Oltre alla beffa il danno: dalla lettera si scopre che la Conferenza dei Servizi per il progetto esecutivo non è mai stata convocata e che non c’è quindi ancora il nulla osta della Soprintendenza di Stato (e non è una formalità banale).
Comunicato stampa n. 1/2021
Commissione Ambiente Regione Lazio sul Parco Archeologico di Centocelle: Comune di Roma non pervenuto
Roma Capitale manda lettere…
E’ il massimo che è riuscito a fare il Dipartimento Ambiente sotto la guida dell’Assessora alle Politiche del verde Laura Fiorini, il principale protagonista e responsabile dei procedimenti che riguardano la realizzazione del PAC, dalla rimozione dei rifiuti interrati alla attuazione dei progetti esecutivi del secondo stralcio, ossia altri 18 ettari con ingresso dal Quadraro Vecchio e con annessa villa romana da musealizzare, opera finanziata ma ferma proprio a causa della mancata bonifica del Canalone.
Oltre alla beffa il danno: dalla lettera si scopre che la Conferenza dei Servizi per il progetto esecutivo non è mai stata convocata e che non c’è quindi ancora il nulla osta della Soprintendenza di Stato (e non è una formalità banale).
Sugli autodemolitori poi poche nuove, l’Assessore capitolina Ziantoni, a cui invece toccano le politiche sui rifiuti, manda a dire (sempre per lettera) che hanno completato l’iter (quale?) e che si incontreranno a breve in Regione per tirare le fila. Ma di azioni concrete per delocalizzarli non è stata data notizia.
E sì perché,tanto per semplificare le cose, ora gli assessorati del Comune di Roma competenti sul PAC sono diventati due, dividendosi tra loro le direzioni del Dipartimento Ambiente. E questo quando la carenza principale che abbiamo più volte evidenziato, e richiesto, è stata ed è la mancanza di una cabina di regia unica e coordinata.
Apprendiamo dal rappresentante del V Gruppo della Polizia locale che è stato eseguito un sopralluogo con AMA nell’area ex Casilino 900 (parallela alla Togliatti dietro gli autodemolitori) ed è in corso la stima dei costi per un ulteriore sgombero di rifiuti abbandonati. Per lo stesso intervento erano stati spesi 206.000 €, tra settembre e ottobre 2019. Nel frattempo, per fortuna hanno provveduto a far chiudere gli accessi carrabili, anche questo chiesto più volte, per evitare nuove discariche.
Peccato che quello sulla Togliatti era potenzialmente un accesso pedonale per tutta l’utenza di quel versante del Parco, bastava lasciare 1 metro di spazio per far entrare pedoni e biciclette… l’avevamo chiesto più volte… si riuscirà a fare prima o poi?
Il Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale, in seguito alle nostre richieste, si è impegnato a predisporre protocolli di emergenza specifici per le casistiche rilevate nel PAC, prima tra tutti l’incendio di autodemolitore. Forse la prossima volta che chiameremo la Sala operativa del Dipartimento avranno qualche risposta in più oltre a “chiudete la finestra…”.
Ringraziamo la buona volontà e l’impegno di quei funzionari che si sono presentati e che hanno dato notizie, ringraziamo i membri della Commissione regionale e la Consigliera Bonafoni che ne ha chiesto la convocazione.
Appoggiamo pienamente quanto da lei proposto e approvato dalla Commissione: inviare a Roma Capitale un elenco dettagliato delle inadempienze amministrative che si sono palesate in questa audizione e chiedere siano risolte a breve.
Pur stremati da tanto pressappochismo e disinteresse per un problema – ai nostri occhi – di portata nazionale, continueremo ad insistere nella lotta: VOGLIAMO IL PARCO!
Roma 5 febbraio 2021
Comitato PAC Libero
Fb: PAC Libero