migliori condizioni di lavoro e di vita è un vostro dovere. Questo è essere fedeli al popolo e non ai vari criminali con i guanti bianchi o con le armi che appestano il paese.

 

Coscienti della repressione che la classe dominante attua in mille modi contro i lavoratori di questo paese, contro i comunisti e contro chiunque ha intenzione di (e si organizza per) cambiare realmente le cose, il (nuovo) Partito comunista italiano è clandestino: si è dato la forma organizzativa necessaria a far fronte alla violenza della borghesia e del clero, a prevenire le infiltrazioni dei nemici del movimento comunista, a prevenire la repressione. La clandestinità garantisce anche maggiore possibilità per i comunisti di infiltrare le organizzazioni e istituzioni della borghesia, di avere agibilità di manovra e di azione, di essere il retroterra sicuro di tutte quelle organizzazioni pubbliche che operano per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari.

Facciamo appello ai più generosi e animosi tra le fila delle Forze Armate italiane e delle Forze dell’Ordine ad arruolarsi nel (nuovo) Partito comunista italiano e a costruire Comitati di Partito clandestini nel proprio reparto, per farla finita con la classe dominante e con la macelleria sociale ed economica che promuove. Diventate membri di un esercito nuovo, che combatte per farla finita con la crisi del capitalismo e instaurare un nuovo sistema di relazioni sociali, uno Stato realmente sovrano di un paese finalmente libero da basi militari NATO e di altri paesi e da agenzie spionistiche straniere, per andare verso il Socialismo!

***

In una situazione di emergenza, serve un governo d’emergenza che adotti misure di emergenza!

Il (nuovo) Partito comunista italiano chiama i lavoratori più avanzati, le donne e i giovani più generosi, a lottare in questa situazione efficacemente contro la borghesia e il clero, a lottare per instaurare il socialismo, a lottare per formare in questa fase un Governo di Blocco Popolare che attuerà immediatamente tutti i provvedimenti necessari per realizzare le sette misure che riassumono le esigenze immediate delle masse popolari del nostro paese.

1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).

2. Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.

3. Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato).

4. Eliminare attività e produzioni inutili e dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.

5. Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.

6. Stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.

7. Conformare le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria), le Forze Armate e i Servizi d’Informazione allo spirito democratico della Repubblica configurato nella Costituzione del 1948 (in particolare a quanto indicato negli articoli 11 e 52) e ripristinare la partecipazione universale più larga possibile dei cittadini alle attività militari a difesa del paese e a tutela dell’ordine pubblico.

Queste sette misure costituiscono la base e la condizione dell’ordine pubblico e della sicurezza per le masse popolari in Italia. Queste sono le misure del governo che serve per affrontare l’emergenza sanitaria, economica e politica che assilla il paese e per avviare la sua rinascita.

 

Bando al panico, alla rassegnazione e al disfattismo!

Viva il governo delle masse popolari organizzate!

Solo un governo che gestisce l’apparato che produce beni e servizi è in grado anche di far fronte all’epidemia del coronavirus.

 

Riprodurre e affiggere ovunque, con le dovute cautele, la locandina di pag. 72 di La Voce 64: vedere che il (n)PCI clandestino è presente infonde fiducia nei lavoratori e smorza l’arroganza dei padroni!

Inviare alla Delegazione delegazione.npci@riseup.net l’indirizzo email di ogni conoscente e di ogni organismo a cui può essere utile ricevere i Comunicati del Partito

 

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

 

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