“I colleghi all’estero dicono che questi vaccini sono un farmaco completamente innovativo, moderno. Però, se è vero, lo si capirà fra una decina di anni.”
Putin e i vaccini Pfizer e Moderna… “Lo si capirà fra una decina di anni”
Come AntiDiplomatico vi abbiamo già riportato le dichiarazioni del presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, sull’efficacia dello Sputnik V e sulla sua capacità. Da Tass del 6 maggio:
“Sui mercati mondiali si sta intensificando la lotta tra i diversi produttori farmaceutici mondiali. Quindi pare che i mercati abbiano deciso di sostenere il vaccino americano Moderna, cui fa concorrenza un’altra società americana, la Pfizer, ed entrambe si comportano in modo aggressivo sui mercati. Ma questi non sono affari nostri, bensì loro.
I nostri farmaci sono basati su tecnologie e piattaforme che sono state utilizzate per decenni. E anche oggi sono molto moderni e, senza dubbio, sono i più affidabili e più sicuri. Come ha detto uno degli esperti europei, affidabili come un Kalashnikov… Ha certamente ragione.”
Una frase però, come sottolinea oggi Giuseppe Masala, è sfuggita dai radar dei commentatori nostrani: “I colleghi all’estero dicono che questi vaccini sono un farmaco completamente innovativo, moderno. Però, se è vero, lo si capirà fra una decina di anni.”
Del resto che i vaccini Mrna siano l’esperimento con il maggior numero di cavie della storia dell’umanità nessuno lo può negare. Che quello indicato dal presidente russo sia il giusto termometro temporale per gli effetti definitivi non lo sappiamo. Quello che è certo è che l’informazione non è stata degna di questo nome, se è vero che solo il Simplicissimus in Italia ha ripreso e commentato questo studio del prestigioso Salk Institute dal titolo: “La proteina spike del nuovo coronavirus gioca un ruolo chiave aggiuntivo nella malattia”