GKN, Gianetti Ruote, Whirlpool, Embraco e più di cento altre aziende sparse in tutta Italia i capitalisti le vogliono già oggi smantellare, delocalizzare, ridurre!
Nessuna azienda deve essere chiusa o ridotta!
Impedire ai capitalisti di chiudere la GKN!
Cacciare il governo Draghi, il governo dello sblocco dei licenziamenti!
Cacciare le autorità che non si oppongono con tutti i loro mezzi allo smantellamento delle aziende capitaliste o pubbliche!
Certo che le modalità del licenziamento della GKN sono inaccettabili, sono un’ostentazione dell’arroganza e della presunzione dei padroni: si sentono forti perché il governo Draghi è il loro governo. Ha ristabilito perfino la prescrizione per i loro crimini! Ma non sono solo le modalità del licenziamento che sono inaccettabili!
Inaccettabile è il licenziamento! Inaccettabile è la chiusura dello stabilimento!
Non ammortizzatori sociali, ma un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto!
Il governo Draghi se ne deve andare! È il governo dei padroni, della UE, della NATO e del Vaticano!
Collaboriamo tutti con i lavoratori che presidiano l’azienda di Campi Bisenzio!
Non lasciare uscire niente dall’azienda! Impedire l’accesso a funzionari e impiegati che vengono per fare inventario e organizzare lo smantellamento!
Da tutta Italia concorriamo a rafforzare la mobilitazione e il presidio alla GKN!
Non aspettiamo che i padroni mettano lavoratori contro lavoratori, come stanno già facendo Stellantis – FIAT tra Torino e Termoli.
Che in ogni azienda e in ogni quartiere i lavoratori avanzati si aggreghino, formino organismi operai e organismi popolari! Che gli organismi operai e popolari si colleghino tra loro, per ingrossare il movimento di protesta e di difesa dei diritti e dei posti di lavoro, fino ad avere la forza di imporre un nostro governo d’emergenza!
L’unione fa la forza!
Vincere è possibile, quindi sta a noi creare le condizioni per vincere, sta a noi vincere!
Proprio perché la borghesia imperialista e le sue autorità impongono in tutti i campi – dalla salute, all’ambiente, all’emigrazione, agli sfratti e in ogni campo – un corso catastrofico delle cose, vi sono le condizioni per una mobilitazione dei lavoratori su larga scala.
Uniti siamo più forti dei padroni e dei loro servi!
Non è che i padroni e le loro autorità e governi sono forti! Siamo noi che dobbiamo mobilitarci e organizzarci su scala più grande e darci una linea giusta. Combattiamo e vinciamo ogni battaglia, superiamo ogni sconfitta e di vittoria in vittoria uniamoci fino a instaurare un governo d’emergenza dei lavoratori avanzati e organizzati, il Governo di Blocco Popolare, un passo verso l’estromissione dei padroni, l’abolizione del loro potere e l’instaurazione del socialismo!
Contrastare in ogni modo l’opera del governo Draghi, della NATO e dell’UE che estendono nel mondo la devastazione economica e la guerra, provocano l’emigrazione, sfruttano gli emigrati, reprimono chi si ribella fino a uccidere (Adil Belakhdim è solo l’ultimo), distruggono l’apparato produttivo del nostro paese delocalizzando e chiudendo imprese!
Rafforzare, allargare ed elevare il livello della resistenza che le masse popolari spontaneamente già oppongono agli effetti della crisi generale del capitalismo!
Il governo Draghi è una “tigre di carta”: i vertici della Repubblica Pontificia hanno impiegato quasi tre anni per neutralizzare gli effetti del voto del 4 marzo 2018, costituire un governo affidato all’ammucchiata dei partiti delle Larghe Intese, quello che non avevano osato fare nel 2018.
Contro la sfiducia, la rassegnazione e il disfattismo, avanti verso la vittoria! Ogni battaglia vinta è un passo avanti nella rivoluzione socialista!
Ogni persona di buona volontà è in grado di contribuire alla rinascita del movimento comunista e alla rivoluzione socialista in corso.
Lavorare al consolidamento e rafforzamento del (nuovo) Partito comunista italiano, promotore della rivoluzione socialista!
Creare le condizioni della costituzione del Governo di Blocco Popolare!
Avanti verso l’instaurazione del socialismo!
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Comunicato CC 15/2021 – 10 luglio 2021
Comitato Centrale del (n)PCI http://www.nuovopci.it