La pandemia ha reso evidenti in modo brutale mutamenti profondi cominciati in realtà da tempo: quelli che riguardano la relazione con la morte, la nostra idea di libertà, la nostra idea di società.

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I quattro passaggi dell’autorganizzazione La pandemia ha reso evidenti in modo brutale mutamenti profondi cominciati in realtà da tempo: quelli che riguardano la relazione con la morte, la nostra idea di libertà, la nostra idea di società. Quali saperi comuni ci possono tirare fuori dalla palude? Ascanio Celestini

L’avanzata della geoingegneria La falsa soluzione ai problemi del clima invade il cielo di un territorio indigeno Silvia Ribeiro

Benedetto capitalismo Nel finire dell’anno una notizia è passata sotto tono: un incontro di papa Bergoglio con un gruppo di manager di alcune tra le più grandi imprese e banche del mondo. Intanto la copertina del Time ci rassicura e apre l’anno nuovo con The Geat Reset. un nuovo inizio per il capitalismo. Non c’è da preoccuparsi: saranno le grandi corporation a salvarci Paolo Cacciari

Sul ponte sventola bandiera bianca Si fa finta di niente, ma l’Italia è il paese europeo che ha il maggior numero di morti per Covid in valori assoluti. Eppure in giugno non era così. All’origine c’è la “pazza estate”, ma anche il collasso dell’asse Stato centrale–Regioni. Immuni, la sanità territoriale, il riordino della rete ospedaliera, la coppia Scuola-Trasporti: quello che perfino i documenti ministeriali avevano indicato come strategie di difesa è stato un completo fallimento Marco Revelli

Il costo di Milano-Roma in tre ore I signori dell’alta velocità a ogni costo hanno avuto ragione: hanno compresso la carta geografica del Belpaese. Scrive Claudio Giorno dalla Val Susa: “Peccato che per consentire agli executives di Intesa San Paolo di andare a dormire in un condominio di Legacoop di Moncalieri dopo aver passato le otto ore in Torre Breda/Porta Garibaldi (ma rimanendo connessi a piazza Affari anche durante il “viaggio veloce”) siano stati aboliti gli abbonamenti ridotti per studenti… Peccato che la rivoluzione delle frecce abbia aumentato le disuguaglianzei: l’enorme investimento 100% pubblico è andato a favore del 5% dei cittadini, al rimanente 95% – pendolari, lavoratori e studenti ‒ sono stati assegnati rotaie vecchie e materiale rotabile fatiscente…” Claudio Giorno

Il desiderio di cambiare tutto L’aborto libero e gratuito in Argentina è un evento storico per l’America Latina Laura Fano

Territori e migranti La maggior parte dei migranti nel mondo sono “profughi ambientali”. Possono essere decisivi nelle lotte per la conversione ecologica. Per questo abbiamo sempre più bisogno di comunità aperte, multietniche e multiterritoriali Guido Viale

Un po’ meno stranieri Migranti su stampa, tg e social: il rapporto annuale di Carta di Roma redazione di Benvenuti Ovunque Strade scolastiche e piazze pedonali E se invece delle auto intorno alle scuole vedessimo panchine, alberi e fontanelle? Comitato genitori IC5 Bologna Nell’orto con Rodari Le discussioni intorno al bisogno di trasformare l’apprendimento e al rapporto tra scuola e territorio andrebbero fatte in spazi all’aperto JLC Facciamo un patto Le risorse messe a disposizione dal governo sono inadeguate e i tempi mal programmati, tuttavia i “patti educativi di comunità” possono essere un campo di ricerca e di sperimentazione importante, come dimostrano alcune esperienze. Non si tratta solo di promuovere e rafforzare la collaborazione tra scuola e “comunità educante”, ma di favorire la cura nei territori dei beni comuni Pietro Rovigatti

Benvenuti ovunque, testata interna a Comune, dedicata al migrare e all’affermazione della libertà di movimento, è curata con la Rete dei Comuni Solidali. È possibile iscriversi alla Newsletter di Benvenuti ovunque cliccando qui