“Abbiamo messo noi sanzioni agli Stati Uniti? Sono stati loro a imporre sanzioni contro di noi e continuano a imporle. Per ogni ragione e per nessuna ragione, solo perché esistiamo. Ma devono farsene una ragione: la Russia c’è, c’ è stata e ci sarà ancora.” In vista del prossimo incontro che si terrà a Ginevra il prossimo 16 giugno, con il suo omologo statunitense, Joe Biden, il leader russo, dal Forum di San Pietroburgo, mette le cose in chiaro.
Putin: Abbiamo messo noi sanzioni le agli Stati Uniti? Sono stati loro a imporre sanzioni contro di noi e continuano a imporle. Per ogni ragione e per nessuna ragione, solo perché esistiamo. Ma devono farsene una ragione: la Russia c’è, c’ è stata e ci sarà ancora. #statece pic.twitter.com/3gV71u06vV
— Marco Bordoni (@bordoni_russia) June 5, 2021
Il presidente russo ha avvertito, inoltre, che gli Stati Uniti devono affrontare i problemi tipici degli imperi e stanno facendo “passi fermi” lungo il commino già percorso dall’URSS.
Il presidente russo durante un incontro con i capi delle agenzie di stampa mondiali ha premesso “sentiamo minacce che continuano dal Congresso degli Stati Uniti” e da altre istituzioni e sono prodotte “nel quadro dei processi politici interni degli Stati Uniti”. A suo parere, gli autori di tali dichiarazioni apparentemente partono dal fatto che il potere economico, militare e politico degli Stati Uniti “è così [grande] che questo che sta accadendo non è terribile, lo supereremo, pensano”.
“Sapete qual è il problema? Ve lo dirò da ex cittadino dell’ex Unione Sovietica”, ha ricordato Putin, tracciando un parallelo: “Qual è il problema degli imperi: gli sembrano così potenti che possono permettersi piccoli difetti ed errori. Li pagheremo, li spaventeremo, faremo i conti con loro, daremo loro una collana, li minacceremo con navi militari. E questo risolverà i problemi”.
1/3 Putin fa la diagnosi dei mali Usa: sapete qual è il problema? Ve lo dirò da ex cittadino dell’ex Unione Sovietica. Qual è il problema degli imperi? Pensano di essere così potenti da potersi permettere piccoli errori. Questi ce li compriamo, questi, li spaventiamo… pic.twitter.com/2ojrholzss
— Marco Bordoni (@bordoni_russia) June 5, 2021
In questo contesto, ha sottolineato, tuttavia, “il numero dei problemi aumenta” e “arriva un momento in cui [si può] non più affrontarli”. “E gli Stati Uniti camminano con una marcia sicura, con andature sicure, con passi fermi direttamente lungo il percorso dell’Unione Sovietica”, ha spiegato.
LA REDAZIONE DE L’ANTIDIPLOMATICO