Giudice inglese impedisce riassunto ai testimoni prima dell’interrogatorio dell’accusa.
La squadra di difesa di Julian Assange si aspettava di essere in grado di esaminare un riepilogo di ciascuna dichiarazione dei testimoni prima che venissero interrogati. Hanno sostenuto che era nell’interesse del loro cliente e dell’opinione pubblica più ampio poter ascoltare le osservazioni chiave prima che fossero contestate dall’accusa.
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Craig Murray, un ex diplomatico britannico e informatore che ha seguito a lungo il caso di Julian Assange, ha dichiarato a Sputnik di essere costernato dalla decisione del giudice Vanessa Baraitser di vietare al testimone della difesa di fornire una sintesi delle loro dichiarazioni prima che siano controinterrogate.
“L’ho trovato davvero straordinario. E mi sembra assiomatico che un testimone dia le proprie prove prima di essere interrogato, invece di essere interrogato senza fornire le proprie prove. Il giudice può avere le prove per iscritto, ma il pubblico non è autorizzato”. Non l’ho sentito e fa tutta la differenza mettere a sedere una narrazione del processo “, ha spiegato Murray.
Murray, che è stato seduto con i membri della famiglia nell’Old Bailey (Tribunale penale centrale) dove si tengono le udienze, ha aggiunto che “ci sono questioni molto importanti sui diritti umani in gioco in questo processo e l’idea che il pubblico e i giornalisti non debbano sentire un testimone esporre ciò che hanno da dire prima di essere interrogati è assolutamente ridicola”.
Former British diplomat @CraigMurrayOrg reacted to the judge’s decision not to permit summaries of witness statements to be given before they are cross examined. He said this morning failed to give “any confidence” in British justice in this case.
via @SputnikInt pic.twitter.com/XkJ0qheQ8O
— Mohamed Elmaazi (@MElmaazi) September 7, 2020
Edward Fitzgerald QC, parlando per la difesa, ha detto alla corte che oltre ad assistere il tribunale era necessario che il loro cliente, che non ha avuto contatti faccia a faccia con i suoi avvocati negli ultimi sei mesi, per le sintesi di ciascuno dichiarazione del testimone per poter essere esaminata prima del controinterrogatorio. Ha aggiunto che per il pubblico più ampio è importante che la giustizia “debba essere vista come fatta” e che le sintesi sarebbero state di grande aiuto in tal senso.
James Lewis QC, parlando a nome dell’accusa, era molto contrario all’idea di fornire un riepilogo prima del controinterrogatorio. Ha anche sostenuto che, a parte gli esperti medici, tutte le altre dichiarazioni di testimoni (come quelle di un professore di giornalismo) in realtà non erano “esperti” di per sé, ma piuttosto stavano dando le loro opinioni su questioni di fatto – un punto fortemente respinto dalla difesa.
In definitiva, il giudice Baraitser ha stabilito che a ciascun testimone sarebbe stato concesso un massimo di 30 minuti per mettersi a proprio agio e collocarsi, ma non ha ritenuto necessario che i riassunti fossero consentiti prima che ciascun testimone fosse interrogato perché aveva già letto tutte le dichiarazioni dei testimoni e alla fine sarà lei la “scopritrice dei fatti” e non i membri del pubblico.
Notizia del: 07/09/2020