E invece troppo spesso le persone con disabilità che hanno bisogno di ausili o protesi più o meno complessi, ma prescritti in base alle singole esigenze, devono affrontare un vero percorso ad ostacoli. Sulla questione si è pronunciato il TAR del Lazio, ordinando al Ministero della Salute di depositare, entro il 30 novembre, una «dettagliata relazione» sullo stato di attuazione della Legge del 2017 che imponeva al Ministero stesso, di verificare, entro sedici mesi, l’idoneità degli ausili tecnici personalizzati. Il tutto nell’àmbito di una class action condotta dall’Associazione Coscioni
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L’accessibilità dei controlli legati alla salute della donna
In collaborazione con un team di psicologi e psicologhe, il Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sta conducendo un progetto volto a sviluppare due filoni di indagine, il primo dei quali, sul tema “Sessualità, maternità, disabilità”, è basato su un questionario che tutte le donne con disabilità motoria possono compilare entro il 30 settembre prossimo, mentre l’altro, riguardante l’“Accessibilità dei servizi ostetrico-ginecologici alle donne con disabilità”, è rivolto a un campione di strutture ed enti sanitari
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Il Comune di Roma non può gestire in questo modo il “Durante e Dopo di Noi”
«A Roma i progetti relativi al “Durante e Dopo di Noi” non sono mai partiti o sono stati avviati e successivamente bloccati per mancanza di fondi, nel disprezzo della continuità assistenziale e con famiglie e associazioni costrette ad anticipare le spese, per evitare l’interruzione dei progetti stessi. Questo settore non può essere gestito così. Chiediamo dunque una volta per tutte che il Comune di Roma dia risposte serie ai bisogni dei suoi cittadini più fragili»: lo dichiarano in una nota i rappresentanti di numerose Consulte per i diritti delle persone con disabilità della Capitale
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Progettare interventi personalizzati per tutti? Si può e si deve fare!
«Si può fare: si possono progettare percorsi inclusivi personalizzati per tutte le persone con disabilità e anche per quelle in situazioni più estreme, perché tutti hanno il diritto di scegliere dove e con chi vivere»: sarà questo il messaggio centrale dell’Assemblea Nazionale dell’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), in programma per il 14 luglio, con diffusione in diretta streaming, e alla quale parteciperanno anche la ministra per le Disabilità Stefani e il presidente della Federazione FISH Falabella
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Alla ricerca di una cura per le distrofie e le altre malattie neuromuscolari
L’impegno della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), dei Centri Clinici NEMO e della Fondazione Telethon, a sostegno della ricerca scientifica e della presa in carico delle persone con una malattia neuromuscolare (distrofie, atrofie, miotonie, miastenie ecc.): sarà il tema del nuovo appuntamento online del 16 luglio, intitolato “Alla ricerca di una cura – L’impegno di Fondazione Telethon e dei Centri NEMO per la distrofia e le altre malattie neuromuscolari”, nell’àmbito del ciclo “60 anni. È solo l’inizio”, voluto dalla stessa UILDM per celebrare il proprio 60° anniversario
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Le persone con disabilità sanno perfettamente valutare quale sia il loro bene
Sta facendo molto discutere un intervento pubblicato dalla testata «Avvenire», a firma di Enrico Negrotti, che punta il dito sulla parte riguardante la disabilità nel cosiddetto “Disegno di Legge Zan”, di cui tanto si parla in queste settimane, contestando, in particolare, l’appello a un’approvazione di quel Disegno di Legge, lanciato dalla Federazione FISH, dall’Associazione ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e dalla Rete Lenford (Avvocatura per i diritti LGBTI+). Ben volentieri diamo spazio oggi alle repliche a qull’articolo di Salvatore Nocera e Simona Lancioni
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