Venerdì 9 luglio presso la sala ovale del Parco delle Energie, via Prenestina 175, dalle ore 10.30 alle 12:30: Conferenza del Forum del Parco delle Energie con il patrocinio di RomaNatura.
Ex Snia: un anno da Monumento Naturale per concepire un futuro ecologico per Roma
Presentazione del primo anno di attività di cura, lotta, formazione, ricerca e tutela dall’istituzione Monumento Naturale del Lago Bullicante – Ex Snia, e delle prospettive di un ecosistema emergente tra storia e natura, arte e scienza.
Sono invitati la Sindaca Virginia Raggi e il Presidente della Regione Zingaretti, gli Assesori Luca Montuori e Roberta Lombardi, il Direttore Vito Consoli, i consiglieri di Roma Capitale e Regione Lazio.
E’ stato un anno impegnativo questo primo anno del Lago Bullicante come Monumento Naturale. Un anno di cura, formazione, ricerca, studio, tutela, ma soprattutto di lotta per la comunità che attorno al lago sta crescendo, in quantità e consapevolezza, per difenderlo, viverlo e comprenderlo.
Il complesso dell’ex fabbrica Snia Viscosa è un nodo fondamentale della rete ecologica di Roma. La sua importanza è stata rilevata da vari studi, ora raccolti da Un ecosistema emergente: il lago Bullicante a Roma, pubblicato da Geologia dell’Ambiente, la rivista di Sigea; l’articolo mostra l’importanza dell’approccio multidisciplinare e integrato per la conoscenza dell’area, per la gestione imperniata sulla tutela funzionale dei processi di rinaturazione spontanea, e per il progetto, oggi più che mai urgente, del suo ampliamento alla zona dei ruderi, per avviare un restauro ecosistemico mirato alla ricostituzione del suolo e al ritorno delle comunità di vegetazione e fauna presenti prima dei recenti sbancamenti. Il “lago soggetto attuatore” è il vero protagonista, per la sua incredibile biodiversità e il ruolo che riveste per la produzione di ossigeno, la mitigazione delle temperature e l’assorbimento delle pioggie in una delle aree più inquinate della Capitale.
L’importanza ambientale del lago è tutt’uno con la sua importanza sociale, data dalla storia, non ancora scritta e pienamente riconosciuta, delle forme di uso e di gestione di quest’area dismessa a partire dagli anni novanta: prima con la raccolta e tutela della memoria storica della fabbrica, oggi custodita nel “centro di documentazione Maria Baccante”, autogestito e riconosciuto dal MIBACT, poi con la continua azione di lotta in difesa che ha portato alla pubblicizzazione e, un anno fa, al riconoscimento di monumento naturale di parte dell’area.
Questa incredibile dinamicità ecologica e sociale è il motore di un processo che solo di recente e solo parzialmente ha trovato riscontro istituzionale nelle dichiarazioni della Sindaca e del Presidente da parte della Regione, mentre proseguono le azioni dell’ente RomaNatura e dell’assessorato all’urbanistica del Comune, entrambi tesi al completamento della pubblicizzazione dell’area e all’ampliamento del monumento naturale: un dinamismo istituzionale in cui spiccano l’assenza del Demanio, che si è finora sottratto alle proprie responsabilità di riconoscere tra i beni demaniali le acque pubbliche del lago, e la latitanza degli organi di controllo locale. Così a primavera, l’inaudita violenza ecocida del proprietario dei ruderi è riuscita ad aggredire l’area del previsto allargamento, con un’azione radicale di sradicamento della vegetazione e cancellazione delle forme di vita, nella vana speranza di diminuirne il valore ambientale e sottrarla alla tutela dell’interesse collettivo che ha invece causato un danno ambientale di cui il privato dovrà, in ogni sede, rispondere.
A questo incontro, il Forum si aspetta decisioni chiare e impegni certi, nella collaborazione tra istituzioni, la strada è segnata e nessuno può tirarsi indietro senza assumersene tutta la responsabilità; il progetto è già in corso, attivato 30 anni fa dallo stesso lago, suo costante ispiratore e vero soggetto attuatore: restauro ecosistemico, ampliamento del monumento naturale, demanializzazione delle acque del lago, variante urbanistica ed esproprio dell’area ancora privata per dar vita ad un monumento naturale e ad un parco di archeologia industriale unico al mondo, dove storia e natura si compongono in un disegno inedito, dove arte e scienza sono gli strumenti di ricerca e formazione per comprenderne gli sviluppi e socializzarne la conoscenza e l’uso.
Programma
Ex Snia: un anno da Monumento Naturale per concepire un futuro ecologico per Roma.
Presentazione del primo anno di attività di cura, lotta, formazione, ricerca e tutela dall’istituzione Monumento Naturale del Lago Bullicante – Ex Snia, e delle prospettive di un ecosistema emergente tra storia e natura, arte e scienza.
interventi
– Criteri del regolamento di gestione e della proposta di ampliamento del Monumento Naturale. Un percorso partecipativo di studio e gestione.
A cura di Roma Natura e Forum Territoriale Parco delle Energie
– Un ecosistema emergente: il lago Bullicante a Roma. Documentazione scientifica elaborata per la realizzazione, la gestione e l’ampliamento del MN. Pubblicata sul n.2/2021 di Geologia dell’Ambiente della SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) a cura degli autori con Sigea e Forum Territoriale Parco delle Energie.
– Monitorare la qualità ambientale, acqua, aria, suolo. Progetto partecipato A Sud
– La Viscosa di Roma: dal progetto originario all’archeologia industriale e rinaturalizzazione. A cura del Centro di Documentazione “Maria Baccante”- Archivio Storico della Viscosa.
– Il Monumento Naturale come aula: i percorsi formativi all’aperto tra storia e natura, arte e scienza. Forum Territoriale Parco delle Energie
– Spontaneamente, celebrare il selvatico in città Un anno di attività svolte e la prossima programmazione al Lago Bullicante. Stalker con la SUN (Scuola di Urbanesimo Nomade)
verranno proiettati i documenti video:
– “Tentato ecocidio” dossier audiovisivo sul danno ambientale realizzato nell’area ancora privata della fabbrica di Pierre Kattar e Lorenzo Romito
– “Quaderni di scuola all’aperto” video documento delle attività formative svolte dal Forum presso il Lago Bullicante di Marco Ferrari.