La vicenda è ormai ben nota: un aereo di linea della compagnia Ryanair in volo da Atene a Vilnius ha effettuato un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Minsk nella serata di domenica in seguito a un allarme bomba. Un caccia MiG-29 delle forze aeree bielorusse è stato fatto decollare per scortare l’aereo a Minsk. Il volo Ryanair è atterrato in piena sicurezza. Nessuna bomba è stata trovata all’interno. Il comitato investigativo della Bielorussia ha aperto un procedimento penale con l’accusa di falso allarme bomba.
A bordo del volo diretto a Vilnius viaggiava Romat Protasevich. Oppositore bielorusso editore di Belamova, un canale Telegram fondato lo scorso anno da Igor Losik, un consulente per l’organizzazione mediatica statale statunitense RFE/RL. Belamova è stata effettivamente messa fuori legge il mese scorso, dopo che un tribunale nella città bielorussa orientale di Gomel l’ha dichiarata un’organizzazione “estremista”. Losik è stato arrestato la scorsa estate nella sua città natale di Baranavichy, e si trova attualmente in prigione.
Romat Protasevich, ricercato in Bielorussia, è stato tratto in arresto. Protasevich in precedenza ha lavorato direttamente per il canale di propaganda finanziato da Washington, che sostiene gli obiettivi di politica estera degli Stati Uniti nell’Europa centrale e orientale.
L’anno scorso, è stato impiegato come redattore capo del popolare canale di opposizione Telegram Nexta Live, con sede in Polonia, che il governo aveva precedentemente dichiarato estremista. A novembre è stato inserito in una lista internazionale di ricercati dalle autorità bielorusse, accusate di aver contribuito a organizzare proteste anti-governative dopo le elezioni presidenziali della scorsa estate e di “incitare all’ostilità sociale e alla discordia”.
L’arresto dell’oppositore bielorusso ha provocato forti proteste provenienti dal campo occidentale.
Dal Segretario Generale della NATO, al premier polacco passando per la Farnesina, hanno tuonato contro Lukashenko. La leader dei Verdi tedeschi, la papabile cancelliera Baerbock, parla di dirottamento di Stato. Insomma, il campo occidentale protesta in maniera veemente contro la Bielorussia. Da più parti giungono richieste di risposte forti, sanzioni, insomma il classico armamentario occidentale.
La Guaidò di Minsk Tikhanovskaya chiede l’esclusione della Bielorussia dall’ICAO, l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile. A sua volta l’ICAO si dice «fortemente preoccupata per l’apparente atterraggio forzato di un volo Ryanair e dei suoi passeggeri, che potrebbe essere in violazione della Convenzione di Chicago».
Eppure in passato in casi simili non abbiamo registrato tali veementi proteste. Tutt’altro. L’editorialista del quotidiano russo Komsolskaya Pravda, Alexander Kots, ricorda che la Turchia costrinse all’atterraggio ad Ankara un aereo passeggeri siriano sospettato di trasportare armi. Allo stesso modo l’Ucraina fece atterrare a Kiev un Boeing bielorusso con a bordo l’esponente anti-Maidan Armen Martirosyan, con la minaccia di caccia militari fatti decollare per dirottare il volo e costringerlo all’atterraggio a Kiev.
Accadde così anche al volo presidenziale che trasportava l’allora presidente boliviano Evo Morales. Il suo volo fu costretto ad atterrare in Austria dopo che Francia e Portogallo avevano negato l’autorizzazione a passare nel loro spazio aereo. Ci furono forti pressioni degli Stati Uniti perché sospettavano che a bordo volasse insieme a Morales il whistleblower statunitense Edward Snowden.
Snowden non era su quell’aereo e il presidente Morales rischiò la vita perché il suo aereo stava per terminare il carburante.
Allora non si udirono proteste veementi provenire dal campo liberale/occidentale. Anzi, non si udirono proteste nemmeno fioche. Gli attuali «moralizzatori», per utilizzare la definizione data da Kots, che adesso alzano la voce sdegnati, dov’erano?
Fabrizio Verde
Quando gli aerei ‘dirottati’ non indignano – WORLD AFFAIRS – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)
Aereo dirottato dal jet bielorusso. Le prime reazioni di Nato e Ue
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha detto che l’atterraggio a Minsk del volo Ryanair che portava a Vilnius, insieme con altri 122 passeggeri, il giornalista bielorusso Protasevic, subito arrestato, è “un incidente pericoloso che dev’essere esaminato da un’inchiesta internazionale”.
La Farnesina ha espresso la sua “ferma condanna” di quanto accaduto; il premier polacco Mateusz Morawiecki ha definito l’accaduto un “atto criminale di terrorismo di Stato” e ha chiesto al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che si appresta ad accogliere i 27 capi di Stato e di governo per un vertice domani a Bruxelles, di approfittare dell’appuntamento per discutere di sanzioni immediate contro Minsk.
Di Maio: “Ferma condanna per atterraggio forzato”
“Ferma condanna dell’Italia per l’atterraggio forzato di un volo commerciale ad opera delle Autorità bielorusse”, twitta il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Chiediamo il rilascio immediato di tutti i passeggeri a bordo. Si tratta di una violazione inaccettabile delle regole internazionali di navigazione aerea“.
Fassino: “Atto di pirateria inaccettabile”
“Con un atto di pirateria aerea il regime di Lukachenko ha dirottato un aereo in volo da Atene a Vilnius per arrestare Roman Protasevich un giornalista colpevole di dare voce all’opposizione bielorussa. Un atto illegale, arrogante e in dispregio di ogni diritto. È la conferma di quanto il regime di Lukachenko rappresenti un pericolo per la Bielorussia e la sicurezza imternazionale. Una ragione di più per intensificare ogni azione utile al superamento dell’attuale regime e alla indizione di elezioni, con osservatori internazionali, che consentano ai cittadini bielorussi di scegliere liberamente da chi essere governati”. Lo ha dichiarato Piero Fassino Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati.