«Negazionista» ormai è un appellativo scagliato con una certa violenza contro chiunque critica l’irrazionalità o iniquità di un provvedimento.
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A cosa serve l’epiteto «negazionista»
«Negazionista» ormai è un appellativo scagliato con una certa violenza contro chiunque critica l’irrazionalità o iniquità di un provvedimento, contro chi smonta un esempio di mala informazione mainstream sul virus, contro chiunque ricorda le responsabilità del governo o dei presidente di regione, contro chi rifiuta la narrazione dominante incentrata sull’«è colpa nostra, gli italiani capiscono solo il bastone…». Persino chi «indossa male» la mascherina, scrive il collettivo Wu Ming, si becca l’epiteto di «negazionista». C’è qualcosa da ripensare, anche nei movimenti . |
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