Precarizzazione del lavoro, taglio dei salari, taglio delle pensioni e aumento dell’età pensionabile, taglio dello Stato sociale.
“CE LO CHIEDE L’EUROPA!”
Lo vedete il grafico¹?
È il vero volto dell’Unione Europea. È l’aspetto dell’austerità fiscale, lo stile deflattivo dell’Eurozona.
Rappresenta il forte calo degli investimenti pubblici netti nell’ultimo decennio.
L’Italia è persino entrata in territorio negativo, con effetti devastanti sulla crescita di breve e lungo periodo.
È quello che ci chiede da decenni l’Unione Europea: riforme lacrime e sangue dal lato dell’offerta.
Che vuol dire?
Precarizzazione del lavoro, taglio dei salari, taglio delle pensioni e aumento dell’età pensionabile, taglio dello Stato sociale.
Ecco a cosa serve il vincolo esterno.
Ecco perché gli ascari al Governo spingono tanto per farci ricorrere al MES e al Recovery Fund (Recovery MES per gli amici).
Vogliono consegnare definitivamente le chiavi di casa all’invasore straniero.
Abbiamo una classe politica in cui si annidano decine di novelli Quisling. E molti ignoranti che non sanno neanche cosa hanno firmato o stanno per firmare.
Intanto sono 30 anni che tagliano la spesa pubblica. Dopo aver svenduto agli amici degli amici un patrimonio come l’IRI.
Di Gilberto Trombetta
[¹ grafico via Philipp Heimberger https://twitter.com/heimbergecon/status/1310091211953315841/photo/1]
This is what fiscal austerity looks like, €zone style. Strong decline in net public investment (after depreciation) over the past decade; Italy has even moved into negative territory – with adverse short- and long-run growth effects. We need to reverse this in the future. pic.twitter.com/a3CrAW2pui
— Philipp Heimberger (@heimbergecon) September 27, 2020