“Crescita senza crescita economica”

Nei giorni scorsi la  EEA (Agenzia Europea dell’Ambiente) ha presentato un report dal titolo “Growth without economic growth” (“Crescita senza crescita economica”).

 

Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio
 25/1/2021

EEA è l’Agenzia Europea dell’Ambiente (European Environment Agency) che raccoglie dati, fornisce informazioni e produce valutazioni su tematiche ambientali in collaborazione con la rete europea di informazione e osservazione ambientale (Eionet) e i suoi 32 paesi membri. Nei giorni scorsi ha presentato un report dal titolo “Growth without economic growth” (“Crescita senza crescita economica”): un contributo davvero importante su cui tutte le classi politiche e l’intera Società civile, ci auguriamo, sono e saranno chiamati a riflettere con attenzione ed urgenza…

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Crisi di governo: la questione ecologica non ha avuto la fiducia

Il prof. Paolo Pileri ha ascoltato tutti gli interventi dei Senatori intervenuti in aula nel dibattito sulla fiducia al Governo e ha registrato una drammatica situazione: dei 57 discorsi, uno solo ha toccato il tema dell’ambiente e dell’ecologia, del paesaggio. Eppure questi temi incidono per il 37% degli investimenti previsti dal Recovery Plan e dovrebbero dunque essere al centro del dibattito politico per concretizzare la visione di una transizione ecologica.
Questo potrebbe significare che, in prospettiva, buona parte di quegli investimenti saranno buttati, non creeranno sviluppo, non faranno crescere né i politici né i cittadini, non cambieranno il Paese e serviranno solo per far “girare” un po’ di risorse, cosa che piace sempre a molti, ma che non interessa alle prossime generazioni…

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Serve una crescita rigenerativa per restituire al pianeta più di quanto prendiamo

L’11 gennaio scorso la presidente von der Leyen, in un breve discorso in occasione del One planet summit, ha sintetizzato la propria posizione e i programmi in corso su biodiversità e ambiente della Commissione europea, rimarcando il nesso tra perdita di biodiversità, Covid e pandemie ed elencando la lunga serie di azioni previste a livello comunitario per dirigere gli investimenti verso il miglior soggetto in grado di offrire un sicuro ritorno economico: la natura…

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Approvata la legge regionale sarda scempia-coste, iniziamo la controffensiva popolare e ambientalista per difendere la nostra Terra

Come prevedibile, è stato approvato il 14 gennaio 2021 con i voti della maggioranza consiliare di centro-destra il testo finale del disegno di legge regionale n. 108 del 2020 contenente gli aumenti volumetrici nella fascia costiera, nelle aree agricole e nei centri storici frutto della bulimìa cementizia di una politica tanto miope quanto deleteria, che vuol rendere la Sardegna un miserabile contenitore di metri cubi e poco più.
Il testo uscito dall’esame della Commissione consiliare competente risulta denso di illegittimità e si prepara ad una forte opposizione civica

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Deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi in Basilicata: manifestare la propria contrarietà quale atto dovuto, indispensabile e urgente

La pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI), da parte della Sogin S.p.A., propedeutica alla individuazione del sito per la realizzazione del deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi e relative opere connesse ed annesse, ha suscitato grande perplessità in tutte le Regioni coinvolte, in primis nella Regione Basilicata e nella Regione Puglia.
Per favorire l’opposizione costruttiva anche da parte delle amministrazioni locali, suggeriamo una proposta di delibera da discutere in Consiglio comunale, immaginata per il Comune di Genzano, che può costituire una base per ogni altro Comune…

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La Convenzione disattesa

Sono da poco trascorsi vent’anni dall’apertura alla firma degli Stati membri della Convenzione europea del paesaggio (avvenuta a Firenze il 20 ottobre 2000) e pian piano si stanno spegnendo le luci e i microfoni delle molteplici celebrazioni avvenute. Lecito porsi qualche interrogativo: perché a fronte di esiti tanto incoraggianti il paesaggio nel nostro paese viene così frequentemente messo in pericolo da volontà trasformative? Perché questo patrimonio costituito dalla stratificazione di sedimenti materiali e immateriali lo stiamo sempre più depauperando? Perché le comunità, che sono in costante relazione con esso, entrano solo marginalmente nei processi decisionali che determinano le scelte di pianificazione e gestione?…

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Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
“SALVIAMO IL PAESAGGIO – DIFENDIAMO I TERRITORI”
www.salviamoilpaesaggio.it
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